S e t t a n t a c i n q u e

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"Alla zia Maryam-"

Josephine alzò il braccio mentre teneva in mano una bottiglia della sua birra preferita insieme a Draco e Theodore che fecero lo stesso con gli occhi puntati su di lei.

"Alla sua movimentata e frenetica vita che ha vissuto nel miglior modo possibile, circondata da persone che le volevano bene." Sospirò dolorosamente, facendo una breve pausa per leccarsi le labbra.

"All'amore che mi ha trasmesso in tutti questi anni e ai sacrifici che ha fatto per prendersi cura di me, nonostante i vari problemi che la mettevano in difficoltà." Deglutì e tirò su col naso, abbassando lo sguardo.

"A ciò che mi ha insegnato, a essere una persona ottimista e, proprio per questo, ho trovato una cosa positiva nella sua morte - la fine del suo dolore."

Draco tirò leggermente l'angolo della bocca davanti al pensiero di quanto avrebbe desiderato avere la sua stessa forza di affrontare le situazioni più crude, e di quanto fosse affascinato da lei per questo.

"Al suo tanto atteso benessere e alla libertà che sperava di ottenere da tutta la vita...ora ce l'hai zia, sei libera adesso." Fece un piccolo e morbido sorriso.

"Saluta nonno Gilbert, nonna Eden, papà e la mamma." Si morse il labbro, "Soprattutto la mamma." Sussurrò dolcemente.

"Spero di incontrare il tuo fantasma in giro per casa." Mormorò, sorridendo con un pizzico di divertimento, "Noi tutti ti salutiamo e ti auguriamo di riposare in pace." Spostò lo sguardo su Draco e Theodore che le sorridevano.

"A Maryam." Dissero tutti e tre in coro, alzando la bottiglia di birra e bevvero qualche sorso.

Draco si pulì le labbra e spostò l'attenzione su Josephine, che stava andando a sedersi sul divano, "Come ti senti?"

Lei sbuffò e si lanciò per sdraiarsi, "Meglio." Sospirò, chiudendo gli occhi.

"Bene." Mormorò Draco mentre camminava verso di lei e piegò la schiena per darle un bacio in fronte, "Io vado a letto, domani presto torno a casa." Mise le mani nelle tasche dei pantaloni, "Vieni con me?"

Josephine aprì lentamente gli occhi e tira un po' gli angoli della bocca, "Ti raggiungo tra poco." Sussurrò con voce stanca e debole.

"Va bene." Draco annuì e fece un cenno del capo a Theodore, che ricambiò freddamente, e salì le scale per andare al piano di sopra.

Lei alzò il collo e sorrise, "Vieni qui, Teddy."

Theodore ricambiò il sorriso e si alzò dalla sedia, fino a sedersi sul divano accanto a lei, "Come stai?" Gli chiese mentre si sedeva con le gambe incrociate.

"Credo che ho ancora bisogno di tempo per realizzare." Sospirò dolorosamente.

Josephine annuì, "Penso serva a tutti." Mormorò, chinando la testa, "Avevi un bellissimo rapporto con la zia, quindi spero tu ti riprenda molto presto."

"Preoccupati per te, Jo." Disse Theodore fermamente, "Sei tu che hai più bisogno di conforto, non io o qualcun altro; solo tu."

"A me importa solo che né tu né Draco stiate male e poi-"

"Inizia a pensare a te stessa, amore." La interruppe, avvicinandosi a lei e fissandola negli occhi "Esistono anche i tuoi sentimenti, non solo quelli degli altri e adesso hai bisogno di dedicarti a te per superare tutto."

Diminuì ancora di più la distanza e le posò le mani sulle gambe, "Tu come stai?"

Josephine fece un piccolo sorriso, "Sto bene."

Theodore serrò gli occhi, capendo che sarebbe rimasta la solita Jo riservata di sempre, quella che non si esprimeva e si nascondeva. Così, annuì, "Va bene." Sussurrò con rassegnazione.

Primrose || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora