Billie
Entrai in casa zuppa dalla testa ai piedi. Imprecai, non so se per il fatto che ho sempre odiato sentirmi umida e sudata, oppure perché avevo visto la mia Eco parlare a pochi centimetri di distanza dalla bocca di Jack.
«Sei completamente bagnata» disse Philipe arrivando di fronte a me, con una felpa in pile. Lo guardai come per dire: Seriamente? Non me ne ero accorta. Sospirai ignorandolo.
«Mi faccio una doccia» pronunciai posizionando la bici al muro.
«Non puoi.»
«Che significa non posso?» domandai irritata. Fino a prova contraria quella era casa mia e lui un estraneo.
«Non si può ancora usare.»
«Ma lo avevano detto solo fino a questa mattina.»
«Maggie ha lasciato la finestra del bagno aperta, ha piovuto ed è entrata l'acqua. Il silicone doveva asciugare 24 ore ed è arrivato l'imbianchino, quello lì della casa di fronte, a rimetterlo nuovo. Domattina potrai fare la doccia» rispose lui riferendosi allo zio di Eco, Andrew.
«Ma sono in condizioni pessime!» esclamai. Lui alzò le spalle e se ne andò con il cellulare in camera sua -o meglio- quella di Finneas. Sospirai e mi diressi in camera mia anche io. Mi tolsi la maglietta e mi sedetti sul bordo del materasso per togliermi i pantaloni fradici. Ad un tratto sentii di fianco a me il mio telefono vibrare e per poco non cadeva dal letto. Era una notifica. Guardai distrattamente lo smartphone e notai il nome di Eco sul display. Dopo aver concepito, spalancai gli occhi agitata e lèssi il messaggio.
"I tuoi genitori non ti hanno insegnato che è buona educazione salutare?" diceva.
Il battito cardiaco accelerò. Non volevo dare l'impressione di essere una maleducata. E mio padre la buona educazione me l'aveva insegnata bene."Mi hanno insegnato che non è buona educazione interrompere qualcuno mentre sta parlando" digitai e inviai. Aspettai una sua risposta mordendomi un'unghia. Dopo qualche secondo arrivò.
"Ok"
Subito dopo un altro messaggio: "Cmq, tra le VHS di mio zio ho trovato Truman Show, 1998""Figo" scrissi.
"Quindi? Lo guardiamo insieme oppure no? Se no le vendo e mi compro l'erba" rispose.
Balzai dal letto con i pantaloni tirati giù fino alle ginocchia. Rilessi il messaggio più volte per avere la conferma che non era un sogno. Era un messaggio vero. Io non sapevo se volevo andare da lei. Rimasi a pensare quasi tremando e non sapevo nemmeno il motivo. Cazzo, mica mi aveva chiesto di sposarla!
"Sei viva?" scrisse lei, vedendo che non rispondevo. Vorrei esserlo, pensai.
Che fare quindi? Dalla disperazione scrissi a Kim: "Una persona che mi interessa mi ha invitata a casa sua a vedere un film ma ho paura. Non so di che cosa ma ho paura".
Mi sentivo così stupida a inviare quel messaggio, ma avevo bisogno di supporto morale. Subito dopo Kim rispose:
"Billie, che piacere sentirti, chi è il fortunato? Vai e divertiti, se ritieni che sia troppo per te e non ti trovi a tuo agio inventa una scusa e dopo un'ora torna a casa. Non dovrebbe essere nulla di strano, vi guarderete un film. Stai tranquilla! Lasciamo spazio alle emozioni, ricordi? Ci vediamo domani al centro, così mi racconti" scrisse, inviando un emoji di un gatto -probabilmente riferendosi a Carla- alla fine.
Il fortunato era una ragazza. Questo pensiero mi fece venire ancora più ansia e mal di stomaco. Ero sbagliata, quelle sensazioni erano sbagliate ed era meglio non provarle.
Tornai sulla chat di Eco.
Non volevo che si comprasse l'erba. Volevo un'amica, non avevo amici, io. Truman Show è il mio film preferito. Era soltanto un'ora e mezza."Eccomi. Volentieri, per che ora?" inviai.
Lanciai il telefono sul materasso e in modo ridicolo mi alzai dal letto girovagando per la stanza in preda al panico con i pantaloni ancora abbassati.
Sentii il suono di una notifica e sobbalzai.
Che avevo fatto? Mi avvicinai al letto e lèssi: "Anche adesso. Sono sola a casa, fuori diluvia e mi sto annoiando".
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Girl ~Billie Eilish~
FanficBillie è una ragazza di diciassette anni che ha sempre vissuto nell'ombra. Dopo la morte del padre, il fidanzamento della madre e la perdita delle sue due uniche migliori amiche, Billie non si sente parte di questo mondo e sfoga i suoi malesseri par...