Q u a r a n t a c i n q u e

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-contenuti maturi-


Adrian si grattò la nuca mentre sedeva davanti alla sua scrivania per studiare. Ormai erano quasi tre ore che aveva la faccia sui libri senza un momento di pausa. Muoveva freneticamente la gamba mentre scriveva il più velocemente possibile per finire al più presto e stare con la sua ragazza.

Josephine era sul suo letto con la schiena appoggiata contro la testiera e le gambe accavallate. Era stata in silenzio tutto il tempo per non disturbarlo e si era messa a leggere un libro che le ha mandato la zia Maryam, 'Emma' di Jane Austen.

L'aveva iniziato a leggere un secondo dopo essersi seduta sulle morbide coperte verdi di Adrian e, arrivata al quarantottesimo capitolo, alzò lo sguardo dalle pagine al bel ragazzo davanti a lei.

La sua camicia dell'uniforme sbottonata fuoriusciva dai pantaloni, facendo intravedere il suo petto, i capelli leggermente arruffati e spettinati per tutte le volte che, frustrato, ci aveva passato la mano.

I suoi occhi si spostarono sul suo profilo - aveva le sopracciglia leggermente aggrottate per la concentrazione, sbatteva le palpebre velocemente per la stanchezza e si leccava le labbra per lo stress.

Era bellissimo.

Sulle labbra di Josephine spuntò un sorrisetto beffardo e piegò lentamente la gamba destra, mettendola in mostra grazie alla gonna dell'uniforme che indossava. Slacciò alcuni bottoni della camicetta e tornò con lo sguardo sul libro, per poi sospirare rumorosamente.

Adrian ruotò la testa verso di lei e fece scorrere attentamente gli occhi su tutto il suo corpo, fino al suo viso concentrato nella lettura. Non l'aveva più guardata da quando aveva iniziato a studiare e, ora che l'aveva fatto, esisteva solamente lei.

Si focalizzò sui suoi capelli ondulati, posati delicatamente lungo le spalle, poi sui suoi lineamenti rilassati, sulle sue adorabili lentiggini e sulle sue labbra carnose. Si voltò totalmente nella sua direzione con il braccio appoggiato pigramente sulla sedia e rimase a guardarla per un po', "Ti piace il libro?" Un ghigno sorse sul suo viso.

"Molto." Josephine tenne lo sguardo sulla sua mano che sfogliava la pagina, "Ma sarebbero più piacevoli le coccole." Mormorò con tono innocente e una punta di provocazione.

Adrian ridacchiò leggermente, capendo il suo giochetto - lei sapeva quanto gli piaceva quando usava quella voce. Alzò un sopracciglio, fissandola intensamente, e si alzò per avvicinarsi al letto. Josephine non mosse un muscolo, anche quando le gambe di Adrian toccarono il bordo del materasso accanto a lei.

"Vuoi le coccole, eh?" Infilò le mani nelle tasche mentre lei alzava lo sguardo.

Annuì lentamente e chiuse il libro, posandolo sul letto mentre si metteva sulle ginocchia, guardandolo con occhi seducenti. Adrian la ammirò dall'alto e la trovò d'una sensualità indescrivibile e si sentì inondare dall'eccitazione.

Josephine si avvicinò lentamente e lo prese per la camicia, tirandolo giù per abbassarlo fino a sfiorare il suo naso. Il suo respiro iniziò a farsi pesante e lei glielo bloccò, posando le labbra sulle sue in un bacio morbido.

Adrian afferrò il suo il viso e la attaccò di più a lui, schiuse le labbra e fece scivolare la lingua nella sua bocca. Il bacio si fece più intenso e Josephine sentì l'eccitazione inumidire la sua intimità, per cui decise di agire.

Staccò cautamente le labbra dalle sue e, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi, si sbottonò la camicetta sotto lo sguardo lussurioso di Adrian. Rimase nel suo reggiseno bianco di pizzo, godendo nel vedere l'espressione impaziente di lui.

Delicatamente abbassò la zip della gonna, facendo scattare la mano di Adrian sui suoi capelli per prendere una grande ciocca in un pugno e la strinse, provocando un sorrisetto sulle sue labbra. Sfilò la gonna dalle sue gambe e rimase con le mutandine di pizzo e i calzetti grigi che le arrivano alle ginocchia, facendolo impazzire.

Di scatto, Adrian la tirò dalla nuca in un bacio voglioso, facendo incontrare le loro lingue mentre lei gli sfilava la camicia. Portò le mani sul gancetto del reggiseno e lo slacciò, toccandole il seno e facendolo indurire ancora di più.

Josephine gli accarezzò la schiena, il petto e le braccia, toccando i suoi muscoli tonici e gli addominali. Era abbastanza palestrato, ma non troppo da non rispettare i suoi gusti.

Adrian scese con le labbra sul suo collo, lasciando umidi baci e fece scappare un gemito dalla sua gola. Si abbassò maggiormente fino al seno e iniziò a torturare i suoi capezzoli - li leccò, li morse e li baciò, facendola bagnare sempre di più.

Senza aspettare altro, lei gli slacciò e sfilò la cintura, tirò giù la zip e, insieme ai pantaloni, abbassò anche i suoi boxer, "Cosa vuoi fare?" Gemette eccitato con le pupille dilatate.

I denti di Josephine morsero il suo labbro inferiore mentre lo guardava sensualmente, e si portò la mano alla bocca per bagnare le dita con la saliva, "Voglio ricambiare." Sussurrò con voce provocante prendendolo in mano e bagnandolo.

"Cristo-" Ansimò Adrian, prendendola violentemente per i capelli e chiuse beatamente gli occhi. Lei si leccò le labbra e strinse la presa intorno al suo membro, facendo dei movimenti dall'alto al basso.

Il ragazzo ansimò mentre posava l'altra mano sulle sue guance e le strinse leggermente, dettato dal piacere, "Sicura che sia la prima volta che lo fai?" Riuscì a malapena a sussurrare.

Josephine ridacchiò, aumentando la velocità dei movimenti e lo fece gemere più forte, "Tu sei il primo, Adrian." Sussurrò prima che lui aprisse gli occhi, e le sorrise, per poi baciarla.

Pansy le aveva spiegato dettagliatamente cosa fare e come farlo per giorni e giorni, mancava solo la pratica e, a quanto pare, quelle lezioni stavano dando i loro frutti.

"Cazzo, Jo-" Ansimò di nuovo, stringendo la presa sui suoi capelli finché lei non smise ogni movimento, "Che fai?" Domandò col fiato corto.

Josephine indietreggio di poco sulle ginocchia e piegò la schiena, mettendosi a carponi davanti alla sua lunghezza, "Preparati." Gli fece l'occhiolino, facendogli capire le sue intenzioni. Lui sorrise e chinò la testa per godersi lo spettacolo.

La vide prendere la punta in bocca, facendogli bloccare il respiro mentre andava lentamente più in profondità, avvolgendolo tra le labbra, "Dio-" Gemette, posando la mano sulla sua testa mentre lei si ritirava indietro per prenderlo di nuovo.

Aumentò la velocità mentre sentiva i piagnucolii e i forti gemiti del ragazzo che la pregavano di continuare e le sue mani che le prendevano una grande ciocca di capelli in un pugno per spingerla. Senza staccarsi e fermarsi un attimo, spinse la sua lunghezza più in profondità che poteva nella sua gola e si ritrasse, per poi farlo di nuovo.

"Non fermarti mai, cazzo-" Adrian alzò un po' la voce mentre spingeva i fianchi contro di lei per farglielo prendere per bene. Posò lo sguardo sul suo fondoschiena e con un ghigno si sporse per darle una sculacciata. Lei sussultò e gemette per la pacca improvvisa e aumentò sempre di più la velocità, succhiando così bene e forte da fargli provare un piacere incredibile.

"Oh-" Ansimò, mordendosi il labbro e spinse i fianchi più violentemente, "Vuoi farmi impazzire?" Sorrise per tutta la goduria che stava provando.

"Ti piace?" Sussurrò lei con voce seducente, staccandosi per un secondo e fissandolo dal basso.

"Succhiamelo, cazzo." Ordinò con voce rauca, strattonandola per i capelli e, senza indugiare, Josephine lo riprese in bocca. "Sto venendo-" Ansimò ad alta voce, facendole aumentare la velocità e succhiandolo più forte, "Oh sì, continua-" Gemette un'ultima volta prima di esplodere di piacere dentro la sua bocca e lei rimase immobile per assaporare il suo liquido dolciastro mentre la sua lunghezza continuava a pulsare.

Staccò le labbra e alzò gli occhi su di lui, guardandolo con le lacrime agli occhi e le labbra gonfie e rosse. Adrian pensò subito a quanto fosse bella mentre strofinava il pollice sul suo labbro inferiore, facendola sorridere.

Le fece cenno con le dita di alzarsi e lei raddrizzò la schiena. Le prese il viso a coppa e le stampò un bacio sulle labbra morbide e calde, "Sei fantastica." Mormorò dolcemente.

"E tu sei bellissimo." Josephine gli passò una mano tra i capelli mentre lo baciava appassionatamente.

"Vuoi che ricambio?" Le baciò l'angolo della bocca fino a scendere al collo.

"Non preoccuparti." Ridacchiò, accarezzandogli la testa, "Ora facciamoci le coccole per davvero."

Primrose || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora