Jòsephine.
La ragazza aveva ascoltato ogni singola parola uscita dalla bocca di Draco da fuori la sua porta, ma solo una le era rimasta impressa nella mente.
L'aveva chiamata col suo nome per la prima volta in tutta la loro vita.
Scattò via dal letto, su cui era stata distesa a pancia in giù con il viso immerso nel cuscino per tutta la giornata nel silenzio più totale, nonostante Pansy avesse cercato di tirarle su il morale. Anche Bizet si era accorto che qualcosa non andava e aveva cercato di attirare la sua attenzione senza alcun risultato, per cui si era limitato a dormire sulla sua pancia per farle compagnia.
Non si aspettava che Draco venisse per sapere come stava. Avrebbe voluto rispondergli e dirgli che non stava bene e confessargli il motivo, ma aveva paura. Temeva che potesse vederla di nuovo con occhi diversi.
Eppure, dopo aver sentito il suo nome pronunciato dalla sua voce e il rumore dei suoi passi diventare sempre più lontano, si affrettò ad aprire la porta di qualche centimetro.
Draco non arrivò tanto lontano e, infatti, dopo aver sentito il cigolio della maniglia che veniva tirata giù, si voltò per vedere la porta di Josephine semiaperta. Non perse un solo secondo di più, che si fiondò di nuovo davanti all'entrata della stanza e poggiò cautamente il palmo della sua mano sull'uscio.
"Sicura che posso entrare?" Mormorò, assicurandosi che lo volesse veramente.
"Vieni." Rispose a bassa voce.
Lentamente, Draco entrò per la prima volta nella sua camera ed era esattamente come se la immaginava. Prima di focalizzarsi su di lei, si soffermò sulle pareti verdi tappezzate di quadri di fiori, un ritratto di Bizet e dipinti di paesaggi e tramonti.
Era come se la camera fosse divisa in due parti dallo spazio in mezzo ai due letti - a sinistra Josephine e a destra Pansy. La parte di quest'ultima era perfettamente ordinata, sul muro c'erano due quadri dipinti, chiaramente, da Josephine e una foto della ragazza insieme alla sua famiglia. Sulla sua scrivania erano disposti in modo impeccabile i libri e i quaderni con il calamaio accanto e la piuma. Il letto era ben fatto, senza alcuna piega sulle coperte.
La parte di Josephine, invece, era decisamente la rappresentazione del disordine - il verde scuro delle pareti era praticamente coperto dalla sfilza di piccoli quadretti in cui uno di essi ritraeva addirittura un'arpa e un altro ancora un vassoio di biscotti. Le ante dell'armadio erano spalancate e mostravano tutti i suoi vestiti. Sulla scrivania non c'erano libri di scuola, i quali invece erano posti su uno scaffale vicino l'armadio. Al contrario, era rivestita di fogli, alcuni scarabocchiati e altri con disegni colorati. L'astuccio delle matite colorate era completamente aperto e accanto ad esso c'erano tre vasetti di vetro con almeno diciassette tipi diversi di pennelli. La valigetta di legno chiaro e la tavolozza erano posti sul comodino accanto al letto sfatto con vicino due libri da cui fuoriuscivano i segnalibro. Gli altri numerosi libri erano su uno scaffale accanto alla finestra. Il cavalletto che usava per tenere la tela era appoggiato contro il lato sinistro dell'armadio e il gatto dormiva beato sul cuscino della ragazza.
Dopo aver esaminato accuratamente la camera, Draco si concentrò su Josephine, in piedi davanti alla finestra mentre gli dava le spalle. Indossava una maglietta nera a maniche corte con i pantaloni neri della tuta - i suoi piedi scalzi contro il pavimento di legno freddo. Non si era mai mossa da lì da quando aveva messo piede lì dentro e non aveva detto alcuna parola.
"Quindi?" Interruppe bruscamente il silenzio - le sue mani infilate noiosamente nelle tasche dei pantaloni, "Che succede?"
Josephine non mosse un muscolo mentre si accarezzava il viso per il disagio che provava in questa situazione. Ora aveva ancora più paura, ma ormai Draco era qui e non poteva tornare indietro.
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Primrose || Draco Malfoy
Romance"Prendi tutti i fiori del mondo...tu sei più bella." Draco Malfoy, dopo aver passato anni a detestare una sua compagna mezzosangue e ad essere fin troppo crudele nei suoi confronti, inizia a provare una particolare attrazione per lei e piano piano c...