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Narratore's pov

Avere diciassette anni ti porta un po' a tralasciare ciò che di importante accade nella tua vita, un po' per i problemi ed un po' per non soffrire.
O, forse, perché semplicemente ti senti invincibile ed al centro del mondo.

Cheryl non si sentiva al centro del mondo, anche perché lei credeva di star fluttuando semplicemente nel vuoto.
Si sentiva piuttosto infatuata per una persona che sapeva bene o male niente su di sé, che amava farla sorridere e che si preoccupava della sua salute più di chiunque altro.

Era così tanto presa da quel suo sorriso smagliante e quegli occhi che riuscivano a farla respirare meglio, che si era quasi dimenticata di Archie.

E forse, entrambe, avrebbero dovuto smettere di portarsi al primo posto l'un l'altra, e far caso alle persone che gli volevano davvero bene.

-"A parlarmi di voi due è stata Toni, ti rendi conto? Non ci ho neanche mai parlato veramente." il rosso sbuffò, corrugando le sopracciglia e posando lo zaino a terra.

Cheryl abbassò lo sguardo a terra sentendosi in colpa, con le braccia incrociate ed il viso stanco.
In fondo, Archie non se lo meritava a differenza degli altri.

-"Cosa avrei dovuto fare?"
-"Dirmelo, dato che ti conosco da sempre."
-"Non ne ho semplicemente parlato con nessuno."
-"E quindi adesso sono diventato 'nessuno' anche io?"

Cheryl non sapeva come spiegare ad Archie che era estremamente più importante degli altri ma che il problema non fosse questo.
Il problema era che Cheryl non lo aveva ancora neanche comunicato a se stessa, e non avrebbe potuto dirlo a qualcun'altro.

-"Sei il mio migliore amico, Archie.
Ma io non lo sono per me stessa."

Archie inarcò un sopracciglio confuso.
-"Non ti seguo."

Naturalmente, nessuno l'avrebbe capita.
Nessuno eccetto Toni.

-"Lascia stare..." sospirò.
-"Io e Toni ci piacciamo l'un l'altra, e non voglio parlare troppo presto, ma è davvero una di quelle persone di cui mi fido davvero.
Tu ovviamente sarai anche arrabbiato con me perché non ti ho parlato di questo, ma ti auguro nella vita di trovare quella persona così speciale da non avere il bisogno di comunicarlo a tutti, per il semplice fatto che ti basta che lo sappia lei.
Quella persona che con un solo sorriso può farti stare meglio o che con un bacio ti migliori la giornata." continuò, aprendo la porta del bagno intenta ad uscire

Archie rimase semplicemente in silenzio capendo che Cheryl era completamente innamorata, e che non avrebbe potuto fare nulla per salvarla.
Non avrebbe potuto fare nulla per evitarlo.

Dall'altra parte, Toni stava avendo lo stesso tipo di problema con Veronica, che l'aveva chiusa negli spogliatoi della palestra sperando che parlasse.
-"Non ho niente da dirti, Ronnie."
-"Non hai niente da dirmi? Non parliamo da settimane, non mi rispondi ai messaggi...
Mi stai ferendo, Toni."

La rosa stava provando ad immedesimarsi nella Lodge ed a vedere il problema, ma effettivamente non le interessava.
Stava bene con Cheryl, era l'unica in grado di farle provare qualcosa che non fosse tristezza, e soprattutto, senza di lei, non riusciva più a divertirsi.
Il problema era che Cheryl era troppo per la banalità del mondo.

-"Mi dispiace, credo." disse nel modo più apatico possibile, provando ad interessarsi al fatto che stesse soffrendo.
-"Si può sapere cosa ti ho fatto?
Mi rispondi in questo modo, non mi parli della tua vita, di Cheryl..."
-"Non nominarla." Toni la interruppe.

Veronica inarcò un sopracciglio con un sorriso soddisfatto.
-"E perché no?"
-"Perché non voglio."
-"Stavo solo per dire che..."
-"È questo il problema?" domandò la rosa, interrompendola una seconda volta.
-"Il problema è che non ti parlo più della mia vita e che non placo la tua curiosità dicendoti come vanno le cose tra noi?"

La corvina avrebbe voluto giustificarsi e trovare una scusa valida, ma gli occhi di Toni esprimevano rabbia ed una sorta di delusione, se così potesse essere chiamata.

-"Non parlarmi più se pensi che io ne sia in grado, chiaro?"

La delusione di Toni si trasformava in rabbia dal momento che lei non provava alcuna emozione se non totale irascibilità.
Sbattere violentemente la prota degli spogliatoi e dirigersi a passo svelto e pesante verso la propria aula, faceva intendere che qualcosa non andava.
E questo qualcosa lo capì proprio Cheryl, che la incrociò nei corridoi e non la degnò neanche di un saluto.

-"Ei tee-tee..." sorrise fermandosi sul posto, inarcando un sopracciglio quando la evitò.
-"Non sarai seria?!" disse, raggiungendola ed afferrando il suo polso, portandola poi a voltarsi verso la sua direzione.

Ne aveva abbastanza delle delusioni, e non aveva intenzione di pentirsene.
Pentirsi di averle dato totale fiducia.

Toni respirava affannosamente, le sopracciglia corrugate e la mascella serrata.
Rilassò il proprio viso quando vide Cheryl, percependo dell'ansia quando capì che non era affatto di buon umore.

-"Hai deciso di ignorare anche me, adesso?"
La rossa lasciò la presa sul suo polso, incrociando le braccia in attesa di una risposta.
-"Semplicemente non ti avevo vista."
-"È impossibile non notare me, Toni." sorrise in modo soddisfatto ed ironico, provocando delle guance rosse sul viso di Toni.
-"Hai ragione, ma oggi è davvero una giornata no."

-

Cheryl odiava che Toni affrontasse giornate no.
Non perché la rossa non la supportasse nonostante i problemi che affrontasse, più che altro voleva farla stare bene, sempre.

Proprio per questo, una volta che Toni le rivelò che non stava molto bene, la portò nello sgabuzzino dei bidelli, il quale era accessibile in caso ci fosse bisogno di carta igienica nei bagni.
Ovviamente, a Cheryl serviva tutto tranne che quella.

-"Quindi? che succede?" domandò, una volta che avevano chiuso la porta a chiave e si erano sedute sullo sporco pavimento.
La Blossom era schizzinosa, ma per la rosa avrebbe fatto questo ed altro.

Toni abbassò lo sguardo sulle sue scarpe, sospirando prima di iniziare a parlare.

-"Mh...Veronica mi sta davvero dimostrando il suo lato peggiore."
-"Lato peggiore?"
-"Probabilmente sono io che ingigantisco le cose ma...sembra come se fosse mia amica soltanto per sapere ciò che accade nella mia vita."

La rossa posò timidamente una mano sulla sua, sorridendo quando alzò finalmente il capo.
-"Sai meglio di me che i veri amici si possono contare sulle dita di una mano."
-"Non è questo il problema, ormai ci sono abituata..." iniziò.
-"Il problema è che non so gestire le mie emozioni, mi arrabbio per tutto, getto parole inutili su persone che lo sono altrettanto, ed ho costantemente bisogno di scaricarmi." concluse, lasciando che una lacrima rigasse il suo volto.

Il cuore di Cheryl si frantumò in mille pezzi, non pensando che una ragazza così gentile e solare potesse nascondere tali demoni nel profondo della sua anima.
L'anima, quanto odiava averne una.

La rossa posò quindi la propria mano pallida sulla sua guancia più scura, passando il pollice sulla lacrima e portandola via delicatamente.
La mantenne ancora posata sui viso, notando come gli occhi di Toni, ancora colmi di lacrime, quasi le sorrisero.

-"Non posso piacevolmente privarti di tutti i tuoi mali, ma posso prometterti che continuerò a starti a fianco.
Sempre." sospirò, per poi avvicinarsi al suo viso e posare un bacio sulla sua guancia, provocandole nuovamente quelle sensazioni che non sapeva di saper ancora provare.

La rosa sorrise a tale timidezza, sporgendosi in avanti ed unendo le loro labbra nel modo più delicato possibile.
Cheryl non ci mise molto a smettere di pensare al proprio imbarazzo ed a riunire le loro labbra ancora una volta quando la rosa si separò.

D'altronde, avrebbe dovuto vergognarsi di molte cose che neanche le appartenevano.
O, forse, era il proprio continuo silenzio a fare si che dovesse arrendersi al suo distino.

Nota autrice
domani vado volontaria a scienze se a qualcuno interessa

𝘈𝘳𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘰𝘴𝘵? «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora