C e n t o - n o v e

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-azioni violente, menzione ad abusi-


La mano di Draco teneva il piccolo corpo di Josephine dietro al suo per farle da scudo mentre l'altra mano teneva la sua bacchetta saldamente puntata contro quella di Adrian.

"Peccato..." Mormorò Adrian con tono amareggiato, "Mi piaceva la sola compagnia di Jo."

"Non meriti nemmeno di respirare la sua stessa aria." Ringhiò Draco col fumo che gli usciva dagli occhi.

"E perché mai?" Domandò, inarcando un sopracciglio, "Non ti sei divertita insieme a me, Jo?" Alzò la voce, rivolgendosi a lei.

"Non parlarle!" Urlò Draco, facendo sussultare la ragazza dietro di lui. Sentiva l'adrenalina e la rabbia prendere il sopravvento di sé al solo pensiero di avere davanti ai suoi occhi il mostro che aveva osato metterle le mani addosso - che aveva osato farle del male.

"Levati di torno, Pucey, fidati di me." Lo minacciò a denti stretti, "Ti conviene farlo se non vuoi sapere davvero di che cosa sono capace."

"Sto tremando." Adrian lo schernì con voce canzonatrice, "Ora basta parlare." Scattò fermamente e schioccò la bacchetta contro Josephine.

Una veloce scia bianca venne dissolta dalla bacchetta di Draco prima che potesse colpirla, "Stupeficium-" Gridò Draco, puntando la bacchetta contro Adrian, che venne sbattuto violentemente contro il muro.

Quando il suo corpo crollò debolmente sul pavimento accanto alle scale, rotolò su ogni gradino finendo al piano di sotto. Draco afferrò subito la mano di Josephine per correre velocemente lungo il corridoio e scendere le scale, sorpassando il corpo dolorante di Adrian.

"Adesso ti porto via." Mormorò Draco girando il capo per guardarla e sorriderle mentre si dirigevano alla porta, ma quando afferrò la maniglia la porta non si aprì.

"Che cazzo-" Scattò, scuotendo violentemente la maniglia, senza successo. "Smaterializzarsi." Pronunciò, aspettandosi che in un secondo si sarebbero ritrovati a casa sua, ma non cambiò nulla.

"Malfoy, sei così stupido da aver seriamente creduto che non avrei incantato la casa in modo da non farvi uscire da qui?" Ridacchiò malvagiamente Adrian mentre si tirava faticosamente in piedi sotto gli occhi feroci e infuriati di Draco.

"Hai perso, Pucey." Ringhiò con voce rauca, "Hai perso per la seconda volta contro di me, non ridurti a una terza volta."

"Oh sì, ho perso." Disse Adrian, sorridendo diabolicamente, "Ma voi perderete con me." Ribollì, mostrando la bacchetta mentre guardava i due ragazzi tenersi per mano.

"Lacarnum Inflamare." Pronunciò e dalla sua bacchetta uscirono scie di fuoco, che Adrian distribuì in tutte le zone della casa.

Josephine sganciò un urlo e si portò le mani sulla bocca prima di voltarsi e cominciare a prendere a calci e a pugni la porta nel disperato tentativo di aprirla.

"Che cazzo fai?" Gridò Draco, sconvolto.

"Non permetterò che tu la porti via con te." Rispose Adrian, fissandolo seriamente negli occhi mentre le fiamme crescevano sempre più, "Io sono destinato a stare con Jo, ma anche tu la vuoi e non è possibile averla insieme in questa vita. L'unico modo è raggiungere la vita ultraterrena."

Un colpo al cuore fece sgranare gli occhi a Draco, appena realizzò che Adrian era completamente fuori di sé e che questo era il suo tentativo di ucciderli.

E proprio in quel momento un rumore metallico catturò all'improvviso la sua attenzione. Il corpo di Adrian cadde a terra, provocando un grande boato, rivelando dietro di lui Theodore con in mano un'asta d'acciaio.

Primrose || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora