Capitolo 64 - Qualcosa sotto che noi non sappiamo

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Se l'obbiettivo dei professori era quello di farci stancare per non vederci fare casino di notte, ha funzionato. Il primo giorno, una volta tornati in hotel, eravamo tutti quanti a pezzi. Ho avuto la forza solo di fare una doccia e poi sono subito crollata sul letto. Nemmeno Hayley, che ieri voleva tanto sapere cosa fosse successo tra me e Caiden, è riuscita a rimanere sveglia tanto a lungo. Non siamo riuscite a parlare, ma Hay non è una persona che demorde e so che presto mi toccherà darle una spiegazione a tutto. Ad essere sincera non so se ha già una vaga o se suo fratello le abbia potuto far intendere qualcosa, ma so per certo che sta attendendo una spiegazione da me.

Questa mattina mi alzo prima di lei. Ne approfitto per fare una doccia in tutta tranquillità e poi la sveglio. Come uno zombie si trascina in bagno e ne esce pronta qualche minuto più tardi. Ci dirigiamo a far colazione insieme a tutti e questa volta mi afferra un braccio e la seguo, mentre ci fa sedere ad un tavolo più distante dalla confusione, più appartato.

«Mi dovevi raccontare, ricordi?». Sapevo avrebbe ripreso l'argomento.

«Non possiamo prima prendere qualcosa da mangiare?» provo a dirle accennando un sorriso teso.

«Ok», mi concede, «Ma non credere di potermi sfuggire» continua.

«Questo mai» purtroppo. Perdo del tempo i più a fingere di essere indecisa su cosa mangiare e sento lo sguardo di Hayley bruciarmi alle spalle. Alla fine, prendo la prima cosa che vedo, la metto sul piatto e per la sua gioia ritorniamo al nostro tavolo. Quando ci sediamo lei già sembra attendere una spiegazione, ma non so da dove iniziare.

«Cosa vuoi sapere?» domando sentendo la mia voce leggermente tremante.

«Cosa è successo ieri? Lala, vi ho visti tornare insieme dopo settimane in cui nemmeno vi guardavate negli occhi. Ho solo bisogno di capire esattamente cosa succede tra voi. Stava andando tutto bene e poi è cambiato tutto». Non appena termina, prendo coraggio ed inizio.

«Ieri mi sono solo allontanata per rispondere a mia madre al telefono. Ad un certo punto me lo sono ritrovato esattamente dov'ero io e mi ha detto che dovevamo andarcene. Non è successo poi molto, mi ha solo chiesto se stavo meglio. Gli hai detto tu che stavi male?».

«No, ma credo che potrebbe averlo sentito quando ho giustificato la tua assenza ai professori».

«Capisco...», mi fermo un attimo per trovare il coraggio di continuare. «Lui per caso ti ha detto qualcosa? Sai, di quello che è successo tra di noi» domando.

«Non mi ha detto nulla. Non credere che non ci abbia provato, tu non mi raccontavi nulla e allora ho provato anche con lui, ma praticamente mi liquidata ogni volta», mi spiega. «Ti prego, Laila, dimmi cosa è successo».

«Ecco...Ok, allora, hai presente quel giorno a casa vostra quando Caiden ha litigato con vostro padre e David aveva detto che lui almeno aveva provato a prendersi cura di lui?».

«Sì, quella frase che non avevamo capito e si era rifiutato di spiegare».

«Esatto, poi lui è andato a parlare col padre ed è riuscito a farsi raccontare la verità».

«Quale verità?» domanda inarcando le sopracciglia.

«Che sua madre non è morta» confesso e sento il verso di stupore della mia amica. «Non ci credeva all'inizio, nemmeno io quando me l'ha raccontato, ma poi David gli ha spiegato tutto, c'era persino una lettera e ha scoperto che Miranda non lo ha mai voluto».

«Ma è...terribile». Annuisco perché la situazione è veramente assurda e non riesco ancora a crederci. Continuo a spiegarle meglio di sua madre, del fatto che siamo andati a trovarla e di tutto quello che è successo.

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