25. Io ti porterei con me ovunque

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Il giorno della festa era giunto. Sapevo che Eco sarebbe arrivata al locale circa un'ora prima dell'inizio della festa per sistemare gli ultimi dettagli. Nic mi sarebbe venuto a prendere alle dieci ed io stavo litigando con mia madre perché mi ero dimenticata di avvisarla che quella sera non sarei stata a casa.

«Vado a prepararmi» dissi alzandomi dalla sedia subito dopo cena. Mike era andato a dormire senza mangiare perché era tornato a casa ubriaco marcio e mia madre solo per questo era già infastidita e nervosa.
«Dove vai?»
«Ho un compleanno»
«Come, un compleanno? Quando avevi intenzione di dirmelo, Billie?» domandò lei con le mani sui fianchi seguendomi in camera.
«Te l'ho detto adesso» affermai levandomi i pantaloni.
«Non ci puoi andare. Non so nemmeno con chi andrai, a che ora tornerai...»
«Mi accompagna Nicolas, il mio collega. Alla festa ci saranno anche Eco ed il suo amico Luke, che è il festeggiato. Andrà tutto bene, ritornerò per mezzanotte e mezza e mi riaccompagnerà a casa Nicolas. Domani è il mio giorno libero e mi ha fatto questo favore».
Arrivò anche Finneas, che si posizionò vicino a nostra madre tenendo in mano un grappolo d'uva. «Che succede?» chiese.
«Billie vuole andare ad una festa 'sta sera» rispose lei.
«Ottimo, per che ora vai? Vuoi che ti ci accompagni?» disse mio fratello mettendo in bocca un acino. Sorrisi. Mia madre lo fulminò con gli occhi. «Finneas!» lo rimproverò.
«Oh andiamo! Ha diciotto anni! Lasciala andare a questa maledetta festa!»
«Ho diciotto anni!» ripetei io.
«Ne hai ancora diciassette, signorina! E non mi sta bene che tu vada in giro con Eco e quel suo amico strambo, è gente strana. Potresti uscire più spesso con i ragazzi dell'oratorio, invece».
Sbuffai, stanca del fatto che ritenesse Luke uno strambo e gli amici di Eco gente strana. Philipe intanto era rimasto a tavola in silenzio e ascoltava la conversazione. Io mi misi le mani tra i capelli e andai irritata verso il mio letto.
«Mamma, ascolta,» sentii Finneas dire mettendola da parte, «Billie è grande ormai. Va bene, non è ancora un'adulta, ma lo hai detto tu che deve iniziare a vivere la sua vita. La detesti vedere sempre chiusa in casa, lo dici ogni volta. Non potrà mica stare qui per sempre, ed ora che si è trovata qualche amico non puoi vietarle di uscire... sarebbe una cattiveria da parte tua.»
Mia madre mi guardò, poi volse lo sguardo nuovamente verso Finneas.
«E va bene,» disse quasi piangendo, ed io sorrisi avvicinandomi a loro, «però avresti dovuto dirmelo prima, non così, all'ultimo momento.»
«Lo so, mi dispiace. Tornerò presto, lo prometto» affermai, e poi mi diressi in bagno per farmi una doccia.
«Voglio soltanto che non le succeda niente di male» la sentii dire a Finneas. 

***

Nicolas con la sua macchina si fermò davanti alla mia porta con un sorriso contagioso in volto. L'emozione mi travolse mentre afferravo la borsa -che mi aveva prestato mia madre- e mi precipitavo fuori di casa per raggiungerlo.
«Billie, sei assolutamente splendida stasera» disse Nicolas, fissando il mio outfit con ammirazione.

Indossavo un pantalone blu elegante e una camicia larga a righe bianche e azzurre, con alcuni dettagli scintillanti che brillavano lievemente al luccichio delle luci della città. Le sue parole mi fecero arrossire, ma mi sentii felice di essere notata in quel modo da lui.
«Grazie, Nicolas» risposi, cercando di nascondere la mia timidezza dietro un sorriso. «Mi sono impegnata un po' per l'occasione»
«Beh, posso dirti che il tuo impegno è stato ripagato. Sarai la più bella 'sta sera», disse con sicurezza, aprendo la porta della macchina per me.
Sentivo la mia autostima crescere di minuto in minuto. Era raro che qualcuno mi elogiasse in quel modo.

Durante il tragitto verso la festa ci scambiammo poche frasi, ma senza che vi fosse imbarazzo tra noi.
«Se sei agitata vorrei tranquillizzarti dicendoti che non ti lascerò mai sola 'stasera. A meno che tu non lo voglia, è ovvio. In quel caso dimmelo pure e io mi levo dalle palle» disse Nicolas, rompendo un breve momento di silenzio tra noi, prima di scendere dall'auto. Io risi.
«Va bene Nic, grazie. Anche io ti prometto che non ti lascerò solo».

Girl ~Billie Eilish~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora