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Narratore's pov

Toni diede un'occhiata furtiva al suo telefono prima di riposarlo all'interno del suo armadietto.
Cheryl non aveva risposto al suo messaggio dalla sera precedente, ed ancora non l'aveva avvistata a scuola.
Non era da lei.
Non era da Cheryl non salutarla con un grande sorriso pronto a divorarle il cuore.

-"Stai bene?" le domandò Betty, quando la vide pensierosa intenta ad allacciarsi le scarpe.
-"Si, credo..." sospirò, posando gli occhi nei suoi e sorridendole in modo confuso.
-"Non sembra." Veronica si intromise, aggiustandole il top della scuola prima di iniziare la lezione di educazione fisica.
-"Sto bene." sbuffò, alzando gli occhi al cielo.

La corvina fece un passo indietro, scrutando il suo viso per poi abbracciarla improvvisamente.
Stringeva le braccia attorno alla sua schiena, portando Toni a sorridere un po' ed a fare lo stesso.
-"Semplicemente mi manchi, Topaz."

Betty si limitò a porre un'espressione confusa nei confronti di Toni, che sembrava ancora più confusa.
O meglio, non capiva cosa c'entrasse quel discorso in quel momento.

-"Anche tu." sospirò, posando il mento sulla sua spalla.
-"Pensavo non mi volessi più bene." piagnucolò la corvina, coltivando dentro Toni dei sensi di colpa.
Non capiva se fossero rivolti a se stessa, a Veronica, oppure li stesse semplicemente fraintendendo con la preoccupazione.
-"Non volevo usarti come hai detto." continuò, stringendola maggiormente a sé.
-"Avete intenzione di dirmi cosa sta succedendo oppure..."
-"Zitta, Betty.
Per favore." Veronica la interruppe bruscamente, tornando a cullarsi tra le braccia di Toni.
-"Perché pensi che io sia una persona del genere?" domandò un po' delusa da se stessa, capendo che stava dimostrando la parte peggiore di sé.
-"Perché per te è più importante lei."

Toni avrebbe potuto spendere ore a parlare di Cheryl, di quanto sentimento provasse nei suoi confronti e di quanto le avesse cambiato e migliorato la vita.
Avrebbe potuto rimanere altre ore ad aprirsi, a parlare delle sue paure, della sua estrema insicurezza.
Avrebbe potuto usarne altre alla ricerca di aggettivi giusti per descriverla, capendo che effettivamente non ce ne sarebbero stati abbastanza.

Avrebbe potuto parlare di questo argomento all'infinito: Cheryl non si trovava in una classifica.
Cheryl non era più o meno importante degli altri, lei c'era e basta.
Lei aveva semplicemente questo posto segreto nel suo cuore inaccessibile a chiunque.
Non era più importante degli altri, era soltanto un caso speciale che Toni non sapeva definire.
Cheryl era sicuramente quell'unica cosa positiva che governava il suo stato d'animo, ma in generale la sua felicità.

-"Non è così Veronica, te l'ho già detto."
-"Sei brava a mentire."
-"Se stessi mentendo ti avrei detto che sei indubbiamente più importante tu."
-"Sei una stronza." la corvina ridacchiò, lasciando l'abbraccio e posandole un bacio sulla guancia.
-"Non sparire più, okay?"

Toni annuì, tatuando quella promessa sul cuore e sorridendo nella sua direzione.

Al suono della campanella, dovettero dirigersi nella grande palestra.
Topaz non vedeva l'ora di entrare in quella struttura così grande e dispersiva, per il semplice motivo che avrebbe voluto vedere Cheryl.
Cheryl, quanto era complicata.

-"Topaz, concentrati." l'insegnante la richiamò mentre facevano riscaldamento, notando che i suoi occhi erano diretti dall'altro lato del campo.
Toni si limitò ad annuire, continuando a correre sul posto ed alzando gli occhi al cielo quanto Veronica sorrise furbamente nella sua direzione.

-"Smettila." bisbigliò.
-"Okay...scusa." la corvina ridacchiò.

-"Bene, create dei gruppi ed alternate addominali e piegamenti." la professoressa ordinò, dirigendosi verso la sua postazione.

