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Narratore's pov

Cheryl era piuttosto scossa dall'avvenimento accaduto la sera prima.

Mordicchiava le sue unghie alla ricerca di qualcosa che placasse i suoi sensi di colpa e la voglia di riprovare quella sensazione di benessere.
Forse non era mai stata meglio, ed il suo cervello doveva ancora abituarsi.
Ma, forse, doveva abituarsi al fatto che aveva baciato una ragazza, e questo era ciò che la destabilizzava notevolmente.

Cheryl era quindi disperata, mentre abbracciava il proprio cuscino ed osservava il soffitto.
Archie aveva capito che qualcosa non andava, quindi era andato a trovarla proprio quel pomeriggio, con un milkshake di Pop's e dei fazzoletti.

-"Ti deciderai a parlare?" domandò, posando il bicchiere di carta sulla scrivania, girandosi sulla sedia.
Cheryl lo fulminò con lo sguardo, attendendo che lo gettasse al più presto possibile.

-"Scusa Cheryl, non volevo disordinare la tua linda camera." ridacchiò.
-"Non c'è niente da ridere, Archie." si lamentò, affondando il viso nel cuscino.
-"Fammi indovinare, c'entra Toni?"
La rossa si voltò confusamente verso di lui, domandandosi come potesse essere così intuitivo.
-"Ovvio che c'entra lei, ormai è ovunque." si lamentò.
-"Cosa è successo?"

Troppe domande che necessitavano di troppe spiegazioni.

-"Ho dato il mio primo bacio." disse in modo incomprensibile.
-"Cosa?" Archie sembrava confuso.
-"Ho dato il mio primo bacio." ripeté con un tono di voce più alto, alzando gli occhi al cielo quando il rosso sorrise.
-"Toni?"
-"Oh mio dio, perché fai queste domande così ovvie?" chiese ansiosamente, muovendosi disordinatamente nel letto data la frustrazione.
-"Non capisco quale sia il problema."
-"Il problema è che è stato una merda."
-"Non sai baciare?" il rosso la prese in giro.
Cheryl si limitò ad assottigliare gli occhi verso la sua direzione.
-"No, Archie. Ancora peggio.
Mi sono rifiutata di farlo."

Il rosso sembrava sempre più confuso.
Si alzò dalla sedia e la raggiunse nel letto, sedendosi al suo fianco.
-"Non volevi farlo?"
-"Sono timida Archie, troppo timida per una persona così estroversa come Toni."
-"Hai rifiutato soltanto perché eri imbarazzata?"
-"Si, Archie. Si.
Anche perché siamo amiche, e le amiche non posso stare insieme."
Archie inarcò un sopracciglio ed alzò gli occhi al cielo.
-"Le tue regole di vita sono letteralmente una merda, vuoi saperlo?"
-"Non c'entra nulla se siete amiche o meno: lei ti piace?" continuò.

Cheryl non sapeva se la domanda di Archie fosse seria o meno, sperava semplicemente non fosse così.

-"Oh, cazzo." iniziò, tenendosi sui gomiti ed affondandoli nel materasso.
-"Mi piace Toni così tanto che sono stata disposta ad andare a dormire tutti i giorni all'una di notte pur di venire in palestra e neanche parlarle.
Mi sveglio tutte le mattine prima pur di darle la merenda altrimenti la dimentica, vado nel southside di nascosto rischiando che Clifford lo venga a sapere, e passo qualsiasi giorno della mia con lei pur di distrarla da tutti i problemi che la ostacolano.
La aiuto in fisica, mi sono presa cura del suo polso, le ho detto che mio fratello è morto e sono riuscita a togliere una parte della mia maschera.
È sufficiente o devo continuare?"

Tolse le parole di bocca ad Archie, che fino a quel momento non era mai riuscito a cogliere una Cheryl così aperta e sincera. Non stava mentendo, e lo riconosceva dal modo in cui senza vergogna apriva i propri sentimenti.
Doveva esserne contento o sarebbe stato l'inizio di una fine?

-"Continuo a non capire perché tu abbia rifiutato, allora."
-"Perché sono timida...e perché baciare una ragazza mi risulta ancora strano." rivelò dopo un sospiro.

