32. Vaffanculo

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«Billie, come mai qui anche 'stasera?» disse la receptionist del centro quando mi scrutò entrare furiosa. Io non risposi.
«Dove sta Kim?» le chiesi invece, poggiando le mani sul bancone di ferro freddo.
«È nella stanza 25... ma- aspetta! Billie! Non ti è permesso andare, è impegnata con altri pazienti!» esclamò non appena mi vide avviarmi con i pugni serrati verso la sala di Kim. La sentii scendere dalla sedia per inseguirmi, ma il suo fisico fuori forma le impediva di correre troppo veloce. Trovai la porta della stanza 25 socchiusa. Mi ci avventai contro, sbattendola con forza verso l'interno. Rimasi ferma per qualche secondo sulla soglia ad osservare precipitosa gli occhi di Kim, che era seduta dinanzi ad una coppia che si teneva per mano. La donna e l'uomo si girarono verso di me, lei piangeva e si asciugava le lacrime con un fazzoletto.

«Billie, cosa ci fai qui? Non puoi stare qua, te ne devi andare subito, non vedi che sono occupata?» mi rimproverò Kim. Non mi importava. Dopo che ero uscita dall'appartamento di Eco mi ero precipitata dalla mia psicologa per un motivo ben preciso.
«Vaffanculo» dissi solamente. Entrai nella stanza e mi avvicinai a lei. «Vaffanculo te e i tuoi consigli di merda, sono tutte stronzate, Kim. Sono stronzate. Il tuo lavoro è una stronzata, le cose che dici sono stronzate. Vaffanculo la zona di comfort, le emozioni, vaffanculo te. Ma che ci vengo a fare qui? Mi hai solo rovinato la vita, l'hai resa più misera di quella che è»
«Billie-»
«Per colpa tua mi ritrovo a fare un lavoro di merda, per colpa tua ora anche quel poco di autostima e quel poco di amore che ho provato nelle ultime settimane si sono rivelate stronzate. Era meglio che mi facevo i cazzi miei, ma perché ti ho ascoltata? Ti diverti a incasinare le vite degli altri perché non sei soddisfatta della tua vita, è questa la verità. Non te ne frega un cazzo della vita altrui, cerchi solo un modo per evitare i tuoi malesseri cercando di accrescere quelli degli altri. Vaffanculo» continuai.
«Signorina, lasci stare la signora Kim» esclamò l'uomo seduto vicino alla donna, che non smetteva di piangere. Mi girai verso di loro.
«Ancora pensate che questa terapia di coppia possa risolvere i vostri problemi del cazzo? Che illusi. State solo perdendo tempo. E anche soldi! Fate prima a lasciarvi, ve lo dico io» conclusi. Guardai in faccia Kim, e prima che mi potesse dire qualcosa ero già fuori dalla stanza.

***

Billie il giorno dopo, al parco con Luke

«Quindi lei mi ha detto: "Era solo un bacio, non avevo altre intenzioni, mi dispiace". Ed io non sapevo cosa rispondere. Ho chiesto: "Solo un bacio?", e lei a quel punto mi ha detto ridendo: "Sì, non abbiamo fatto niente di male, Billie! Si vede che non sai proprio divertirti". Dio, dovevo saperlo, cazzo. Ho fatto una figura di merda, la figura della stupida e inoltre mi... ha spezzato il cuore. Ho passato tutta la notte a piangere e a mangiare i cioccolatini alla nocciola che le avevo comprato» raccontai a Luke, seduti sulle altalene. C'erano le nuvole in cielo e il parco era vuoto. E io mi sentivo come il parco.
«Tesoro, mi dispiace tantissimo. Eco è anche...»
«...Allergica alle nocciole, ora lo so. Prima non lo sapevo, come non sapevo cosa mi sarebbe aspettato»
«Quella ragazza è imprevedibile, cazzo. Io, insomma, credevo di aver visto una nuova Eco! Era più felice, più brillante e luminosa. Credevo tu l'avessi cambiata» rispose lui.
«Evidentemente non ero io la causa di queste gioie...»
«Oppure non erano gioie vere e faceva solo finta. Eco è fatta così. Ma mi sembra proprio impossibile! Mi parlava sempre di te, ti disegnava ovunque: sui tovaglioli, sugli scontrini, sul qualsiasi cazzo di superficie bianca! Era insopportabile, giuro»
«Dici davvero?» gli dissi, con le lacrime agli occhi. Lui mi abbracciò.
«Oh, tesoro. È la verità! Ci sono rimasto male pure io. Ero convinto, davvero, straconvinto che quella stronza non avrebbe mai detto cose così orribili e meschine. Non a te, almeno» pronunciò, ed io annuii, «Tu dimenticatela. Sei bella, simpatica, una figa assurda, tesoro! Puoi avere tutto con quegli occhi che hai. Eco è troppo instabile per te, è come se lei fosse una sedia senza una gamba e tu provassi a sedertici sopra. Poi, ok, magari sedersi sopra una come Eco può sembrare fantastico e tipo tutte le ragazze -anche quelle etero, sì- vorrebbero stare al tuo posto perché Eco è la figaggine in persona... però, insomma, è una stronza! Una sedia senza una gamba, instabile. La conosco bene». Nonostante il vuoto che provassi dentro di me risi di gusto per il modo buffo in cui parlava Luke.
«Me lo ha già detto una volta una persona»
«Che vorrebbe sedersi sopra la faccia di Eco?»
«Che Eco è instabile, intendo»
«Lo è...».
Poco dopo gli arrivò un messaggio. «Cavoli, mi sa che devo andare. 'Stasera ho un appuntamento e mi devo truccare»
«Con chi? Il ragazzo con i capelli rosa?»
«Ronny? No, ho scoperto che colleziona animali imbalsamati e mi fanno ansia. Esco con uno che ho conosciuto su Grinder»
«Grinder?»
«Un'app per incontri gay, tesoro. Fai un account, ci sono un sacco di ragazze che vorrebbero uscire con te»
«Meglio di no. Fino a un mese fa non sapevo nemmeno mi piacessero le ragazze. Forse è davvero solo una fase, forse Eco è l'unica eccezione e ora che mi ha liquidata mi passa»
«Se sei convinta tu...».

Girl ~Billie Eilish~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora