T r e n t a s e i

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"Pansy!" Josephine corse velocemente verso la sua amica, non appena la vide al binario.

"Jo!" Nello stesso momento in cui sentì la sua voce, Pansy si voltò e la tirò calorosamente tra le sue braccia, "Ho così tante cose da raccontarti."

"Avremo tutto il tempo." Ridacchiò allegramente mentre scioglieva l'abbraccio.

"Tu piuttosto..." Le diede una leggera gomitata, le sue mani occupate a tenere il bagaglio, "Ti sei vista con Adrian?"

"Mi dispiace deluderti." Scosse tristemente la testa, "Non ci siamo visti, ma ci siamo scritti."

Pansy fece un piccolo sorriso malizioso, "Immagino cosa ti abbia detto." Ridacchiò leggermente, " 'Jo mi manchi, ti voglio tra le mie braccia, voglio baciare le tue labbra rosee.' "

Josephine la fissò brevemente con le sopracciglia inarcate ed esitò un po', "La cosa divertente è che hai ragione." Pansy scoppiò a ridere prima che entrambe si accinsero a salire sul treno per cercare i loro amici nei vari scompartimenti.

"Cristoforo Colombo, questa valigia!" Ansimò Josephine spazientita col respiro pesante mentre trascinava con forza il bagaglio.

"Ma cosa hai lì dentro? Palle da bowling?" Domandò Pansy che camminava davanti a lei senza alcuna fatica.

"Ci sono tutte le mie cose per dipingere." Il suo respiro irregolare per lo sforzo, "Sto invecchiando, è ovvio."

Tutto ad un tratto, mentre Josephine stava trascinando la valigia all'indietro faticando molto, inciampò e cadde a terra, "Porcospino-" Sussultò mentre il suo corpo sbatteva contro il pavimento del corridoio del treno.

"Non ti ricordavo così cogliona." La voce canzonatrice di Draco le fece alzare lo sguardo e lo vide con il suo solito completo nero e le mani nelle tasche dei pantaloni mentre la guardava con un sorrisetto derisorio.

"Ma che dici?" Sbuffò Josephine, "Ho solo trovato incredibilmente attraente il pavimento e ho voluto abbracciarlo." Accarezzò gentilmente il suolo.

"Vieni, idiota." Draco roteò gli occhi e allungò la mano perché lei la afferrasse subito per alzarsi in piedi. I loro corpi uno davanti all'altro mentre si guardavano per alcuni secondi in silenzio.

"Che ne dici di abbracciare me, piuttosto?" Draco avvicinò il viso al suo prima che Josephine si buttasse subito sul suo collo, stringendolo. Il biondo avvolse le braccia intorno alla sua vita e immerse il viso nei suoi capelli profumati.

"Hai ragione, sono cresciuti." Toccò le sue lunghe ciocche ondulate.

"E tu ti sei alzato, vedo." Allungò il braccio per scompigliargli i capelli, ma Draco le afferrò prontamente il polso per bloccare ogni suo movimento mentre sgranava pericolosamente gli occhi.

"Non osare mai più." La minacciò, puntandole il dito contro.

"Sarai anche più alto, ma sei anche più scorbutico e noioso." Sbuffò, riprendendo a camminare, seguita a ruota da lui.

"E tu diventi sempre di più una molletta nei coglioni." Sputò aspramente Draco.

"Non posso darti torto." Mormorò, scrollando le spalle prima di trovare lo scompartimento in cui si trovavano i loro amici.

"È incredibile come io sia qui da sei minuti e sia già caduta." Sospirò Josephine mentre faceva capolino all'interno.

"Jo-" Blaise si alzò in piedi per andare ad abbracciarla, "Diventi sempre più goffa." Ridacchiò, prendendola in giro.

"Vorrei contraddirti, ma non posso." Fece spallucce prima di piegarsi all'indietro.

Blaise abbassò per un attimo lo sguardo, "Oh Salazar-" Gemette con gli occhi spalancati.

Primrose || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora