Capitolo 24 - La verità (parte 2)

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Cloe. 

I miei neuroni sono talmente avvolti da quella piacevole nebbia che accompagna l'abbraccio di Morfeo, che faccio fatica a collocare la suoneria del cellulare in una realtà esterna concretamente esistente.

E immagino che la fatica si traduca in una discreta quantità di tempo passata ad ignorare deliberatamente chiunque mi stia cercando al di fuori dal letto, dato che alla fine la voce assonnata di Nicholas decide di farmi notare che forse dovrei rispondere.

<<Hm... Non ho voglia di alzarmi.>> Borbotto tra le sue braccia, uno dei posti che ho scoperto essere tra i miei preferiti per trascorrere la notte, non importa quanti gradi ci siano fuori e quanto potresti aver voglia di difenderti dal caldo liberandoti persino della tua pelle.

La pelle di Nic è qualcosa che tengo in ogni caso volentieri a contatto con la mia, grazie.

<<Allora diglielo e torna a letto.>> Fa lui, sfregando il naso contro la mia guancia.

Allungo il braccio verso il comodino e tasto alla ricerca della superficie fredda e liscia del display. Quindi sollevo una palpebra per leggere il nome che continua a lampeggiarvici, cosa che si rivela persino più efficace della caffeina per quanto riguarda il funzionamento della mia materia grigia.

Mi tiro su sfuggendo all'abbraccio dal profumo fresco in cui sono stata piacevolmente rintanata fino ad un attimo fa, proprio mentre il telefono smette di squillare.

<<Dove vai? Vieni qui, ci penserai dopo.>>

<<Mi sa che mi tocca richiamare, credo si tratti di lavoro.>> Rispondo, infilando pantaloncini e canotta del pigiama lanciati in un punto imprecisato durante la notte.

Il perché, credo di non doverlo specificare.

Cosa io e Nicholas stiamo combinando in questo modo, invece, è qualcosa di cui dovrei interessarmi, ma solo dopo aver capito perché la sorella dell'uomo accanto a me mi abbia chiamata per ben tre volte.

Lui solleva le palpebre e lancia uno sguardo all'orologio sulla parete, che segna che non sono neanche le otto di mattina. <<A quest'ora?>>

<<Con alcune colleghe c'è un rapporto d'amicizia, perciò non abbiamo orari. Torno tra un attimo, tu resta sotto le lenzuola.>> Rispondo, chinandomi per un bacio svelto e allo strano sapore di una bella abitudine, prima di tirarmi su e lasciare la stanza, richiamando Alice mentre mi infilo in bagno.

<<Ehi, Cloe. Perdonami per l'ora, ma ho pensato che fosse uno dei pochi momenti in cui trovarti sola, sperando che Nic dorma ancora.>>

<<Hai fatto bene, è ancora a letto. Ci sono novità?>>

<<A parte il fatto che mio fratello ha smesso di rispondere a tutti, compresi Daniele e l'avvocato Alfredi dopo aver assicurato che non si darà alla macchia e rientrerà per i termini previsti? Temo di no. Volevo invece chiedere a te se avessi novità. Ti ha parlato di qualcosa? Vedi dei cambiamenti?>>

Sospiro, lasciandomi scivolare con la schiena contro la parete, fino a trovarmi rannicchiata sul pavimento. <<Purtroppo no, Ali. Ho provato in tutti i modi a creare dei momenti che potessero fargli pensare che valesse la pena di non mandare a rotoli la sua vita. Ho provato a dirglielo per vie traverse. Ma non vedo nient'altro se non la consapevolezza che tutto stia per finire. E' come se fosse rassegnato all'idea. Io... Non so come aiutarlo.>>

<<Cazzo! Ci deve essere una soluzione! Proverò a parlare io. Forse posso convincerli. Ho ancora dei referti che secondo l'avvocato potrebbero tornare utili...>>

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