Sotto il vischio

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Il tesoro perduto di Mosca

-Capitolo 54-

Sotto il vischio


Lèonid era arrivato da un po' alla festa e non riusciva a trovare ancora suo zio...

Si mise seduto e bevve un bel calice di champagne.

Appoggiò il vetro sottile sulle labbra e iniziò a guardare l'enorme sala piena di persone.

Vedeva molta gente rinomata sia della mala vita che non, era strano che tanta gente avesse accettato di venire il giorno di natale, ma dopotutto ad un invito così era impossibile dire di no.

"È impossibile dire di no se non sei un'uomo come Boian Doronin..." pensò Lèonid continuando a guardare attorno.

Lo stava cercando poiché sapeva che aveva le sue due prede che gli impedivano di avere l'eredità intera per sé.

E poi era curioso di vedere come fosse diventata Masha, quando l'aveva incontrata era una donna abbastanza schiva che non voleva essere presa troppo in considerazione, peccato che con i mesi che passavano c'era sempre più gente che richiedeva di lei.

Sorrise al ricordo e leccandosi il labbro si ricordò le labbra sottili e morbide di quella donna.

Aveva dei capelli molto corti e poteva sempre lasciare dei segni sul retro del collo così che tutti potessero vederli.

Aprì gli occhi e vide accanto a sé, c'era Rumina che cercava di restare calma, temeva che potesse aver scoperto della loro scappatella?

Sorrise e con la sua grande mano calda prese il collo della donna delicatamente e lentamente la fece avvicinare a lui e disse <cara Rumina devi fare la brava stasera, ricordati che mi devi far fare una bella figura!>

La donna stringendo le labbra fece cenno di sì e Lèonid rise fragorosamente e disse bevendo dal suo calice <aaaa cara Rumina, come mai così tesa?>

La donna strinse le labbra, doveva ammettere che temeva ora stare accanto a lui ma con voce calma disse <non è nulla, semplicemente è da molto che non venivo ad una festa come questa, e quelle che organizzavano i miei genitori erano feste per il compleanno di un bambino paragonate a questa>

E con la mano indicò la grande sala che risplendeva di oro e di meraviglie.

Il russo sorrise e disse appoggiandosi al muro della sala <se è per questo anche io non sono più molto abituato. Da piccolo i miei genitori mi portavano sempre a grandi feste>

Rumina spalancò gli occhi e alzando il capo vide il volto stranamente disteso del suo superiore che toccandosi le labbra col bicchiere sorrise malinconico quasi, non se ne era reso nemmeno conto lui ma si, sentiva la mancanza di quei tempi dolci come lo zucchero...

Rumina stava per chiedere qualcosa quando sentì una voce che conosceva bene!

Gli si ghiacciò il sangue e volle prendere un coltello per accoltellarlo!

Si girò lentamente e vide un'uomo sorridente col petto pieno di orgoglio.

Strinse i denti e Lèonid attirato dalla reazione della donna chiese <che ti ha fatto quello lì per guardarlo così?>

La donna sentendo un nodo alla gola disse guardando per terra e stringendo il vestito pregiato che aveva preso per quella festa <è... è il mio ex marito... quello che mi ha ingannato e mi ha rubato la mia eredità...>

Lèonid sorrise divertito e disse <ma guarda te! Beh ora si possono capire un bel po di cose...>

La donna non capendo alzò il volto segnato dal risentimento e dalla tristezza che stava provando e l'uomo prendendo dei nuovi calici e dandone uno alla sua accompagnatrice disse <oh beh, hai un grande gusto sia per vestiti che per mobili, sai come muoverti bene nel cercare documenti dell'eredità e mi hai persino consigliato delle clausole che vengono sempre ignorate ma fondamentali poi nel prendere e non lasciare mia più l'eredità!>

Rumina stupita da ciò che aveva detto l'uomo lo vide sorriderle e porgli un calice di champagne e la donna timidamente lo prese.

Lo bevve come se fosse un elisir di lunga vita, lentamente per assaporare tutto il suo sapore e sorrise nel sentire le bollicine fargli il solletico all'interno del suo palato.

Si sentì già meglio e arrossendo leggermente disse <grazie Lèonid>

L'uomo con la cicatrice sul labbro sentì qualcosa di strano al petto... si toccò     quella parte del corpo e stupito senti che il cuore gli batteva forte.

Guardò all'interno del calice e annusando anche la bevanda poté confermare che non c'erano cose strane al suo interno.

Rumina poi si girò e vide il suo ex marito conversare con degli uomini che si vedeva bene non lo sopportasse ma sapendo che somma aveva ereditato non era nemmeno da ignorare!

Lèonid guardò la ragazza e si accorse che stava guardando di nuovo quell'uomo, sentì una fitta al petto e arrabbiato disse prendendo la donna dal polso <perché continui a guardarlo?!>

Rumina sorpresa disse <è-è da tanto che non lo vedevo... e poi vedo che si fa bello con i soldi che mi ha rubato!>

Lèonid si sentì quasi sollevato e sorridendo disse <beh possiamo andarli a riprendere, da quanto ho visto mio zio non è ancora arrivato e quindi direi che per intrattenerci...> prese la vita della donna e avvicinandola a sé disse <direi che possiamo divertirci>

Rumina sentì il suo cuore aumentare di battito, eppure stracciando quella lista aveva stracciato anche i sentimenti che aveva provato per lui, eppure...

Alzò gli occhi e sorridendo disse sussurrando nell'orecchio del partner <guarda su>

Lèonid guardò in alto e vide un vischio e sorridendo disse spingendo la sua donna al muro e mettendo la sua coscia in mezzo alle gambe <possiamo fare poco in questa situazione, dopotutto siamo sotto un vischio>

E facendo cadere i bicchieri, di cui nessuno si accorse del rumore dato che fu attutito dalle continue chiacchiere all'interno di quella sala, si baciarono appassionatamente e Rumina sorridendo guardò il suo ex marito sapendo cosa si doveva aspettare!

Il tesoro perduto di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora