Tornando al presente.
"Come mi fa incazzare"
Alessandro dovette accendersi una sigaretta, sedersi e contare fino a venti, mentre i suoi amici lo guardavano totalmente sbigottiti.Era raro parlasse, ma sopratutto che se ne uscisse con quel tipo di tono, lui che cercava sempre di veicolare calma a chiunque desse parvenza di nervosismo.
Invece eccolo lì. A girare come una trottola torturandosi le mani, freddando malamente chiunque provasse a chiedere spiegazioni.Era uscito dal teatro e aveva aspettato che Christian fosse pronto, prima di andare a prendere Serena e Carola con la macchina e raggiungere il parco in cui avevano deciso di mettere radici quella sera.
Luigi, Alberto, Luca e Leonardo, con l'aggiunta di Silvia, erano arrivati pochi minuti dopo.
Avevano lasciato che le ragazze si sedessero sull'unica panchina presente, e da bravi gentiluomini Luigi e Luca si erano offerti per procurare bevande e cibarie per tutti.
Credeva che si sarebbe distratto, ma ovviamente il focus generale di quella sera sarebbe stato il suo migliore amico , che si era esibito, in modo sublime come al solito, e aveva ricevuto complimenti ed elogi da qualsiasi persona lo avesse incrociato nell'arco di due ore."Mi dispiace non essere venuto a vedere, Chri" Aveva aperto il discorso Luca, mangiucchiando le patatine fritte da un quadratino di plastica bianco, proveniente dalla friggitoria vicina "Avevo una visita da fare"
Christian aveva scosso la testa.
"Tutto ok?""Sì, solo un controllo dal dentista"
"Ah ok" Annuì il ballerino "Ti direi che ha compensato Ale, ma è arrivato a dieci minuti dalla fine e ha visto solo i saluti di mia madre"
Alessandro, preso in causa, aveva alzato lo sguardo dal trancio di pizza che Luigi gli aveva schiaffato in mano, per farlo mangiare.
Aveva avuto troppi pensieri persino per esprimere la sua preferenza, ma il moro, per fortuna, si era ugualmente permesso di portargli giusto due pezzi di una semplicissima margherita."Un bellissimo discorso però"
"Talmente bello che sei scuro in faccia e non ci stai minimamente considerando"
Serena prese parola, e mandò a farsi fottere tutti i tentativi dei ragazzi di ignorare l'evidente nervosismo del loro amico.Ed ecco che, abbattuta l'ultima barriera, Alessandro si era dato alla pazza gioia tra insulti, maledizioni, parolacce e via dicendo. Senza specificare mai il soggetto e il destinatario di così tanta rabbia e rancore.
"Alex, se ci dici cos'è successo magari ci rendi partecipi" Carola si alzò dalla panchina, posando le mani dietro le spalle del diretto interessato, per calmarlo, che in tutta risposta, con uno scossone, la scansò.
La ragazza non ci rimase male, d'altronde Alex non era mai stato un tipo affettuoso, salvo qualche abbraccio di sfuggita, dunque tornò a sedersi e a dividere la vaschetta di patatine con Sissi.
"Ve lo dico io"
Christian, con uno spintone, aveva zittito Alex, che non aveva accennato a smettere di lamentarsi e borbottare frasi poco cariche, assolutamente non da lui.
"Ha rivisto l'ex"
Silenzio.
Serena e Carola con un balzo scattarono in piedi, Luigi smise di sorseggiare la birra, e ad Alberto andò quasi di traverso. Leonardo fu in grado solo di abbassare lo sguardo e chiudere la bocca, che fino a quel momento aveva utilizzato per prendere in giro la rabbia improvvisa del suo amico. Non seppe cosa dire.
Luca aveva lasciato cadere le sue patatine a terra, ma non ci fece neanche caso, perché in quel momento Alex aveva bisogno di loro.
Di tutti loro.
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Nessuno vuole essere Robin
Fanfiction"La verità è che sei bravo a illuderti, Christian, e a convincerti che tutti gli schemi che ti sei auto-imposto siano la cosa più giusta per te. Mi dispiace, allora, avvisarti che, la mia verità non è quella che a te piace raccontarti" E così dicend...