Eco
Mi facevano ridere le espressioni di Billie quando fumava, ma cercavo di contenermi e di concentrarmi sul discorso di Luke, anche se sembrava stesse parlando solo con lei. Si erano trovati, quei due, e mi faceva piacere sentirli ridere insieme. Mentre facevo finta di ascoltarli, strappavo alcuni fili d'erba e ci giochicchiavo pensando ai cavoli miei.
«Quindi cosa hai intenzione di fare con William?» domandò Billie spegnendo impacciatamente la sigaretta ancora praticamente intera.
«Non lo so, credo che lo manderò a fanculo. Tu che ne dici? Interagisci! Esprimiti! Lo mando a fanculo?» disse Luke guardandomi.
«Dico che dovresti conoscere qualcun altro» affermai buttando i fili d'erba a terra.
«Andiamo alla festa allora» pronunciò lui «Tanto è ancora presto, sono le dieci e mezza»
Billie sobbalzò. Sembrava agitata.
«Io mi sa che non vengo, ragazzi, le feste non fanno per me» disse «E non posso presentarmi vestita così, non sono nemmeno truccata chissà come, ho i capelli che non sono proprio il massimo...»«Ho io i trucchi nella pochette, tesoro,» pronunciò Luke aprendo la sua borsetta. Billie non sembrava comunque convinta, ma io non avevo intenzione di muovermi da lì senza di lei e non avevo nemmeno la minima intenzione di tornare a casa. «Ma sei già stupenda così e saranno tutti talmente ubriachi che domani non si ricorderanno più della ragazza con i capelli bianchi in tuta» concluse Luke.
«Non lo so» disse Billie.
Io la guardai.«Oh andiamo! Prendiamo l'autobus e in dieci minuti ci siamo. Sarà divertente» disse Luke.
«Ti va?» chiesi a Billie. Lei guardò il suo telefono.
«Ok... andiamo» disse poi alzando lo sguardo verso di noi.
Luke saltellò entusiasta e ci dirigemmo verso la fermata dell'autobus. L'unico nonché l'ultimo che passa ad Upper Slaughter.
«Posso?» domandò Luke guardando i capelli di Billie.
«Emm, certo» disse lei.
Lui mi diede in mano la sua pochette e sciolse i suoi capelli, facendoli cadere sulle spalle, poi li aggiustò un pochino tocchignandoli con le dita. Billie sorrise un po' a disagio ed io ricambiai. Le stavano molto bene i capelli sciolti e un po' sbarazzini.
«Meglio?» mi chiese Luke, ed io annuii.
L'autobus si fermò proprio in quel momento. Salimmo, ma non c'era praticamente nessuno se non qualche anziano. La "gioventù" di Slaughter.«Cazzo, Eco» imprecò ad un tratto Luke guardando il suo telefono.
«Cosa c'è?» chiesi io.
«C'è anche Ash alla festa» disse girando il telefono verso di me, mostrandomi una foto appena pubblicata da lei.
Porca merda! No! Perché?!! Aaaah! Non può essere!
«Allora? Non me ne frega più un cazzo di quella troia» dissi in modo calmo, e un po' era vero, ma non volevo che lei e Billie si incontrassero. Non volevo incontrarla. Non volevo incontrare nessuno dei miei amici, in verità. Doveva essere una serata solo tra me e Billie, che un po' mi faceva tenerezza, ma allo stesso tempo mi faceva sentire quasi... al sicuro?
«Chi è Ash?» domandò Bil seriosa.
Una troia. Pensai.
«La sua ex» rispose Luke al posto mio.
«Oh andiamo, avevamo quindici anni!» esclamai.
«Però siete rimaste insieme fino ai diciassette» continuò Luke.
«Quindi? C'è gente che rimane sposata per anni senza mai amarsi» dissi.
«Ma la differenza è che voi vi amate» pronunciò.
«Non la amo» affermai seria.
«Ma la amavi.»
«Chiudi quella cazzo di bocca, Luke» sbottai, e lui indietreggiò.
«Non litigate, vi prego, vi stanno fissando tutti» disse Billie guardandosi in giro, ma nessuno ci stava davvero fissando.
«Ha ragione Billie. Scusami. Ash è acqua passata» si scusò Luke pentito.
«Non ti tiro un pugno solo perché sei tu, e anche perché poi mi accuserebbero di atti di razzismo e omofobia» dissi, lui scoppiò a ridere e mi diede un bacio nella guancia. Alle volte Luke non sa tenere la bocca chiusa, ma so che non ha mai avuto intenzione di ferirmi. Forse è stato l'unico, tra le persone con cui ho avuto a che fare, a non volermi mai fare del male. Forse perché era gay e quindi mi sentivo più sicura? Probabile. Fatto sta che comunque lui era l'unico maschio con cui mi sono sempre sentita a mio agio.
«Dobbiamo scendere» pronunciò Luke dopo qualche secondo. «La villa è quella» disse una volta scesi dal veicolo. La musica si sentiva persino da fuori ed io avevo già cambiato idea.
«Entriamo!» esclamò.«Vieni, dammi la mano» dissi a Billie, che stava in silenzio e sembrava molto agitata. Sorrise e prese la mia mano.
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Girl ~Billie Eilish~
FanfictionBillie è una ragazza di diciassette anni che ha sempre vissuto nell'ombra. Dopo la morte del padre, il fidanzamento della madre e la perdita delle sue due uniche migliori amiche, Billie non si sente parte di questo mondo e sfoga i suoi malesseri par...