Dei ticchettii alla porta catturarono l'attenzione di Draco che distolse lo sguardo dal libro che stava leggendo mentre era disteso sul suo letto di Hogwarts.
"Chiunque tu sia, non voglio rotture di palle." Ringhiò ad alta voce per farsi sentire dalla persona all'esterno.
Riprese la sua lettura dopo alcuni secondi di silenzio finché non percepì un sussurro, "Alohomora." E la porta si aprì di colpo.
Il ragazzo serrò la mascella, "Salazar, ho detto che-" Si interruppe appena vide che il 'chiunque tu sia' si rivelò essere Josephine "Ma che cazzo, Jo-" Sospirò, sorpreso che fosse lei.
"So molto bene che non vuoi seccature mentre leggi, ma voglio il mio regalo." Affermò mentre si guardava intorno.
Era già stata molte volte in quella camera, ma ogni volta si soffermava sui particolari, soprattutto nella zona che apparteneva al biondino - sempre perfettamente ordinata. D'altronde cosa ci si poteva aspettare da una persona come lui?
Aveva sempre adorato l'ordine e le cose ben sistemate, infatti tutte le volte che entrava nella stanza di Josephine si ritrovava a metterla a posto perché non riusciva a sopportare la vista di tutto quel casino.
Da questo punto di vista, come da tantissimi altri, erano due poli opposti.
"Vuoi il tuo regalo?" Alzò le sopracciglia mentre chiudeva il libro, "E cosa ti fa pensare che parlandomi così io te lo voglia dare?"
"Sei in ritardo." Si giustificò semplicemente, facendolo sbuffare divertito.
Si alzò in piedi e infilò le mani nelle tasche dei pantaloni. Rimase con gli occhi fissi sulla sua figura che camminava, dandogli le spalle. "Chiedimelo come si deve." Ordinò con voce ferma, facendola voltare di scatto.
Rimase impassibile al suo comando mentre lo fissava con indifferenza, "Dammi il mio regalo."
Draco inclinò leggermente la testa e tirò un angolo della bocca, "Sii carina con me." Disse con tono morbido, ma severo e fermo al tempo stesso.
Lei incrociò le braccia al petto e trattenne una risatina, "Cristoforo Colombo..." Sussurrò a bassa voce, "Potresti darmi il mio regalo?" Chiese, fingendosi gentile.
Lui fece un cenno col capo prima di chinarlo, e camminò lentamente verso di lei, fermandosi a pochi centimetri dal suo corpo. Il respiro di Josephine si bloccò nel momento in cui i suoi occhi grigi e penetranti si incastrarono nei suoi, provocandole un'improvvisa sensazione di calore e tremolio alle gambe.
Lo vide mordersi l'interno guancia mentre scuoteva lentamente la testa, "Potresti fare di meglio." Mormorò con voce rauca per stuzzicarla.
Le scrutò il viso in silenzio, soffermandosi sui suoi capelli neri, che esaltavano la sua pelle pallida e gli occhi azzurri, sulle sue adorabili e leggere lentiggini e sulle sue labbra. Non aveva mai indugiato sulle labbra di una ragazza prima d'ora, ma le sue lo chiamavano, lo attraevano.
Labbra rosee e carnose - il sogno di ogni ragazzo. In questo caso, di Draco.
"Chiedimelo gentilmente." Continuò con tono basso, avvicinando ancora di più il viso al suo e permise ai loro nasi di accarezzarsi, "Come si dice, Jo?"
Il suo corpo restò immobile al suo atteggiamento,mentre il suo petto si alzava e si abbassava lentamente davanti al suo sguardo intenso. Si leccò le labbra, su cui nacque un sorrisetto provocatorio e sbatté lentamente le palpebre, apparendo agli occhi di Draco incredibilmente sexy.
Adorava quando faceva così, la faceva sembrare così seducente e arrapante - era ciò che fa Josephine, lo arrapava.
Lo arrapava da morire.
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Primrose || Draco Malfoy
Romance"Prendi tutti i fiori del mondo...tu sei più bella." Draco Malfoy, dopo aver passato anni a detestare una sua compagna mezzosangue e ad essere fin troppo crudele nei suoi confronti, inizia a provare una particolare attrazione per lei e piano piano c...