Indubbiamente, Betty, Veronica e Toni, si ritrovarono nel loro gruppo da tre mentre quelli da quattro cominciavano a lavorare.

Toni si perse un momento a far oscillare il suo sguardo per tutto il lato destro della palestra, riconoscendo una chioma rossa e ricominciando finalmente a respirare.
Si sentiva in apnea dalla sera precedente.

Era terribile.
Era terribile provare dei sentimenti, negativi o positivi che fossero.

-"Non inizi?" le domandò una Betty confusa, mentre si trovava già a terra sul suo tappetino.
-"Ora...inizio." rispose, assottigliando gli occhi verso la rossa quando la vide comunicare con Archie.
Le sopracciglia corrugate e le spalle basse erano sinonimo di sofferenza, e se Cheryl soffriva, Toni pativa il doppio.

La osservò mentre posò in modo esausto le braccia intorno al collo del rosso, notando come quest'ultimo le circondò la schiena e posò il mento sulla sua spalla.

Quello che Toni provava non era gelosia, era più invidia.
Invidia di non poter sapere cosa stesse succedendo.

-"Stiamo guardando lo stesso punto ma non la stessa persona." Veronica sorrise, circondando il suo collo con un braccio.
-"Sarà una rovina, lo sai?" continuò, senza staccargli gli occhi di dosso.
-"Una piacevole rovina."

-

Poco prima della fine lezione, la preoccupazione di Toni la portò a fare un'azione che sarebbe potuta essere fatale per la propria reputazione.

Si diresse negli spogliatoi, attraversandoli fino al fondo ed entrando in palestra dal lato dell'altra classe.

In un momento di distrazione degli alunni e dell'insegnante, afferrò il polso di Cheryl e la trascinò con sé in quello che sembrava il posto più sicuro nei paraggi.

La portò all'interno delle docce, chiudendo la porta dietro di sé, lasciando poi la presa sul suo polso.

-"Mio dio, Toni.
Sei per caso impazzita?"
-"Impazzita io? Sei sparita da un giorno ed oggi neanche mi hai salutata."

Cheryl sbuffò, incrociando le braccia e posando lo sguardo a terra.
-"Sono solo stanca."
-"La stanchezza non porta al disinteresse."

La rossa si limitò a restare in silenzio, cercando una qualsiasi scusa pur di scappare da quella situazione.

-"È che..."
-"Cosa succede, Cheryl?" Toni la interruppe, corrugando la sopracciglia e posando una mano sul suo braccio.

La rossa esitò qualche secondo, per poi afferrare le sue guance ed attirarla a sé per un bacio che esprimeva la sofferenza che non avrebbe saputo spiegare, lasciando che le lacrime si mischiassero al dolore.

Si separò velocemente, circondando il collo di Toni con le proprie braccia ed attirandola a sé per un abbraccio che sembrava come infinito.
Quell'abbraccio che rilasciava tutto il suo calore, dolore, sofferenza.
Quello in cui i loro cuori si come legavano, quello in cui era possibile udire i propri battiti cardiaci.

Cheryl singhiozzava nel collo di Toni come se fosse la prima volta che piangesse, lasciando la rosa confusa e terribilmente addolorata.
Desolazione e più totale preoccupazione, ansia ed agitazione.
Non sapeva cosa fare, ma avrebbe sicuramente voluto assorbire tutto il dolore soltanto per farla stare meglio un giorno in più.

Toni la portò a sedersi a terra una volta che la rossa lasciò l'abbraccio, asciugando con il proprio pollice le molteplici lacrime che rigavano insistentemente quel suo angelico viso.

-"Cos'è successo?" sorrise quando la rossa portò il proprio sguardo nel suo, notando quanto, anche mentre piangeva, dimostrava totale purezza.
-"Ho toccato il fondo." rivelò, cercando di calmare il proprio respiro.
-"Devi spiegarti meglio, Cheryl."

La rossa abbassò lo sguardo sulle sue scarpe, sospirando e prendendo una decisione.

-"Soltanto ad una condizione, Toni."

Nota autrice
se vi fa piacere oggi sono andata al sushi con la tipa che mi ha ghostata 272938 volte

𝘈𝘳𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘰𝘴𝘵? «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora