C i n q u a n t a d u e

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"Sei ancora in tempo per scappare." Lo avvertì Josephine mentre gli dava le spalle per prendere le chiavi di casa e aprire la porta.

Draco si guardò intorno con una smorfia disgustata in viso. Era la prima volta che vedeva un quartiere residenziale babbano - c'erano solamente villette indipendenti a schiera ed erano tutte bianche, tranne quella della ragazza e sua zia che era celeste.

Sul porticato c'erano molti vasi di fiori con due sedie a dondolo che decoravano l'ambiente. Il giardino era abbastanza spoglio, tranne per un albero molto alto all'estrema sinistra.

"Apri quella maledetta porta e basta." Sputò severamente mentre infilava le mani nelle tasche.

"Rilassati." Ridacchiò, "Ecco qui." Sussurrò prima di aprire la porta ed entrare.

Draco la seguì e appena mise piede nella sala, si guardò intorno, ammaliato dai molteplici quadri, fotografie e fiori che occupavano lo spazio.

"Zia Maryam!" Gridò Josephine prima di voltarsi verso Draco con un sorrisetto, "Abbiamo ospiti." Continuò, facendo l'occhiolino.

"Chi hai portato?" Si sentì la voce della zia che veniva dalla cucina, "Teddy?"

"No-" Parlò con voce allegra mentre prendeva il suo cappotto e quello di Draco per appoggiarli sull'attaccapanni, "Vieni a scoprirlo."

Draco si fermò accanto al fianco della ragazza, non sapendo dove andare, e si soffermò ad annusare il buon profumo di vaniglia e biscotti che emanava quella casa.

Improvvisamente si sentì un rumore di passi e la testa del biondo scattò verso la direzione da cui provenivano. I capelli raccolti rossi e ricci della zia spuntarono dalla porta della cucina, "Se non è Teddy, allora chi-" Si interruppe nello stesso momento in cui il suo sguardo scivolò sul ragazzo accanto a sua nipote.

Una piccola risatina scappò dalle sue labbra e appoggiò la spalla contro lo stipite, "Ah però..." Scosse la testa divertita, incrociando le braccia al petto, "Draco Malfoy." Parlò lentamente come se dovesse realizzare la cosa.

Draco sentì una punta di disagio e imbarazzo, non aveva mai conosciuto i parenti di qualcuno, soprattutto di una ragazza. Per non parlare del fatto che Josephine gli aveva parlato della zia e di quanto potesse incutere timore all'inizio.

"Sono io." Rispose deciso, ricevendo un'occhiata dalla ragazza.

"Volevi conoscerlo, no?" Josephine spostò lo sguardo sulla zia con un sopracciglio inarcato.

"Sì, infatti." La donna annuì mentre avanzava lentamente verso di loro, "Ma non eri tu quello che odiava i babbani?" Lo provocò un po'.

Draco mantenne il suo sguardo serio, "Lo faccio tutt'ora."

"Allora, cosa ti porta qui?" Domandò curiosamente, i suoi piedi si fermarono davanti a lui.

"Me l'ha chiesto Jòsephine." Specificò fermamente, inclinando la testa verso la ragazza accanto a lui.

"Jòsephine?" Ridacchiò con divertimento, "Ah giusto, sei tu l'unico che la chiama così."

Draco annuì lentamente e porse la mano alla donna, "Piacere di conoscerla, comunque." Nonostante fosse una babbana, voleva mostrarsi gentile e rispettoso per non deludere la sua amica.

La zia fece un sorrisino, guardò Josephine per un attimo e poi tornò su Draco. Di colpo scoppiò a ridere, creando al biondo una forte confusione, "Il piacere è mio." Avvolse inaspettatamente le braccia intorno a lui, abbracciandolo, prendendolo alla sprovvista.

Draco spalancò gli occhi e rivolse lo sguardo a Josephine, che ridacchiava e lo guardava premurosamente. A quegli occhi morbidi si sciolse e ricambiò debolmente l'abbraccio. La zia si allontanò da lui e sorrise, "Quanto vi fermerete?"

Primrose || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora