31

448 24 13
                                    

Narratore's pov

Cheryl, il giorno seguente, non fece in tempo ad uscire dalla macchina che la voce di Toni l'assaltò.
-"Oh mio dio!" esclamò appena la vide, prendendo un sospiro di sollievo e sorridendo quando la rossa ridacchiò.

Quest'ultima lasciò che il suo sorriso morisse una volta che realizzò il danno che aveva commesso.
-"Non hai dormito per colpa mia, vero?" domandò, tenendo gli occhiali da sole sul naso e lasciando che la rosa si abbassasse per poterla guardare negli occhi.
-"Poco." ammise, stringendo le spalle.

La rossa uscì dall'auto con stanchezza, faticando ancora a tenersi in piedi e chiudendo la portiera dietro di sé.
-"Stai bene?" domandò Toni corrugando le sopracciglia, posandole una mano sul braccio.

Cheryl esitò, con l'intenzione di mentire ancora.
Continuare ad affogare nel proprio dolore fino a quando avrebbe toccato il fondo.
Poi, però, si ricordò quanto Toni amasse ascoltare i suoi problemi, facendo di tutto pur di aiutarla. Facendo di tutto pur di dimostrarle quanto l'amasse.

-"No, Toni.
Non sto bene." quindi ammise, posando poi lo sguardo a terra.

Toni strinse le braccia intorno al suo collo, posando il mento sulla sua spalla.
-"È successo di nuovo?"

Cheryl prese un sospiro mentre tratteneva le lacrime, per poi chiudere gli occhi e lasciarsi cullare dal calore di Toni.
-"Come sempre."

Toni non era mai stata una persona calma e gentile nella sua vita.
Se avesse dovuto descriversi, soltanto l'egoismo, la rabbia ed il nervosismo sarebbero stati capaci di farlo.
La realtà era che Cheryl riusciva a scovare la parte migliore di sé, quella parte che teneva nascosta e che riusciva a mostrare soltanto in sua compagnia.

Topaz avrebbe voluto vendicarla.
Avrebbe voluto far provare a Clifford la sua lenta tortura fisica e psicologica.
E ci sarebbe riuscita, se soltanto lo avesse voluto: una studentessa di psicologia all'interno di una gang può permetterselo.
Ma, qualcosa, le faceva capire che a risolvere il tutto doveva pensarci Cheryl, e nessun'altro.
Il motivo? Toni non sarebbe rimasta per sempre.
Non per sua volontà, ma per volontà di madre natura, probabilmente.

-"Devo...devo fare qualcosa?" domandò mentre sentì le proprie mani tremare insieme al resto del suo corpo, corrugando le sopracciglia ed osservando un sorriso allungarsi sul viso della rossa.
-"Penso solo che dovremmo finirla qui."

Il cuore della rosa si congelò all'instante, mentre vide in qualche modo la sua felicità ridursi in mille pezzi.

Rimase per qualche istante a fissarla, scrutando il suo viso e capendo che neanche lei voleva farlo.
Per qualche ragione, però, era come obbligata.

-"Perché stai dicendo questo, Cheryl?"
-"Perché..." sospirò.
-"Non potremmo più vederci e...farebbe male."

Toni abbassò lo sguardo, avendo temuto il peggio e capendo che in qualche modo la situazione si potesse salvare.
O meglio, così sperava.

-"Mio dio, Cher.
Io troverò il modo per vederti ma... dobbiamo trovare una soluzione a tutto questo."

Gli occhi scuri della rossa erano colmi di lacrime, portandola ad offuscare la propria vista ed a sentirsi sempre più stanca.
-"Perché continui a cercare una soluzione se non c'è, Toni?"

Il suo tono di voce era irratato e nervoso, come se effettivamente il ragionamento di Toni filasse.
Il problema principale era che non aveva più alcuna voglia di lottare, di rialzarsi la mattina e di piangere durante le ore notturne.
Quindi, perché continuare a cercare una soluzione? O meglio, perché continuare a sprecare energie per tali inutilità?

𝘈𝘳𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘰𝘴𝘵? «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora