Dopo aver avvisato mia madre, torno in cucina e mio offro di dare una mano a Grace nel preparare la cena. Lei rifiuta categoricamente e mi dice di raggiungete gli altri in salotto e divertirmi.
In questo esatto momento ci troviamo tutti sul divano. Alla mia sinistra c'è Hayley, mentre davanti alle mia ginocchia ho Willy che continua a farmi domande sempre più assurde. Mi domanda se a Danville ci sono animali, oppure alberi. Mi strappa sempre una risata e mi fa dimenticare il momento triste di prima. In certi versi mi ricorda troppo Henry. Caiden, invece, si trova ancora spaparanzato sul divano di fronte, e guarda la TV davanti a sé. Finge di non ascoltarci, ma viene tradito quando, qualche volta, lo vedo accennare un sorriso, come per ridere del mio imbarazzo alle domande di Willy.
«Posso conoscere Henry?» sento domandare da Willy. Lo osservo e quasi scoppio a ridere, notando il faccino con cui vuole cercare di convincermi.
«Certo, gli piaceresti molto», gli sorrido. Non ho alcun dubbio su questo.
«Ragazzi, è pronto!» sentiamo dire da Grace, poco più tardi. Velocemente tutti, o quasi, ci alziamo a andiamo a tavola affamati. Gli altri si siedono subito al loro posto, io tentenno. Rimangono solo altri tre posti liberi: i due laterali e quello del capotavola. Di sedermi capotavola non mi sembra il caso, perciò mi avvio su uno di quelli laterali, sapendo già che Caiden dovrà sedersi al mio fianco. Anche lui si siede e Grace inizia a servirci. Ha cucinato pollo e patate, insieme ad altri contorni. La cena scorre tranquillamente, facciamo un bel po' di conversazione. Mi aspettavo di sentirmi tesa o in imbarazzo, invece, mi ritrovo anche a fare battute alla quale tutti ridono. Tranne Caiden, lui non apre bocca, se non solo per mangiare. Non capisco se c'è qualcosa che lo turba o se non vuole semplicemente parlare.
Durante la cena, non so come, si prendere il discorso su David, il padre dei ragazzi. Scopro che è un imprenditore importante, ma non capisco bene il settore di cui si occupa. Comunque, ora si spiega la sfarzosità della casa.
Con la scusa che Willy vuole il gelato, finisco col mangiarmene un po' anch'io. Più tardi veniamo interrotti dal rumore della porta d'ingresso. Immagino si tratti del signor Wright. E di fatti, pochi istanti dopo, ecco che appare lui in tutta la sua eleganza. Grace subito lo saluta e così fanno i suoi figli, escluso Caiden. Con la cosa dell'occhio lo vedo stringere i pugni sulle cosce. È evidentemente teso, forse è ancora turbato dal litigio di ieri. Mi rendo conto che in realtà, non so molto del loro rapporto, Hayley mi ha detto solo che litigano spesso, ma non so veramente il motivo. E non deve interessarmi, mi dico
«Tu saresti?», mi domanda inarcando un sopracciglio. Non sembra molto amichevole, ma forse ritrovarsi uno sconosciuto a tavola potrebbe fare questo effetto.
«Salve, io...mi chiamo Laila, sono un'amica di Hayley» dico leggermente timorosa.
«E cosa ci fai qui?». Sembra scocciato. Ci rimango un po' male, ha un atteggiamento brusco nei miei confronti.
«Ha mangiato con noi, non vedi?», si intromette Caiden e con asprezza si rivolge a suo padre. Quest'ultimo lo guarda furioso, ma, fortunatamente, presta attenzione a Grace che ha preso parola.
«L'ho invitata io a cercare, caro» dice con un sorriso. David non cambia espressione, è ancora scocciato. Comprendono di non essere più ben accetta, perciò capisco che è arrivato il momento di andarmene.
«E ti ringrazio Grace, è stato tutto buonissimo, ma...forse dovrei andare a casa» inizio a dire.
«Sicura, Laila? Puoi restare un altro po' se vuoi», mi chiede speranzosa.
«Mi piacerebbe» Non é vero, non con quell'uomo che mi intimorisce, «Però mia madre mi aspetta». Trovo la prima scusa che mi viene in mente e spero sia credibile.
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Enough
Storie d'amore• STORIA COMPLETA • «E se non dovessi essere abbastanza?» dice guardandomi con un'espressione afflitta che mi spezza il cuore. Davanti a me non vedo il Caiden che tutti conoscono, vedo il bambino che in passato ha sofferto troppo. «Tu sei abbastanza...