D i c i a s s e t t e

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"Dove sei stato?" Domandò Blaise non appena Draco mise piede nella loro camera, "Perché non eri a cena?"

"Non avevo fame." Mentì.

"E dov'eri cinque secondi fa? Io e Theodore non ti abbiamo trovato quando siamo arrivati-"

"Sono andato al lago nero a pensare, che ti importa?"

"Oh hai ragione, dovrei fregarmene se non trovo il mio migliore amico in tutta la scuola." Rispose Blaise, infastidito.

"Preoccupati di Nott, nemmeno lui è qui." Cambiò facilmente argomento.

"Lui è andato da Jo, cioè è andato a bussare."

Draco decise di fare finta di niente e di tenere per sé il fatto che fosse riuscito a parlare con lei, "Capito." Si limitò a rispondere. In quel momento, Theodore fece il suo ingresso nella stanza con occhi tristi e cupi.

"Allora?" Interrogò Blaise con voce ansiosa, "Ci hai parlato?"

Lui scosse tristemente la testa e si buttò sul letto, "Non mi ha aperto e non ha nemmeno risposto." Affermò con voce delusa.

Improvvisamente, in Draco si accese qualcosa - un forte impulso di mostrarsi completamente superiore a lui, dato che lei aveva preferito aprire la porta a lui piuttosto che al suo migliore amico. Si sentì soddisfatto per questo.

Per cui, fece quello che gli riusciva meglio - infastidire le persone. Appoggiò la schiena contro il suo armadio e infilò le mani nelle tasche dei pantaloni, "Con me ha parlato." Sputò freddamente.

In un secondo, Theodore scattò seduto con la schiena dritta "Che cosa ha fatto?" Domandò sconvolto, sperando di aver capito male.

"Sono andato da lei prima e mi ha aperto."

"Ma che dici, Malfoy?" Si aggiunse Blaise, confuso.

"Quello che ho detto."

"Com'è possibile che fa entrare te nella sua camera e non me?" Theodore alzò la voce col nervoso che fumava dal suo sangue.

Draco scrollò le spalle, "Chiedilo a lei..." Disse con tono di indifferenza mentre si distendeva sul letto con le mani dietro la testa e gli occhi chiusi, "...sempre che ti apra."

Theodore rimase a fissarlo rilassato sul suo grande letto a baldacchino fiero di se stesso, e dentro di lui crebbe qualcosa che sperava di non provare mai nei confronti della sua migliore amica - la gelosia. Non si sentiva arrabbiato solo con Josephine, ma soprattutto con Draco. Colse a pieno la sfida che gli aveva lanciato volontariamente.

Il respiro di Theodore cominciò ad appesantirsi mano a mano che realizzava totalmente che la sua migliore amica si era fatta consolare da una persona che fino all'anno scorso non era nessuno e ora, tutto d'un tratto, sembrava essere più importante di lui. Si girò per un attimo a guardare Blaise, che aveva già visto come la rabbia dentro di lui stesse prendendo il sopravvento e ricambiò lo sguardo con occhi dispiaciuti. Blaise non era stupido e aveva visto la gelosia bruciare nei suoi occhi.

Prima che potesse dire qualcosa Theodore si alzò bruscamente e si lanciò sul letto di Draco, prendendolo per il colletto, "Dimmi cosa cazzo è successo, Malfoy." Ribollì a un millimetro dal suo viso.

Inizialmente, Draco venne preso alla sprovvista, ma almeno ricevette la reazione che stava cercando, "Sei sordo, Nott?" Alzò la voce, spingendolo lontano da lui per alzarsi in piedi, "Ho bussato alla sua porta e senza pensarci mi ha fatto entrare."

"Col cazzo che credo che ti abbia aperto così dal nulla, deve essere successo qualcosa!" Gridò in preda alla rabbia.

"Questi non sono di certo affari tuoi." Parlò lentamente, non volendo rivelare tutto, "La cosa importante è che mi abbia aperto."

Primrose || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora