-contenuti maturi-
"Cristo, Jòsephine, continua così-"
Draco teneva le mani ben avvinghiate intorno alla vita di Josephine mentre sedeva sul davanzale della finestra in camera sua e lei saltava sopra di lui.
Si sentiva sempre più vicino al culmine del piacere appena aumentò la velocità con cui permetteva di entrare dentro di lei e portò le mani sui suoi glutei, strizzandoli, "Cazzo-" Gemette mentre la aiutava nei movimenti.
Chiuse gli occhi mentre Josephine portava le braccia sulle sue spalle per abbracciarlo e stringerlo possessivamente.
Fare l'amore con Draco le scaturiva sempre infinite emozioni, era come la musica - scava e scava fino a farti tirare fuori i sentimenti e i ricordi più profondi e nascosti, aveva sempre adorato la musica per questo motivo.
E Draco era la sua canzone preferita.
Era ancora il giorno del suo compleanno e, anche, l'ottavo anniversario della morte dei suoi genitori.
Il piacere e l'amore che sentiva in quel momento la facevano sentire vulnerabile, indifesa e richiamava il viso e la sua voce di sua madre, così armoniosa e dolce. Appena il suo profumo di ciliegie mature le accarezzò le narici, i suoi occhi si inumidirono, lasciando che delle piccole e silenziose lacrime scorressero lungo le sue guance.
"Non fermarti mai, Jo-" Sentiva la voce di Draco in sottofondo che la supplicava mentre stringeva le braccia intorno alla sua vita per tenerla più stretta a lui, come se avesse paura che potesse scappare da lui.
Ma lei riusciva a malapena a percepirlo per il panico e la tristezza che si stavano irradiando nella sua mente e, quando Draco sbatté ripetutamente il bacino per entrare più in profondità dentro di lei, scoppiò in un forte pianto.
Interruppe ogni movimento per aggrapparsi a lui, singhiozzando rumorosamente e, non appena Draco sentì che i suoi gemiti si erano tramutati in lamenti, il suo corpo si fermò.
"Jo?" Mormorò, sconcertato nel sentirla piangere e cercò di allontanarla un secondo da lui per guardarla negli occhi, "Ti ho fatto male?" Domandò, preoccupato di aver fatto troppo forte.
Lei non rispose e non gli permise nemmeno di staccarla da lui. Anzi, lo teneva sempre più stretto per sfogarsi, singhiozzando mentre sentiva il suo cuore stringersi e le voci di sua madre e sua zia che le risuonavano nelle orecchie.
Draco, non volendo forzarla a fare nulla che non volesse fare, circondò protettivamente il suo corpo con le braccia e seppellì la mano tra i suoi capelli, accarezzandoli premurosamente, "Piccola-" Sussurrò vicino al suo orecchio e le baciò la testa.
"Mi dispiace." Singhiozzò Josephine, soffocando il suo pianto disperato.
Draco sbuffò, intenerito per la sua inutile preoccupazione, "Non essere sciocca." Accarezzò gentilmente la sua schiena, "Stai tranquilla."
"Ho-ho pensato a lei...a tutti...a tutti." Sussurrò con voce tremante mentre cercava di calmarsi.
"Lo so." Mormorò con totale comprensione, "Se vuoi io sono qui."
Josephine deglutì e piano piano alzò il capo, staccandosi da lui, e tenne lo sguardo basso. Draco la guardò tristemente e le prese il viso a coppa per accarezzare delicatamente le sue guance e pulire le sue lacrime.
Lei posò debolmente le dita sulla catenina d'oro sul collo di Draco, quella che gli aveva regalato vendendo i suoi capelli.
Lui fece un piccolo sorriso, "Sono cresciuti." Mormorò mentre toccava le lunghezze che le arrivavano al seno.
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Primrose || Draco Malfoy
Romance"Prendi tutti i fiori del mondo...tu sei più bella." Draco Malfoy, dopo aver passato anni a detestare una sua compagna mezzosangue e ad essere fin troppo crudele nei suoi confronti, inizia a provare una particolare attrazione per lei e piano piano c...