O t t a n t a t r e

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"Ti stavo cercando."

Josephine non mosse un muscolo appena la voce di Draco squarciò il silenzio che la avvolgeva da molti minuti. Lui si avvicinò lentamente, affondando i piedi nella neve, e si fermò accanto a lei, scrutandola, "Perché indossi la gonna?"

"Ho bruciato di nuovo i pantaloni." Rispose con aria severa mentre osservava il paesaggio davanti a loro.

Draco annuì, trattenendo un sorriso divertito sapendo che, ormai, bruciarsi era il suo biglietto da visita, "Sai, dovresti togliere questo vizio di sederti troppo vicino al camino." Spostò lo sguardo davanti a sé, "Non sapevo venissi qui." Mormorò stupito, conoscendo tutti i posti in cui era solita andare, e mise le mani nelle tasche dei pantaloni.

"L'ho scoperto a inizio anno, non viene mai nessuno ed è tranquillo per pensare."

"Pensare a cosa?"

Josephine sbuffò, "A tante cose." Scrollò le spalle, "Ad esempio, a come un mio caro amico possa avermi urlato in faccia di stargli lontana e di non volermi più."

Draco sospirò, divertito dalla sua schiettezza e scosse lievemente la testa, "Ti ho vista bene senza di me."

Lei chiuse gli occhi e si leccò le labbra per mantenere la calma mentre continuava a parlare, "Ti ho vista molte volte sorridere e divertirti con Nott, Blaise e i tuoi amichetti mezzos...hai capito."

"E quindi?"

"È una cosa bella." Affermò, sincero in quello che diceva, "È una delle tante cose belle di te." Josephine riaprì gli occhi, rimanendo sorpresa dalle sue parole, "Ti guardavo e desideravo così tanto avere anche solo una briciola del tuo coraggio e della tua forza. Questo lato di te mi è sempre piaciuto ed è ciò che ci ha fatti arrivare fin qui." Inspirò profondamente, "Sono sempre stato ammaliato da te, dal tuo modo di affrontare determinate situazioni e andare avanti."

Lei abbassò lo sguardo, senza proferire parola, "Mi affascina come tu sia felice e serena, nonostante il dolore che hai dovuto passare. Mi fa capire quanto tu possa essere forte e intrepida perché ci vuole fegato a essere come te." Fece una breve pausa per leccarsi le labbra, "E io ti ammiro più di qualsiasi altra cosa per questo." Spostò gli occhi su di lei, che non ricambiò lo sguardo, ma rimase con la testa china.

"Ti stai sbagliando." Sussurrò a bassa voce, "Non sono come dici tu."

"Sì, che lo sei." Ribatté fermamente, non volendo sentire le sue solite autocritiche, "Smettila di sottovalutarti perché-"

"Io non mi sottovaluto." Mormorò con decisione mentre serrava duramente la mascella, "So bene quello che dico e ti assicuro che stai facendo una grande cazzata."

Draco guardò l'espressione severa nel suo viso e la neve attaccata sui suoi capelli neri e sulle sue ciglia.

"Tu pensi di avere davanti una persona ardita e forte, ma non è così." Scosse tristemente la testa, "In realtà io sono falsa." Draco si accigliò sempre di più per la confusione, "Ho mostrato una parte di me che non mi appartiene. Io non sono come dici tu perché mi sono sempre nascosta, ho imparato a farlo e nessuno sa come mi senta veramente."

"E come ti senti veramente?" Domandò Draco, sperando che potesse finalmente aprirsi totalmente con lui - era ciò che voleva da troppo tempo.

Josephine tirò su con il naso e si morse il labbro mentre voltava il viso verso di lui, "Io sono completamente distrutta, Draco." Sussurrò con voce spezzata e gli occhi lucidi. Serrò le labbra e buttò la testa all'indietro, "Questi mesi sono stati orribili e non volevo far altro che urlare." La sua bocca tremava mentre parlava e cercava in tutti i modi possibili di trattenere le lacrime.

Primrose || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora