C e n t o

1.5K 47 0
                                    

"Draco, ti ricordi di Adrian Pucey?" Lucius annuì verso il moro che continuava ad osservare Draco con un ghigno sulle labbra.

"Indimenticabile." Borbottò con voce rauca, senza sbattere le palpebre mentre fissava furiosamente Adrian che, a differenza sua, sembrava trovarsi completamente a suo agio, "Cosa ci fa lui qui?"

"Suo padre è un mio caro amico e mi ha chiesto di aiutarlo a trovare un lavoro." Spiegò, ignorando il fuoco che bruciava su ogni centimetro della pelle del figlio.

"Allora credo proprio che la sua presenza non sia richiesta in questa casa." Ringhiò Draco mentre sollevava un sopracciglio contro di lui.

"Non essere maleducato." Scattò Lucius con tono violento, "Adrian lavorerà per me."

Cosa diavolo aveva appena sentito?

L'attenzione di Draco si lanciò su suo padre e lo guardò con gli occhi spalancati e scioccati, "No." Sputò, scuotendo la testa.

"E invece sì, Draco." Puntualizzò fermamente con le mani dietro la schiena, "Ti consiglio di abituarti alla sua presenza."

"Mi vedrai tra queste pareti molto spesso." Adrian si intromise con una scintilla di divertimento e derisione nella sua voce mentre lo sguardo infuriato di Draco scivolava di nuovo su di lui.

Pucey nella stessa casa dove si trovava Jo? Non esiste.

"Tu chiudi quella cazzo di bocca." Ruggì a denti stretti, puntandogli minacciosamente il dito contro.

"Draco, smettila subito." Lucius alzò la voce, "Non tollero un simile comportamento con un nostro ospite."

"Non voglio che questo coglione stia tra i piedi." Lo scrutò dall'alto al basso con una smorfia di disgusto.

"E io non voglio che tu stia nel mio ufficio se il tuo scopo è disturbarci con le tue bambinate inutili." Suo padre controbatté severamente, "Adesso esci e lasciaci discutere in pace."

Draco esitò per fissare un ultimo istante colui che sperava di non dover mai più rivedere in tutta la sua vita prima di andarsene, sbattendo la porta ed echeggiando in tutto il corridoio per piombare nella camera di sua madre.

"Madre, dobbiamo parlare." Fece il suo ingresso con aria furiosa.

"Che è successo?" Domandò Narcissa, sconcertata.

"Devi convincere mio padre a cacciare via di casa quel Pucey." Ordinò fermamente, digrignando i denti alla sola pronuncia di quel nome.

"E perché mai? Lo sta solo aiutando." La donna si accigliò, non capendo il motivo di tanto astio nei suoi confronti.

"Madre, lui è stato con Jo e non lo voglio per nessuna ragione al mondo nello stesso posto in cui si trova lei." Confessò, chiudendo gli occhi per tale amarezza.

"Capisco." Narcissa abbassò lo sguardo, comprendendo la sua preoccupazione, "Ma lei non è nemmeno sveglia, cosa vuoi che possa fare?"

"Non ne ho idea, è questo il punto." Scosse la testa, "Non tollero che lui sia nei suoi paraggi, soprattutto quando lei non lo sa nemmeno."

"Immagino ci siano stati dei trascorsi tra voi due, vero?" Domandò sua madre con aria incuriosita.

"Ti ricordi quando la scuola ti ha scritto per informarti che avevo picchiato un compagno? Era lui."

Narcissa arricciò la bocca, "Ovviamente..."

"Malfoy?"

L'interruzione causata dalla voce di Blaise fece guizzare la loro attenzione sulla porta della camera, "Qualche problema, Zabini?"

Primrose || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora