Capitolo 65 - Ciondolo

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Seguo Hayley fino al retro del giardino, non ancora pienamente convinta di voler andare ad una festa. Nel tragitto incontriamo molti gruppi di amici che ridendo e cercando di fare il meno rumore possibile, si stanno dirigendo come noi alla festa. Mi chiedo che festa possa essere una organizzata segretamente in uno hotel.

Lo scopro non appena metto piede in giardino. C'è già un mucchio di gente, molti stanno parlando tra di loro, altri ballando seguendo la musica. Mentre arrivavo non l'avevo sentita, l'hanno messa talmente bassa per non farsi scoprire, che quasi neanche si sente. A questo, però, decide di rimediare un ragazzo, il quale si avvicina furtivamente allo stereo e alza il volume di un bel po'.

«Proviamo a cercare Noah» dice Hayley. Insieme ci incamminiamo e dopo poco tempo lo troviamo appoggiato ad un tronco con al suo fianco Ben.

«Ciao, ragazze», ci salutano entrambi. Ben si mostra più timido. Nonostante ci abbia parlato molte volte e abbia capito di aver fatto una buona impressione su di noi, continua ad essere insicuro. Io cerco di farlo sentire più al suo agio possibile e il più delle volte spesso lo vedo rilassarsi. Sa essere simpatico e allo stesso tempo dolce, posso capire come sia riuscito a conquistare Noah.

Ad un certo punto a fianco a noi spuntano Blake, Andrew e Cameron. Li salutiamo e ci mettiamo tutti quanti a parlare. Blake presta solo attenzione ad Hayley, Cameron osserva un po' tutti in modo distaccato, tranne me questa volta stranamente, mentre Andrew mi rivolge un piccolo sorriso che ricambio. Dopo il suo consiglio di parlare con Caiden mi ha chiesto come fosse andata. Non ho voluto dirgli tutto, gli ho semplicemente detto che è tutto chiarito, ma ha capito che le cose tra di noi sono andate male.

Mentre ascolto Andrew sparare una delle sue battute, mi osservo un po' intorno. Vedo alcuni girare con bottiglie di birra in mano. Altre le vedo accerchiate in un angolo. Provo ad allungare il collo ma non riesco a vedere bene. In cambio, noto benissimo Aaron. Anche lui mi nota e mi saluta. Decido di avvicinarmi a lui e di andarlo a salutare. Mi scuso velocemente con i ragazzi e vado a parlargli.

«Ciao», mi saluta «Fa un po' pena come festa vero?». Ridacchio senza sapere cosa rispondere, anche se in effetti credo che molti siano del suo stesso parere.

«È pur sempre una cosa organizzata all'ultimo» dico alzando le spalle.

«Certo, per quello tutti stanno cercando di sfruttare la piscina, è l'unica cosa bella». Piscina?

Notandomi confusa, mi indica alle mie spalle e vedo la stessa folla di gente che avevo visto prima. Adesso sono più vicina e riesco a vedere meglio, fin troppo. Fra le tante persone, riesco a distinguere Caiden. All'inizio credevo avesse deciso di non venire, ma per tutto questo tempo è rimasto a godersi la piscina.

Si trova in un angolo, con le braccia appoggiate ai bordi e la testa rilassata e rivolta leggermente verso l'altro. La parte sopra del suo corpo è scoperta e lo stesso vale per la parte sotto, immagino  indossi solo boxer. È la prima volta che lo vedo senza maglia e per un attimo rimango a bocca aperta. Di certo le magliette strette e le sue spalle ampie non mentivano sulla sua muscolatura e lasciavano intendere cosa ci fosse sotto, ma vederlo nudo, senza nessuno strato di tessuto a coprirlo, è tutta un'altra cosa.

I bicipiti che flettono ad ogni suo movimento dovrebbero considerarsi illegali. Non se li merita, mi dico quando mi impongo di ricordare quello che mi ha fatto e riportare l'attenzione su Aaron. Riprendiamo a parlare tra di noi ed io cerco di concentrarmi su di lui e non su tutte le ragazze in intimo che si trovano vicino Caiden.

«No, nemmeno io avevo mai visitato New York. Era il mio sogno fin da bambino. I miei mi avevano promesso di portarmici, sai, viaggiano parecchio e ci sono stati diverse volte, ma finora hanno solo portato con sé mio fratello più grande».

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