Dopo un'altra lunga mattinata di noiose lezioni, finalmente, arriva l'ora raggio di sole, così definita poco fa da un Noah stanco e affamato. Prendiamo i nostri vassoi col cibo e ci sediamo al nostro, ormai, solito tavolo già occupato da Caiden e gli altri ragazzi.
«Che schifo è questa roba?» dice Noah riferendosi al contenuto del suo piatto.
«Dovrebbe essere carne» dico analizzandola con un'espressione quasi disgustata.
«Come fa ad essere commestibile?».
«Ma chi se ne frega della carne, il cibo qui ha sempre fatto schifo. Piuttosto pensiamo al fatto che mi resta solo una settimana e mezzo e poi finalmente ho finito» dice Blake felice del fatto che gli rimangono pochi giorni alla fine della sua punizione.
«Pensa che noi dobbiamo iniziare oggi» dico dando una spallata amichevole a Caiden seduto al mio fianco. Mi lancia uno sguardo d'intesa continua a mangiare la sua fetta di carne, se così si può definire.
«Credo ancora sia ingiusto» dice Hayley, «State pagando voi per altri mentre loro la stanno passando liscia» termina lanciando una brutta occhiata al tavolo in cui sono seduti i sottoscritti. Ultimamente in mensa li vediamo spesso allo stesso tavolo e ho paura stiano tramando qualcosa. Ho una brutta sensazione, ma voglio credere a Caiden quando mi dice che non devo preoccuparmi di nulla.
«Non la passeranno liscia, non lo permetterò», lo sento dire con voce profonda e subito mi giro verso di lui.
«Esatto, non hanno capito con chi hanno a che fare», lo sostiene Andrew ed io spalanco gli occhi.
«Cosa? Non farete nulla. Avete dimenticato cosa è successo l'ultima volta?», li riprendo rivolgendomi soprattutto a Caiden, per niente d'accordo con la mia frase. Riesco a vedere ancora il piccolo taglietto al sopracciglio destro e le sue nocche sono ancora arrossate, come può anche solo pensare di immischiarsi con loro?
«Non l'ho dimenticato. Non devi immischiarti comunque, sono affari nostri. E poi non sai nemmeno cosa ho in mente», si difende.
«Non è molto difficile da capire», gli dico intuitiva. So benissimo che vuole riempire Scott di botte, lo farebbe volentieri di nuovo. Con Emily, be', non la può sfiorare, ma sa essere terribilmente combattivo anche solo a parole.
«Ha ragione», mi appoggia Blake e vedo anche Hayley annuire.
«Esatto, ascolta la ragazzina», si unisce anche Cameron. Non mi ha rivolto nemmeno uno sguardo, ma a quanto pare sembra essere d'accordo con me per una volta.
«Perché? Sembra quasi che a voi vada bene tutto questo!» dice Caiden alzando la voce e facendomi fare un piccolo salto sul posto. «Voglio che rimpiangano anche solo averle pensate certe cose».
«Sei veramente stupido se credi che a noi vada bene» ribatte Hayley. «Vorrei eliminarli io stessa per quello che hanno fatto a Laila, ma so che non è questa la soluzione, altrimenti saremo come loro».
«Ha rischiato», mi indica, «Due volte. Non stiamo parlando di sciocchezze» ribatte il fratello. Stanno parlando di me come se non fossi qui.
«Non abbiamo detto questo, Caiden» interviene Blake. «Ma non puoi pretendere di andare all'arrembaggio e risolvere tutto con i tuoi metodi». Caiden ribatte alla frase del suo amico, ma non lo ascolto più.
Non riesco più sentire nessuno, è come se veramente non fossi presente a questo tavolo. La vista mi si appanna pure, gli occhi mi si stanno riempiendo di lacrime trattenute e sento la mia gola bruciare. Alzo lo sguardo per guardarli e riesco a vedere che stanno ancora litigando. Lo stanno facendo a causa mia, sono io che ho causato tutto questo. Decido di andarmene, mi alzo dalla sedia e mi allontano dal tavolo. Sento qualcuno chiamarmi, ma non voglio fermarmi. Non so esattamente dove sto andando, so solo che vorrei fermare tutto questo. Vorrei non fosse mai successo nulla, vorrei non aver incontrato quei due.
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Enough
Storie d'amore• STORIA COMPLETA • «E se non dovessi essere abbastanza?» dice guardandomi con un'espressione afflitta che mi spezza il cuore. Davanti a me non vedo il Caiden che tutti conoscono, vedo il bambino che in passato ha sofferto troppo. «Tu sei abbastanza...