𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟕 - 𝐛𝐥𝐢𝐧𝐝 𝐝𝐚𝐭𝐞

4.3K 164 110
                                    

I spent all of the love I've saved

We were always a losing game

arcade, Duncan Laurence

Sono in auto con Mike da un quarto d'ora, fermo nel parcheggio del Vox, e nonostante io cerchi di chiudere all'istante ogni tipo di inizio di conversazione da parte sua, questo qui continua a provare a parlarmi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sono in auto con Mike da un quarto d'ora, fermo nel parcheggio del Vox, e nonostante io cerchi di chiudere all'istante ogni tipo di inizio di conversazione da parte sua, questo qui continua a provare a parlarmi. Stasera mi ha obbligato a uscire e sospetto che ci sia anche lo zampino di Janette di mezzo. Mi rifiuto di credere che abbiano organizzato tutto all'improvviso proprio quando lei voleva far uscire Ginevra con qualcuno.

«Sai che non ero mai venuto qui prima del compleanno di Ginevra?»

Sta guardando davanti a sé, picchiettando le dita di una mano sulla sua gamba.

Stasera si è messo in tiro sperando forse di attirare la mia attenzione e, beh, ci è riuscito.

I capelli biondi, gli occhi azzurro cielo e il viso d'angelo lo fanno sembrare il perfetto principe azzurro. Attirerebbe l'attenzione anche con un sacco dell'immondizia addosso, figuriamoci con quel jeans chiaro e il pullover celeste.

Gli manca solo il cavallo bianco.

«Pubblico difficile, stasera...»

Un pubblico che non ha richiesto di essere qui, vorrei rispondergli.

L'auto di Janette che entra nel parcheggio mi fa raddrizzare con la schiena. Scendo dalla mia Jeep e subito dopo lo fa anche Mike.

Janette si ferma accanto a noi. Mi accorgo che al posto di fianco a quello del guidatore non c'è Ginevra, ma un ragazzo, e chiudo gli occhi provando a trattenermi.

Un essere di sesso maschile che non riconosco.

«Quello è un ragazzo?»

Mike mi dà una pacca sul braccio.

«Così pare. Se hai qualche dubbio vado a chiedere».

Non mi applico nemmeno sulla sua risposta. Riapro gli occhi.

Faccio il giro dell'auto di questa stronza che mi ritrovo come migliore amica e agguanto la portiera dei sedili posteriori, spalancandola.

Vaffanculo. Sembrava strano infatti che non fossimo venuti tutti in una sola auto come al solito.

«Dove cazzo è Ginevra?», alzo la voce, poi mi volto verso la responsabile di tutto ciò.

Janette mi sorride innocente. «La sta accompagnando Jordan».

Jordan.

«Chi cazzo è Jordan?»

Lo sapevo che stava tramando qualcosa, la stronza. Si crede furba? Avevo specificatamente detto 'no' alla sua stupida idea.

𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora