31. Con te è diversa

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Quando chiusi il diario di Eco mi resi conto di star piangendo. Povera piccola... pensai. Volevo abbracciarla, dirle che va tutto bene, che voglio starle accanto. Volevo salvarla. In alcune sue parole, poi, mi ritrovavo; sembravano scritte da me. Mi chiedevo se anche lei, nel leggere le mie parole, si fosse sentita così.
Era strano il fatto che, pensavo, nel diario non vi fosse alcun accenno al suo tatuaggio, al lucchetto; e per quanto riguardava i suoi genitori non c'era scritto granché, nemmeno nell'unica pagina in cui venivano per poco citati. Pagina che, tra l'altro, era strappata alla fine.
Entrò in camera mia Philipe, ed io mi asciugai veloce una lacrima appena scesa.
«È quasi pronta la cena. Ho scongelato i burger vegani. Devo solo cuocerli, anzi, devi solo cuocerli. Io preparo l'insalata»
«Arrivo»
«Tutto bene?» chiese poi con sguardo perplesso.
«Sì» dissi sorpresa dal suo interessamento. Lui sospirò e andò in cucina. Io poco dopo lo seguii.
Ci sedemmo a tavola e per qualche minuto nessuno dei due proferì parola.
«C'entra lei, non è vero?» pronunciò dal nulla tagliando i pomodori.
«Che?»
«Stai male per lei
«Non parliamo di Eco, per favore...»
«Cosa è successo al tuo capo?»
«...e di niente che riguardi lei» continuai, e lui rise.
«Già lo so, overdose, un classico. D'altronde sta con quell'altra, cosa ci si può aspettare? Mi chiedevo, se lui è il suo fidanzato, tu cosa sei per lei? Un'amante o qualcosa del genere?»
«Philipe, tu non parli mai. Davvero, credo di aver sentito pochissime volte il suono della tua cazzo di voce. Per quale motivo proprio oggi hai deciso di sprecare fiato inutilmente? Stai sempre al telefono e ignori chiunque, perfino tuo padre. Oggi cos'hai? Ti senti ispirato?»
«Hey, calmati. Volevo solo conversare»
«Se conversare significa giudicarmi, allora non ho voglia di parlare»
«Cavolo, certo che quella ragazza ha avuto su di te un effetto incredibile» pronunciò sarcastico.
«Che intendi dire?»
«Che sei diversa, Billie. Non ti saresti mai rivolta a me in questo modo. Ti senti più grande, ok, ma non sei affatto matura. Sei regredita»
«Sei tu che mi provochi. Ed io sono molto matura, invece»
«Se lo fossi non staresti con quei soggetti lì e-» cominciò a dire, ma fu interrotto dal suono del campanello. Mi alzai da tavola irritata e andai ad aprire la porta. Era Luke.

«Luke, che ci fai qui?» domandai sorpresa.
«Mi dispiace se vi ho interrotto, stavate mangiando» rispose.
«No, non preoccuparti. Anzi, ti chiedo scusa per essermene andata al tuo compleanno senza dirti nulla»
«Tranquilla tesoro, Eco mi ha detto tutto»
«Oh»
«Per ciò che è successo a Jack quella sera capisco tu sia andata con Nicolas in ospedale. La pochette è fantastica, comunque»
«Oh sì! Ne sono felice. Ma... perché sei qui?».
Per quale motivo Eco ha dovuto mentirgli? Pensai.
«Si tratta di Eco. Da due giorni non risponde né ai messaggi né al telefono. Sono andato da lei, nel suo studio, però non vuole vedere nessuno. È chiusa là dentro e ho paura possa fare qualcosa... di pericoloso. Capisci. È sempre meglio non lasciarla sola»
«Ok ma io cosa dovrei fare? Se vuole rimanere da sola...»
«Lei ti farà entrare, Bil» disse.
Mi girai e notai Philipe dalla cucina guardarci. Socchiusi la porta di casa e uscii fuori con Luke.
«Tu dici? E perché proprio io?»
«Tesoro, non ho mai visto Eco così felice con nessuno! Insomma, è Eco e ha sempre e comunque i suoi momenti "pazzi" ma con te è diversa. Non voglio che stia male ancora, ha sofferto troppo. Sembra una stronza ma ha un cuore pieno d'amore».
Sospirai.
«Non so cosa sia successo tra voi due, ma so che è meglio che parliate. C'è ancora luce, riesci ad arrivare lì prima che faccia buio».
Philipe aprì la porta. «Billie, che fai? Entri?» mi disse. Quando Luke lo vide sorrise e lo salutò, mentre Philipe accennò solo un brevissimo sorriso.
«Ora vado, torno tra poco» affermai andando in camera a prendere il diario di Eco. Mi misi in sella e sfrecciai verso Burford, lasciandoli lì di fronte a casa mia in imbarazzo a guardarsi: Luke, truccato alla perfezione e con la borsa che gli avevamo regalato al compleanno e Philipe, che non ha mai sopportato il fatto che un maschio potesse vestirsi in tale modo.

Girl ~Billie Eilish~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora