Capitolo 19 - Ringraziamento

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Alla fine, non so come, mi sono fatta convincere da Hayley ad andare a cenare a casa sua il giorno del Ringraziamento. Ha insistito dicendomi che sua madre sarebbe stata felicissima di ospitarmi e ha anche detto che avrei potuto portare Henry, Willy sarebbe stato altrettanto contento di poterlo vedere. Ero molto titubante nel accettare l'invito, non volevo essere un peso o creare fastidio in alcun modo. Ricordo bene l'ultima volta in cui sono andata da loro, non era stato per niente male, mi sono trovata veramente bene, ma poi ripenso a quando è arrivato il signor Wright che mi ha trattato quasi con disprezzo. Mi sono sentita a disagio e non sono sicura di poter essere ben accetta, se mi dovessi presentare lì un'altra volta. Però, ripenso a mio fratello e mi dico che ho accettato per lui, non voglio che passi il giorno del Ringraziamento come se fosse un giorno come un altro. Potrebbe giocare e divertirsi con Willy e, ad ogni modo, accettare l'invito potrebbe essere anche un modo per non deprimerci in casa.

Ci presentiamo davanti la villa dei Wright nel pomeriggio. Hayley mi disse che saremmo dovuti venire prima, in modo tale da passare un po' di tempo insieme. Ad aprirmi la porta è proprio lei, ci saluta calorosamente e ci fa entrare. Raggiungiamo il salotto e, seduta sul divano, vedo Grace.

«Ciao, Grace», la saluto sorridendole.

«Ciao, Laila, finalmente siete arrivati», mi dice alzandosi dal divano e venendoci incontro. Mi abbraccia e subito dopo scompiglia i capelli ad Henry. Mi piace veramente Grace, è sempre dolce, si vede che è una brava persona. «Willy non faceva altro che chiedermi del tuo arrivo, è in camera sua che ti aspetta» dice a mio fratello che subito inizia a correre per le scale.

«Henry, attenzione, non correre!», lo rimprovero ad alta voce, ma ormai avrà già raggiunto la camera di Willy. «È troppo energico», mi ritrovo a dire.

«Tranquilla, sono tutti così» ridacchia Grace. «Ragazze, ora io vado in cucina a preparare la cena, voi divertitevi pure», ci annuncia Grace.

«Mamma, sicura che non vuoi una mano?» domanda Hayley.

«Esatto, possiamo aiutarti in qualche modo?» chiedo cordialmente.

«Beh, in effetti ci sono molte cose da preparare, una mano non guasterebbe».

Successivamente ci troviamo tutte e tre in cucina a preparare le varie portate. Grace si occupa del tacchino, utilizzando la sua ricetta segreta del ripieno. Hayley si occupa dei contorni ed io mi preoccupo del dolce. Abbiamo deciso di fare la torta di zucca. Ho sempre adorato cucinare, preparare dolci soprattutto, quindi mi metto all'opera molto volentieri. Passiamo il tempo a dare una mano, mentre ridiamo e scherziamo tra di noi. Mentre siamo indaffarate, sentiamo parlare in salotto. Immagino sia arrivato il signor Wright. Subito un po' di preoccupazione inizia a sentirsi, ma mi impongo di rimanere calma. Terminiamo i piatti e, guardando l'orario, scopro che si è fatto orario di cena.

«Laila, non è che potresti chiamare Willy ed Henry? Avvisali che tra un po' è pronto», mi chiede gentilmente Grace, mentre si pulisce le mani su uno strofinaccio.

«Certo» rispondo prontamente.

«E chiama anche Caiden in camera sua, immagino abbia finito di dormire». Ecco dov'era.

Non nego di essermelo domandato più volte oggi, ma non ho avuto il coraggio di chiedere a nessuno. Annuisco in risposta a Grace ed inizio a raggiungere la rampa di scale. I primi che vado ad avvisare, sono i piccoli di casa. Dico loro di andarsi a lavare le mani e poi di scendere a mangiare, visto che è quasi pronto. Poi, prendo coraggio e comincio a raggiungere la camera di Caiden. Credevo sarebbe stato più difficile trovare la sua stanza, ma la scritta Caiden fuori dalla porta ha semplificato il tutto. Faccio un respiro profondo e busso. Non ricevo risposta, quindi ritento, ma ottengo lo stesso risultato. Mi chiedo se sia il caso di entrare, in qualche modo dovrò pur avvisarlo. Decido quindi di aprire la porta e di sbirciare all'interno. Subito lo vedo steso sul letto a pancia in su, mentre fissa il soffitto. Noto che ha delle cuffie alle orecchie, quindi si spiega il fatto che non abbia risposto precedentemente.

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