V e n t i q u a t t r o

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"Vediamo quanto sei stupida." Sospirò noiosamente Draco dopo essersi offerto di aiutare Josephine con pozioni, visto che era completamente negata in quella materia e faceva esplodere continuamente qualsiasi cosa.

"Sono senza cervello, Draco." Scosse la testa con rassegnazione mentre apriva il libro che aveva appena lanciato sul tavolo in biblioteca.

"Silenzio." Bisbigliò un ragazzo Tassorosso dal tavolo accanto al loro.

"Sta zitto." Ringhiò Draco scontrosamente, facendola ridacchiare.

"Mi ero dimenticata di quanto tu sia scontroso certe volte."

"Sentiti fortunata." Mormorò mentre sfogliava il libro per trovare la pagina giusta, "E ora iniziamo."

"Jòsephine, ti supplico," Ansimò Draco, esausto, strofinandosi il viso con le mani per la disperazione, "Te l'ho ripetuto sette volte, non è difficile."

La ragazza mantenne lo sguardo fisso sul libro - le sue braccia incrociate al petto e le gambe aperte e allungate come se si stesse sciogliendo. Era passata più di un'ora e non avevano combinato granché.

Si massaggiò la fronte per ragionare e Draco, invece, rimase con i gomiti sul tavolo e la faccia immersa tra le mani, "Non lo so, Draco." Mormorò a bassa voce piena di insicurezza.

"Oh, Salazar..." Ansimò lui, spazientito, "Facciamo una pausa." Sospirò prima di chiudere violentemente i libri.

Josephine sbuffò e sciolse i suoi capelli dal solito mollettone nero dietro la nuca, "Mi dispiace, sono un caso perso."

"Sì, lo sei." Rispose seccamente mentre sfilava la toga dal suo corpo per il caldo, "Se fossi stata qualcun altro ti avrei abbandonato dopo quattro minuti."

Josephine fece un sorrisetto, "Cercherò di impegnarmi di più."

Draco le posò lo sguardo addosso e prese un respiro profondo mentre osservava il suo viso sconsolato e scoraggiato, "Non sforzarti troppo, fai quello che riesci e io proverò a non esaurire la pazienza." La fece ridacchiare, "Adesso rilassati, riprenderemo tra dieci minuti." Sbadigliò mentre lei annuiva.

"Scusate-" Il loro sguardo guizzò sulla figura alta appena arrivata davanti a loro.

"Adrian." Josephine lo salutò con sorpresa.

"Ciao, Josephine." Sorrise gentilmente con il borsone del Quidditch tenuto pigramente sulla spalla, "Possiamo parlare?"

"Pausa finita." Scattò Draco, aprendo velocemente i libri che aveva appena chiuso.

"Ma sei scemo? Mancano ancora alcuni minuti." Sputò con le sopracciglia inarcate.

"Ho cambiato idea." Si giustificò severamente.

"No, mancano ancora dieci minuti per cui vado." Infastidita, Josephine alzò la voce e strisciò indietro la sedia per alzarsi in piedi.

Draco la guardò dal basso per un secondo e roteò gli occhi, sbuffando prima di guardare furiosamente Adrian, "Cinque minuti." Ringhiò con voce rauca, lanciando uno sguardo minaccioso contro di lui.

Josephine fece un ghigno soddisfatto, "Torno subito." Mormorò mentre si avvicinava ad Adrian, "Andiamo." Gli fece cenno col capo di uscire e si diressero insieme fuori dalla biblioteca sotto gli occhi fissi di Draco, il quale sbuffò e si mise a leggere il libro.

"Passato bene le vacanze?" Le domandò mentre lei si appoggiava con la schiena contro il muro.

"Alla grande, tu invece?" Si massaggiò il collo per la stanchezza.

Primrose || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora