"Dov'è? Dov'è quell'ingrato?"
"Lucius, per favore, calmati."
"Dimmi dove cazzo è."
Draco riconoscerebbe su mille la feroce voce che lo aveva appena svegliato e, appena sentì i forti passi avvicinarsi sempre di più scattò con la schiena dritta e si sistemò in fretta i capelli arruffati dal riposo tormentato. Si dedicò i pochi secondi che gli rimanevano per osservare Josephine ancora dormiente nella stessa posizione in cui l'aveva lasciata l'ultima volta.
Quasi immediatamente la porta della camera si spalancò, provocando un forte tonfo, "Draco-" La figura di suo padre irruppe all'interno con Narcissa dietro di lui, ma, prima che potesse fare un solo passo, vide suo figlio steso sul letto accanto a lei, "Per Salazar, Draco, togliti subito da lì." Ringhiò con disgusto, tenendo gli occhi bassi come se quella vista potesse bruciarlo.
"Ho bisogno di riposare." Draco rispose freddamente, ancora assonnato.
"No, lurido disgraziato, tu ora ti alzi e vieni subito con noi. Ci sono parecchie cose di cui dobbiamo parlare." Lucius alzò la voce e gli puntò il dito contro come minaccia prima di ritirarsi e dirigersi al suo studio.
Narcissa si fece da parte per farlo passare e si avvicinò cautamente con un debole sorriso, "Coraggio, tesoro, andiamo." Mormorò, annuendo verso la direzione che aveva intrapreso Lucius. Draco sospirò e annuì mentre si alzava dal letto per inginocchiarsi al bordo del letto accanto a Josephine, "Come sta?" Domandò sua madre.
"Non lo so." Sussurrò tristemente, "Sembra che stia bene."
"Di sicuro è così." Lo consolò premurosamente.
"Credi che si sveglierà presto?" Chiese Draco, allungando una mano per accarezzare le guance tiepide e morbide di Josephine.
Narcissa inspirò profondamente per prendersi qualche istante prima di rispondere, "È in coma, tesoro, non si può sapere quando si sveglierà, può essere domani come tra due mesi."
"Mio dio..." Borbottò scoraggiato, sospirando col capo chino sul letto e la fronte appoggiata sui suoi pollici.
"Draco, sono sicura che ti perdonerà. Non è colpa tua, anzi sei stato coraggioso." Cercò di tranquillizzarlo gentilmente.
"Certo che mi perdonerà." Affermò senza il minimo dubbio, "Lo farà perché lei è fatta così, è buona. Lo è veramente, madre, invece io non ho nemmeno un briciolo della sua bontà."
Sulle labbra di Narcissa crebbe un lieve sorriso mentre osservava suo figlio contemplare dolcemente la ragazza addormentata, "La ammiri davvero molto, si vede."
Draco esitò qualche attimo prima di spostare l'attenzione su sua madre con occhi stanchi di nascondere la verità, "Io non provo solo ammirazione per lei, madre."
Il suo sorriso svanì piano piano dopo aver colto il significato sottinteso nella sua confessione e si schiarì la gola per indicargli la porta col capo, "Forza, tuo padre ci aspetta." Si incamminò verso l'uscio, attendendo che la raggiungesse.
Draco si alzò in piedi, ma prima di andare posò delicatamente una mano sui capelli di Josephine e le lasciò un premuroso bacio sulla fronte, "Torno subito da te."
__
"Fammi capire bene..." Lucius iniziò a parlare mentre camminava avanti e indietro per il suo studio, "Di quello che ti abbiamo insegnato sin dalla tua nascita, il ripudio che abbiamo sempre avuto per i sangue sporco, dell'onore che porta il nome della nostra famiglia ti ci sei pulito il culo?"
"Padre, lei non è come credi-"
"E invece è esattamente come credo!" Lo interruppe bruscamente ad alta voce con un'espressione disgustata, "Una schifosa strega nata babbana non si può nemmeno definire strega."
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Primrose || Draco Malfoy
Romance"Prendi tutti i fiori del mondo...tu sei più bella." Draco Malfoy, dopo aver passato anni a detestare una sua compagna mezzosangue e ad essere fin troppo crudele nei suoi confronti, inizia a provare una particolare attrazione per lei e piano piano c...