N o v a n t o t t o

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-azioni violente-


Il terrore si insinuò negli occhi di Theodore che scattarono immediatamente sul Signore Oscuro mentre Draco rimaneva spiazzato e confuso con le sopracciglia leggermente aggrottate, "S-signore?" Balbettò, spaventato.

"Sei sordo?" Alzò la voce, spazientito, "Ti ho detto di venire qui."

Theodore sussultò all'urlo e, dopo essersi passato una mano tra i capelli per il nervoso, si affrettò a raggiungerli. Una volta giunto, Voldemort lasciò la presa dal viso di Josephine, facendola ansimare leggermente dal dolore, "Prendi la tua bacchetta." Gli ordinò fermamente e Theodore fece subito come gli aveva detto, tenendola saldamente nella sua mano tremante.

Lui indietreggiò di qualche passo, senza proferire parola, fino a che non incrociò le braccia al petto con aria curiosa e disse, "Torturala."

La testa del ragazzo non impiegò nemmeno un decimo di secondo per voltarsi dall'orrore e fissarlo incredulo, mentre gli occhi di Draco si spalancavano e il suo cuore perdeva qualche battito.

Il silenzio calò improvvisamente e si sentì solo il respiro affannoso di Theodore, "C-come?"

"Dimostrami la tua fedeltà," Affermò, osservandolo attentamente, "E torturala."

Abbassò lentamente il capo, tremando per fissare il pavimento mentre sentiva il suo sangue ribollire dalla paura e dalla rabbia. Gli occhi di Draco si incollarono su Josephine che non aveva detto nemmeno una parola ed era rimasta immobile, come se se lo aspettasse già.

La paura e la delusione erano troppo grandi. Pensava che l'avrebbero lasciata stare... almeno ci sperava.

"Bacchetta in mano." Voldemort comandò ad alta voce, facendo sussultare Theodore che, con uno scatto veloce, la afferrò dalla tasca dei pantaloni. A piccoli e pesanti passi si posizionò a pochi centimetri davanti a lei e scosse impercettibilmente la testa mentre la teneva china, non avendo il coraggio di affrontarla.

Il petto di Draco si alzava e si abbassava rapidamente mentre la sua fronte si inumidiva mano a mano di sudore.

"Muoviti!" Il suo grido fece sobbalzare tutti, anche lo sguardo di Theodore. I suoi occhi catturarono subito quelli di Josephine che lo guardava dal basso con occhi dolci e comprensivi. Avrebbe voluto piangere, permettere alle lacrime amare di uscire, appena sulle labbra di lei crebbe un piccolo e discreto sorriso, come se volesse dirgli di non preoccuparsi per lei.

Col braccio tremante, alzò la mano per puntare la bacchetta contro di lei ed esitò a lungo. Seguendo l'istinto e mettendo da parte ogni cosa, Draco era sul punto di fare un passo in avanti per fermare tutto, ma venne bloccato istantaneamente. Gli occhi minacciosi e provocatori del Signore Oscuro erano fissi su di lui.

Lo stava facendo per lui. Si aspettava che facesse qualcosa, che la difendesse.

A quel punto si ritirò, stringendo i pugni. Si trattenne dal compiere qualsiasi mossa che potesse compromettere la loro incolumità - la sua e quella di Josephine, e cercò di non guardarlo per non peggiorare la situazione.

Theodore non riusciva ad aprire bocca e non smetteva di tremare. Non ce la faceva, era troppo per lui. Non avrebbe mai fatto del male a nessuno, tanto meno alla sua migliore amica.

Dopo aver esaurito la pazienza, Voldemort agguagliò rapidamente la sua bacchetta e si lanciò su di lui, "Inutile!" Gridò furiosamente, spingendolo con forza e lo buttò a terra. Puntò la bacchetta contro Josephine e urlò, "Cru-"

"NO!"

I suoi occhi assetati di sangue guizzarono ferocemente su colui che aveva osato fermarlo, "Hai forse qualcosa da ridire, Draco?" Ringhiò raucamente, rimanendo immobile nella sua posizione con la bacchetta ben salda.

Primrose || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora