T r e n t a d u e

1.9K 63 10
                                    

"State insieme sì o no?" Insistette Pansy mentre si spazzolava i capelli.

"Te l'ho già detto, no." Rispose Josephine scocciatamente, piena fino al midollo delle sue molteplici domande.

Pansy sbuffò mentre puntava lo sguardo su Theodore, il quale stava beatamente disteso sul letto, "Parla col tuo amico e digli che si devono mettere insieme."

"Non credo siano affari nostri." Fece spallucce, mostrandosi distaccato, "Quando Jo vorrà si metteranno insieme."

"Ah, quindi il problema sei tu." Pansy scattò di nuovo su Josephine mentre scriveva nel suo diario.

"Cristoforo Colombo-" Ansimò con la frustrazione nel sospiro che emise, "Sì, sono io il problema."

"Perché non vuoi essere la sua ragazza?"

"Non è che non voglio." Posò la piuma sulla scrivania per voltarsi verso i suoi due amici, "Lui mi piace, ma sento che mi manca qualcosa e non voglio bruciare le tappe."

"Ma quali tappe?!" Gridò Pansy, il suo sguardo sconvolto, "Ti sta sempre appiccicato, ti abbraccia, ti bacia-"

"Non è questo il punto." Josephine la interruppe.

"Tu non vuoi ferirlo, giusto?" Domandò Theodore, avendo già compreso cosa intendeva dire la sua migliore amica.

"Esatto." Annuì lentamente, "Sto benissimo con lui e sarei un'idiota se non capissi quanto lui tenga a me-"

"Sta perdendo la testa per te, Jo." Theodore scosse la testa, divertito.

"È questo che mi blocca." Mormorò con aria preoccupata.

"Come fa a bloccarti?" Pansy spalancò gli occhi, ancora più confusa di prima, "Proprio perché gli importa di te dovresti essere più convinta."

"Non funziona così, Pansy." Sibilò fermamente, "Quello che voglio dire è che il fatto che io gli piaccia molto mi fa solo preoccupare di non essere in grado a provare lo stesso."

"Continuo a non capire." Pansy scosse dubbiosamente la testa.

"Ascoltami-" Josephine si alzò in piedi, mettendosi i capelli dietro le orecchie, "Adrian è fantastico con me, mi tratta come se fossi un gioiello e questa cosa mi piace. Come io piaccio a lui anche a me piace molto, ma ho paura che possa sentirsi preso in giro e ferito. Non me la sento di diventare la sua ragazza perché se dovessi capire che non riesco a ricambiare i suoi sentimenti, lui ci rimarrebbe troppo male e questa cosa mi devasterebbe. Non so cosa sia, ma c'è qualcosa in più che mi frena."

Pansy annuì lentamente e le fece un piccolo sorriso gentile, "Dovresti parlarne con lui."

"Ho intenzione di farlo."

"A te cosa ha detto?" Pansy si rivolse a Theodore, facendo spostare gli occhi amareggiati di Josephine verso di lui.

"Che vuole stare con Jo, praticamente non aspetta altro." Josephine abbassò lo sguardo, "Ma ha detto che avrebbe aspettato ed ha assicurato che così farà." Finì di parlare.

"Che dolce." Sussurrò Pansy, "Beh se non te lo prendi tu, lo farò io." Affermò con determinazione, facendo ridere l'amica.

Draco aveva iniziato a scrivere il diario come gli aveva consigliato Josephine - voleva trovare un modo per sfogarsi e esternare i suoi pensieri.

Aggiornava il diario quando gli capitava da circa un mese, più precisamente da quando Josephine aveva iniziato a trascorrere più tempo con Adrian e ogni volta che li vedeva insieme, sentiva il bisogno di scrivere.


14 Aprile, 1995

Non so quale forza soprannaturale mi stia trattenendo dal scaraventare il tavolo in faccia a quella testa di cazzo di Pucey.

Le sta appiccicato ogni secondo, quasi non la fa respirare.

Jòsephine, che cazzo, tiragli uno schiaffo prima che lo faccia io.


20 Aprile, 1995

Quell'imbecille la sta allontanando da me sempre di più.

Non solo fa il coglione con lei, le toglie pure del tempo da trascorrere con me. Ci fa apposta, lo so.

Almeno i nostri incontri la sera sulla torre di astronomia non si sono mai interrotti. Sono sollevato da ciò.

Quello che temevo di più era che iniziasse a preferire quel Pucey a me, ma confido in lei e sono certo che per lei nessuno potrà mai rimpiazzarmi.

Sono sicuro di questo, come sono sicuro che per me nessuna potrà mai rimpiazzare lei.


27 Aprile, 1995

Li ho visti baciarsi.

Era una scena che speravo di non dover vedere.

Ho cercato di evitarlo, inutilmente.

L'ho vista tenergli le braccia al collo, mentre lui la stringeva per la vita.

Mi sono sentito strano e volevo solo prenderlo per il colletto e colpirlo fino a spaccargli il naso, ma non potevo farle questo. Non a lei - non a Jòsephine.

La mia protezione e affetto nei suoi confronti hanno avuto la meglio sul mio istinto.

5 Maggio, 1995

Sono appena stato sulla torre con Jòsephine e non ho mai pensato a lei insieme a Pucey.

Eravamo solo noi, era così che lo volevo.

Ogni volta che passiamo del tempo insieme mi rendo conto sempre di più di quanto tenga a lei.

Tre anni fa la odiavo con tutto me stesso, e ora è l'unica che possa farmi stare bene.

Non avevo idea di cosa significasse avere un'amica, ma adesso lo so.

Con lei posso essere Draco, posso sentirmi apprezzato, posso divertirmi e sfogarmi. Con lei mi sfogo su tutto, tranne su quello che la riguarda.

Diario, sei tu che mi permetti di parlare apertamente di Jòsephine e per questo posso solo ringraziare lei. Se non avessi seguito il suo consiglio, non so che casini avrei combinato e molto probabilmente avrei rischiato di far terminare la nostra amicizia.

Quindi, Draco continuerà a scrivere e a stare con Jòsephine, mentre Malfoy non smetterà di avere un cuore di pietra agli occhi degli altri.

Primrose || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora