Capitolo 23 - Festa pt. 1

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Oggi Hayley mi ha invitato ad andare a casa sua. Mi ha visto un po' titubante nell'accettare, ma alla fine è riuscita a convincermi. Ero indecisa per ovvi motivi, ogni volta che vado in quella casa succede qualcosa di spiacevole. Oggi, però, scopro che il fantomatico padre di Hayley non ci sarà e questo mi tranquillizza. Lo stesso pomeriggio, in auto, durante tutto il tragitto, canticchiamo tutte le canzoni che passano in radio. Quando l'immagine della villa ci si para davanti, scendiamo, e ci affrettiamo ad entrare. La prima persona che vedo quando entro è Grace. La saluto sorridendole.

«Oh. Ciao, Laila. Che bello vederti qui» ricambia il saluto calorosamente.

«Laila!» sento dire da Willy che spunta dal nulla e mi salta addosso.

«Ciao anche a te, Willy» dico ridendo e lo sollevo con le braccia.

«Stavate uscendo?» chiede Hayley avvicinandosi alla madre. In effetti, ora che li guardo bene, entrambi sembrano pronti ad uscire.

«Sì, stavamo andando a fare un po' di spesa. Volevate qualcosa ragazze?», ci domanda premurosa. Entrambe scuotiamo la testa. Riporto Willy per terra e lui corre a prendere il suo giubbotto. Finiscono di prepararsi e subito dopo li vediamo uscire.

«Cosa facciamo, amica mia?», mi domanda Hayley, per poi buttarsi sul divano a peso morto. La seguo e l'affianco. Alla fine, ci mettiamo a mangiare cibo spazzatura e, sempre sedute sul divano in salotto, ci mettiamo a parlare di varie cose. Mi racconta di alcuni gossip della scuola e mi rendo conto di non conoscere ancora bene la maggior parte della gente. Mentre parliamo, ad un certo punto, sentiamo la porta di casa aprirsi. Immagino siano tornati Grace e Willy, ma a quanto pare mi sbaglio. Qualche secondo dopo, quattro persone entrano in salotto e ci troviamo davanti Caiden, Blake, Andrew e Cameron.

«Ciao, ragazze», ci saluta sorridente Blake e noi ricambiamo. Andrew mi saluta utilizzando il soprannome dolcetto che ha già usato con me e devo ancora capire da dove proviene. Cameron forza un saluto e Caiden, invece, non ci rivolge una parola, si limita a lasciarci qualche occhiata e si siede sul divano di fronte. Forse è ancora infuriato con me per la faccenda dei disegni e, vergognandomene, cerco di fuggire dal suo sguardo.

Non so come, più tardi ci troviamo ancora tutti seduti in salotto. La tv è stata accesa per fare da sottofondo, mentre noi ci scambiamo qualche parola. L'imbarazzo tra di noi è abbastanza evidente, ma Blake cerca in ogni modo di coinvolgere tutti in un discorso.

«Avevate sentito parlare della festa di stasera?», ci chiede Andrew, afferrando la ciotola di patatine.

«Che festa?» domanda curiosa la mia amica.

«Quella del giocatore di football. Aspetta, come si chiama?» domanda a nessuno in particolare, mentre cerca di ricordarsi.

«Connor» risponde Cameron senza nemmeno staccare gli occhi dalla tv.

«Ecco com'era. Sì, comunque è sua la festa, la farà a casa sua. Ci vogliamo andare?», ci guarda speranzoso, aspettando una nostra risposta. Caiden scrolla le spalle, Hayley, Cameron e Blake rispondono subito di sì ed io mi obbligo a fare lo stesso, non voglio fare la guastafeste. Puntualmente, Hayley, tutta contenta, mi trascina con lei in camera sua per prepararci. Apre subito l'armadio e tira fuori un mucchio di vestiti.

«Scegline uno», mi dice con le mani occupate.

«Hay, posso andare anche così come sono adesso, non è importante» dico.

«Non scherzare, Lala, devi farti bella. Non vuoi fare colpo su Caiden?» domanda ammiccando. Si comporta come forse farebbe una qualsiasi amica, ma certe volte dimentico completamente che si tratta di sua sorella.

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