Capitolo 34 - Non deve essere per forza una cosa cattiva

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Sotto ordine di Hayley, dopo scuola, passiamo la giornata fuori. Ho trascorso con lei un'altra bella giornata, siamo uscite e l'ho accompagnata a fare shopping. Aveva deciso di farmi distrarre da tutto quello che mi era successo ultimamente. Apprezzo molto il suo sforzo e devo ammettere che ha un po' funzionato, ma credo che mi ci vorrà ancora molto tempo per riuscire a non torturami sempre con i miei pensieri.

Nel pomeriggio tardi ricevo una chiamata da parte di mia madre che mi dice di tronare a casa. Le era stato dato un turno improvviso e non poteva lasciare Henry a casa da solo. Non l'ha potuto lasciare dalla signora Lopez perché non era in casa, perciò, sono dovuta ritornare in tutta fretta. Hayley si è subito offerta di riaccompagnarmi a casa. Senza perdere troppo tempo, usciamo dal negozio in cui ci troviamo e raggiungiamo la sua auto. In tempo record, ci troviamo parcheggiate sulla strada di casa mia e, quando scendo dalla macchina, vedo mia madre uscire dalla porta.

«Tesoro, scusami, è stato un imprevisto, non volevo farti ritornare così presto», mi dice dispiaciuta mentre mi viene incontro.

«Tranquilla mamma, capisco», la rassicuro tranquilla.

«D'accordo, Henry comunque sta dormendo, è in camera su- Oh, ciao Hayley è bello rivederti» domanda mia madre rivolgendosi alla mia amica che nel frattempo è uscita dalla macchina.

«Salve signora» saluta cordialmente.

«Chiamami Ellen, per favore. Se vuoi cara questa sera puoi rimanere a mangiare qui se ti va. Ora devo andare, si è fatto tardi» afferma guardando l'orologio sul suo polso. «Ciao, ragazze», ci saluta e poi si avvicina a me lasciandomi un bacio sulla guancia. «Fai la brava, mi raccomando». Annuisco alzando gli occhi al cielo e la saluto.

«Sembra una donna fantastica, tua madre» commenta la mia amica.

«Lo è» dico con un sorriso. «Vado da Henry, tu vuoi rimanere un po'?», le propongo.

«No, meglio se torno a casa, anche io dovrò badare a Willy tra poco, magari un'altra volta. Ci sentiamo, Lala». Ci salutiamo e rientro in casa.

Quando finalmente si sveglia, passo il resto della serata con Henry, gli preparo qualcosa da mangiare e per divertirci decidiamo di preparare una torta.

«Lali, dammene un'altra fetta, ti pregooo», mi dice indicando la torta.

«Questa e poi basta, ne hai mangiata troppa».

«Ma è buonaaaa», si lamenta in un modo tenero e mi fa scappare una risata.

«Troppa ti fa male, poi ti verrà mal di pancia».

«Domani mi porti da Daniel?». Daniel è un suo amichetto di scuola, hanno legato molto e a volte vanno a casa sua per giocare insieme. L'ho portato varie volte e ho avuto l'occasione di conoscere la madre di Daniel. È sempre molto gentile e cordiale, mi ricorda un po' Grace. Acconsento alla richiesta di Henry e quando guardo l'orologio vedo che si è fatto tardi. Lo vedo sbadigliare più volte, perciò lo prendo in braccio e lo porto fino in camera sua.

«Buonanotte», gli sussurro quando ormai ha già gli occhi chiusi e gli lascio un bacio sulla fronte.

Torno in salotto e mi rendo conto che non ho la minima idea di cosa fare. Nonostante sia tardi non ho ancora sonno. Potrei studiare qualcosa, ma capisco di non averne molta voglia. Alla fine, decido di pulire un po', riordino camera di Henry e poi passo alla mia. Non sono mai stata una persona disordinata, mi piace avere le cose sistemate, ma non posso negare che adesso la mia stanza si ritrova parecchio in disordine. Ultimamente ho avuto altro a cui pensare e la mia mania del controllo è passata in secondo piano.

Sto riordinando alcuni libri buttati confusamente sulla scrivania, quando sento un forte colpo che mi fa girare di scatto. Un altro colpo e capisco che dovrebbe provenire dalla finestra. Non sarà...? Mi avvicino cautamente e quando riesco a focalizzarmi sulla figura, riconosco Caiden. Appena spalanco la finestra, lui entra senza dire nulla. Girovaga un po' per la stanza, mi limito ad osservarlo confusa in silenzio, fino a quando non mi si piazza davanti.

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