Capitolo 19

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Dahlia's Pov
Alcune volte vorrei addormentarmi e non svegliarmi più, continuare a dormire eternamente per non vedere le persone ed è questo ciò che vorrei fare in questo momento. Dormire in un letto con lenzuola di seta profumante alla vaniglia e non svegliarmi più.

"Voglio giocare con le barbie!" guardai la bambina di fronte a me che sbatteva un piede sul pavimento.

"Non puoi giocarci Lola!" i miei occhi si puntarono su Amelì.

"Ho detto che voglio giocarci!" continuò sbattendo l'altro piede sul pavimento.

"E io ho detto che non puoi!" strillò nuovamente la mia amica tanto da farmi saltare i nervi.

"Adesso basta!" urlai e vidi le due ragazze davanti a me meravigliate.

Sono sorpresa anch'io di come abbia urlato. Insomma, la mia voce è talmente bassa da non sentirla neanche la persona che mi sta accanto.

"Questa la prendo io" strappai dalle mani della mia amica la barbie.

"Dahlia!" disse il mio nome contrariata.

"Hai diciott'anni Amelì" la rimproverai.

"E allora? Non posso giocare anch'io con le barbie?" incrociò le braccia al petto e alzai gli occhi al cielo.

Sono andata a casa di Amelì per l'appuntamento di domani trovando anche Lola che appena mi ha visto mi era saltata subito addosso. Per mia fortuna Christian oggi non è presente per motivi a me sconosciuti, ma quando l'ho scoperto ho tirato un sospiro di sollievo. Se avrei rivisto la sua faccia da babbeo non sarei riuscita a fermarmi dalla voglia di prenderlo a schiaffi.

"Puoi giocare, ma non puoi litigare con una bambina per una barbie" indicai Lola al suo fianco.

"È lei che ha iniziato" sbuffai per questo suo lato fin troppo da bambina.

"Oppure hai iniziato tu Dahlia?" sgranai gli occhi e deglutì pesantemente sentendo una voce familiare, fin troppo, dietro di me.

"Christian!" strillò Lola alzandosi e correndo velocemente verso di lui. Mi girai di scatto vedendolo appoggiato allo stipite della porta mentre mi guardava con i suoi occhi azzurri.

Che ci fa qui? Non doveva stare fuori tutto il giorno?

Smise di guardarmi e prese sua cugina in braccio stringendola intorno a se.

Perché devo ritrovarmelo sempre tra i piedi?

Sbuffai e guardai Amelì come per dire cosa ci facesse lui qui e lei che scrollò le spalle. Guardai il ragazzo mettere Lola giù, che continuò a stare di fianco a suo cugino stringendo la sua mano, e puntare i suoi occhi su di me squadrandomi da capo a piede.

"Ho sentito le urla da fuori. Cos'è successo?" si rivolse alle sue cugine ignorandomi completamente.

"Amelì non voleva che giocassi con le barbie" prese parola Lola e mi sbattei una mano sulla fronte.

"Perché non voleva che ci giocassi?" si inchinò all'altezza della bambina guardandola con attenzione.

"Perché Dah-" cercò di parlare ma la interruppi.

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