Il rosso posò una mano sul suo ginocchio dispiaciuto, pensando indubbiamente che non lo meritasse.
Ma cos'è, alla fine, che l'essere umano merita?

-

Archie era contento di andare in palestra quel giorno.
Non ci sarebbe stata Cheryl, ma perlomeno avrebbe potuto parlare con Toni.

Toni quel giorno non era molto attiva, al contrario sembrava fiacca e senza voglia di allenarsi.
Risultava strano al pubblico, essendo che era una delle poche che raramente faceva pause.

E se Archie poteva capire la situazione, era il momento che risolvesse le cose.
Cheryl non avrebbe mai fatto il primo passo, mentre la rosa di sarebbe lasciata andare nella più totale depressione.

-"Hai bisogno d'acqua? Ti vedo stanca oggi." le disse quando raggiunse la sua area, osservandola seduta sulla panca per i pesi.

Toni inarcò un sopracciglio, alzandosi e stringendo la mascella.
-"Non sono mai stanca."
-"Non si direbbe."
-"Ti ho detto che non sono stanca."

Come già sapete, Topaz odiava le sfide, ma soprattutto perdere.
Sarebbe stata disposta a fare una sfida con il rosso proprio in quel momento, se soltanto quest'ultimo non le fece una domanda destabilizzante.
-"È successo qualcosa con Cheryl, sbaglio?"

La rosa abbassò lo sguardo e terra, per poi corrugare le sopracciglia confusa.
-"Cosa c'entra adesso?"
-"Che ho buone notizie per te." il rosso sorrise.
-"Buone notizie?"
-"Mh...quasi."

Toni sospirò, invitandolo a sedersi vicino a sé.
-"Lei è solo...molto timida, Toni."
-"Lo avevo capito." ridacchiò.
-"Ma sembri stare davvero male..."

Topaz non sapeva spiegare quanto il suo cuore ardesse da quella sera.
Sapeva soltanto che non funzionasse più come prima, o che perlomeno lo facesse troppo.
Forse era meglio tornare a vivere senza sentimenti.

-"Beh...ero davvero sicura che ci fosse...chimica tra noi, ma è evidente che per lei non sia lo stesso ed io non posso fare altro che starci male."
-"Non...non è vero che per lei non è lo stesso."
-"E tu come lo sai?" ridacchiò.
-"Beh...siamo migliori amici da sempre, pensavo che te ne avesse parlato."
-"No, in realtà...non mi parla molto di se stessa." sospirò.

Archie si voltò nella sua direzione, le mise una mano sulla spalla ed espresse semplicemente il suo pensiero personale.
-"Sono convinto che Cheryl abbia estremamente paura di sé.
Dalle il suo tempo Toni, ne varrà la pena."

Topaz non voleva sapere cosa si celasse sotto tale rivelazione.
Probabilmente, se lo avesse saputo, non avrebbe rispettato i patti del rosso.
Preferiva rimanere tra le menzogne e le lacrime, l'ansia e la frustrazione, piuttosto che ostacolare la sua volontà.
Se nella vita aveva imparato qualcosa, nonostante avesse sedici anni, era sicuramente quella di non rincorrere le persone e lasciare che quest'ultime dessero del loro.
Era l'unico modo per non forzare i rapporti e renderli tossici, nonostante negli ultimi anni non ne avesse più creati molti.
E se Cheryl era stata in grado di aprirle il suo cuore e farle provare altro oltre all'indifferenza, forse si meritava ossigeno e libertà in un mondo paragonabile ad una prigione.
La Blossom le stava indubbiamente insegnando quella netta differenza tra il piacere ed il desiderio, accorgendosi di provare entrambi.
Le piaceva da morire e la desiderava più di qualsiasi altra cosa sulla Terra.

E che cosa buffa il mondo, così piccolo ma mirato alle tue esigenze: Cheryl.

Nota autrice
PRIMA DELLA MEZZANOTTE, NON DEMORDO GUYSSSSS
(capitolo di passaggio)

𝘈𝘳𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘰𝘴𝘵? «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora