Capitolo 75 - Onestà

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Se dovessi dire che questa notte ho dormito tranquillamente, mentirei. Non ho dormito affatto, ho trascorso l'intera nottata a rigirarmi nel letto più e più volte. Non ho fatto altro che pensare al bacio che ci siamo dati io e Caiden, era costantemente impresso nella mia mente.

In vita mia ho sempre cercato di essere una persona onesta con gli altri e soprattutto con me stessa. Non provo piacere nel mentire e, soprattutto, non sono per niente brava nel farlo, sono facilmente sgamabile. Ho sempre creduto che questo fosse un buon pregio per una persona e ad essere sincera lo credo tuttora.

In questo momento, però, desidero di non esserlo con me stessa, perché nell'essere onesti, a volte non tutti rimangono soddisfatti della verità. Se scomoda, la si cerca di nascondere a lungo, ma per quanto la volgiamo nascondere, è sempre lì, che aspetta di essere rivelata. Anche se adesso preferirei nasconderla, non ne ricaverei nulla nel farlo. Ma fino a quando posso rimandare, credo che cercherò di pensarci il meno possibile.

Sono passati due giorni dall'ultima volta che ho visto Caiden e i suoi amici. Nemmeno Hayley sa darmi qualche notizia in più. Mi ha raccontato che in questi due giorni Caiden non è tornato a casa e, così come è sparito lui, sono spariti anche tutti gli altri. In questi due giorni speravo di incrociarli nei corridoi. Non so bene il motivo, ma volevo assicurarmi che stessero bene, che fosse tutto a posto, per quanto possibile. Invece, di loro nessuna traccia. Non posso dire che non sono preoccupata per loro, lo sono terribilmente, soprattutto dopo quello che è successo l'ultima volta.

Non credo di averci capito molto di tutta quanta la situazione, so solo che, dopo aver sentito molte persone entusiaste uscire fuori scuola, mi sono ritrovata davanti la scena di Caiden e Cameron che si azzuffavano, o meglio Caiden che lo azzuffava e Cameron che non si ribellava neanche più di tanto. Ne sono rimasta confusa, principalmente non capendo il motivo per la quale si stessero picchiando. Sono amici, come mai tutto d'un tratto si sono scontrati?

Tutti questi dubbi mi rimangono in questi giorni. Questo, però, fino al terzo giorno, momento nel quale vediamo Blake al suo armadietto. Pare stia posando qualcosa in tutta calma. Quando anche Hayley lo nota, si fionda verso di lui e lo abbraccia. Lui colto di sorpresa sobbalza e gli cade qualcosa per terra, ma poi si volta e ricambia sorpreso. Dopo alcuni istanti Hayley si stacca e lo colpisce sul braccio. Lui emette un verso di dolore e poi cerca di bloccarla, tenendole ferma le braccia lungo i fianchi.

«Che ho fatto?» domanda non capendo e cercando di evitare le altre botte.

«Cosa hai fatto? Sei sparito. Okay che sono arrabbiata con te, ma non devi scomparire. Non mi hai risposto una volta al telefono», lo accusa furiosa la mia amica.

«Ehi, calmati, ho avuto dei problemi da risolvere» tenta di spiegare.

«Qualcosa di grave?», mi intrometto preoccupata, sperando smentisca subito.

«No, ho dovuto solo badare a Caiden e Cameron. Cercavo di non farli ammazzare tra di loro».

«Ci potete spiegare cosa diavolo succede tra quei due? Perché mio fratello è sparito questi giorni?» domanda Hayley forse un po' troppo ad alta voce. Blake sembra essere in difficoltà, stiamo attirando l'attenzione di alcuni studenti poco lontano da noi. Lui non risponde, per qualche secondo mi guarda come a voler comunicare qualcosa, ma poi Hayley attira nuovamente la sua attenzione. «Allora?».

«Sono cose che riguardano loro due, non posso dirti nulla» risponde infine.

«Posso sapere almeno se adesso è tornato?» chiede poco dopo.

«Sì, dovrebbe essere a scuola. Aveva detto che sarebbe venuto, ma ancora non l'ho incrociato».

«Bene» conclude risoluta e decide di allontanarsi da lui. Quest'ultimo la guarda allontanarsi fino a quando non sparisce. Io che sono ancora ferma di fianco a lui decido di doverli dire qualcosa.

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