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Narratore's pov

-''Se non vuoi farlo ce ne andiamo." disse Cheryl, posando una mano sulla sua coscia.
-"Si che voglio farlo." sospirò.

La rossa scosse la testa con disapprovazione.
-"Non sei obbligata a farlo per me, capisci?
Se è un qualcosa che ti fa stare male, posso rinunciare."
-"Cheryl..." Toni sospirò.
-"Tu non c'entri niente."
-"Si che c'entro, ti stai obbligando a parlare con tua madre soltanto per me."
-"Mio dio...
Cosa faresti se vedessi me soffrire?"

La rossa rimase in silenzio, posando poi una mano sulla sua guancia e sorriderle.
-"Allora non stare in ansia, okay tee-tee?" domandò, dandole un timido bacio.
-"È solo che...non so come tornare da lei."
-"Ci sono io con te, ricordi?"

Toni alzò finalmente lo sguardo verso di lei, perdendosi nei suoi occhi scuri e nel suo sorriso rassicurante.
Affondò i denti nel suo labbro inferiore, per poi avvicinarsi al suo viso ed unire le loro labbra.
Sorrise nel bacio quando udì il battito cardiaco della rossa una volta che circondò la sua schiena con le braccia, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sorridendole una volta che si separò.
-"Meno male, Cher.
Dico davvero."

Cheryl sospirò abbassando lo sguardo a terra, posando poi un ultimo bacio sulle sue labbra.
-"Ti amo, Toni.
Ma dovremmo darci una mossa." ridacchiò, aprendo la portiera della propria auto.

Toni sospirò, annuendo tristemente ed uscendo dall'auto il prima possibile.
Chiuse la portiera con stanchezza, stringendo poi la mano di Cheryl prima di arrivare davanti al portone di casa.

-"Non so cosa fare." disse bisbigliando.
La rossa alzò gli occhi al cielo, premendo il campanello velocemente.

Una donna di altezza media, dagli occhi verdi e la carnagione scura, aprì la porta dopo attimi di silenzio, spalancando improvvisamente gli occhi quando vide il viso di sua figlia.

-"Mio dio, Toni.
Da quanto tempo!" esclamò, circondando la sua schiena con le braccia ed attirandola per un abbraccio.
Toni non lo ricambiò, tenendo le mani nelle tasche.

-"Sei cresciuta durante questi mesi..." sorrise, squadrandola da testa a piedi.
-"L'adolescenza..." la rosa rispose, stringendo poi le spalle.

La signora Topaz voltò il proprio viso verso la ragazza rossa alla sua destra, sorridendole in modo confuso.
-"E lei chi è?"
-"È una mia...amica, Amanda.
Possiamo entrare?" domandò nervosamente, impaziente di rivelarle il vero motivo per cui si trovavano nella sua dimora.

Rientrare e mettere i piedi nella casa che le aveva causato più dolore possibile, faceva si che Toni si guardasse intorno ed assaporasse con disgusto qualsiasi ricordo le tornasse in mente.
La volta che era caduta dalle scale mentre piangeva, quella volta che aveva litigato pesantemente con sua madre, il giorno in cui aveva invitato Peaches a leggere i libri di psicologia insieme ed i litigi dei suoi genitori nella cucina.
In qualche modo, quella casa non sembrava più la stessa.
Era cambiato qualcosa, Toni se lo sentiva.
Lo percepiva nell'aria, come se quelle mura non fossero le stesse in cui aveva abitato per tutta la sua vita.

-"Allora? come va la scuola?" domandò, una volta che si sedettero al tavolo del salone.
Cheryl rimase in silenzio, senza dire una parola o sorridere, stringendo poi la mano della sua ragazza segretamente sotto al tavolo.
Toni intrecciò le loro dita, portando la rossa a stringere il proprio stomaco per le sensazioni che stava provando.
Odiava provarle ogni volta che fosse in sua presenza.

-"Va...bene.
Insomma, la media è sempre la stessa, nulla di nuovo."
-"Però ti stai impegnando, immagino." rispose con un sorriso falso, che Toni riconobbe.
Le persone non cambiano mai.
-"Sai meglio di me quanto lo faccia."
-"Glielo garantisco." Cheryl si intromise, procurandosi nuovamente uno sguardo confuso dalla signora Topaz.

𝘈𝘳𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘰𝘴𝘵? «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora