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Narratore's pov

Erano passati quattro giorni, ed ancora Betty non le rivolgeva parola.
La vedeva nei corridoi, non le rivolgeva neanche il proprio sguardo, e tirava dritto.

Per Toni, questo, era ingiusto.
Estremamente ingiusto.
Forse era più ingiusto di ciò che aveva fatto Veronica.

Doveva anche parlare con la Lodge, che da una settimana non veniva a scuola.
Aveva la febbre, o così stava inventando.

Veronica aveva sempre questo brutto vizio di non mostrare mai i propri sentimenti.
Lei era la più forte, quella sorridente, stronza, allegra e con un buon animo.
Era quella che non piangeva mai.
La realtà è che, la corvina, probabilmente era delusa da Betty da giorni.
La delusione prosciuga le tue energie, questo era ciò che Topaz pensava.

Toni era a conoscenza di tutti i problemi di Veronica: la depressione, il pessimo rapporto con suo padre, le crisi familiari, le false amicizie e la disperata ricerca di un ragazzo.
La rosa non appoggiava l'ultima decisione, proprio per questo provava in qualsiasi modo a distrarla.
Avere uno struggimento d'amore a sedici anni non era sano per la propria sanità mentale.

Per quanto ci provasse, l'ego di Veronica era sempre troppo grande, maggiore rispetto a quello di chiunque altro.
Era convinta, sempre e comunque, che ce l'avrebbe fatta da sola.
Toni aveva provato, la stava convincendo ad andare da uno psicologo.
Ma lei era una di quelle persone che non sarebbe potuta guarire se non ci avrebbe messo impegno.

Il menefreghismo di Topaz le faceva pensare che, la cosa peggiore durante questi giorni, fosse che avrebbe dovuto restare a scuola da sola.

Il banco vicino al suo sarebbe stato vuoto, a mensa si sarebbe dovuta mettere con i serpents ed in palestra avrebbe dovuto fare gli esercizi con Betty, che le stava mostrando disinteresse più totale.

Andava bene così, o almeno sperava.

-"Ei Toni, non vieni più in palestra?" le domandò Archie, una volta che si avvicinò al suo armadietto.

Toni inarcò un sopracciglio, chiuse l'anta di metallo e si voltò verso di lui.
Alzò il braccio mostrando il proprio polso.
-"Devo tenere il gesso per altre due settimane." sbuffò.
-"È rotto?"
-"Una cosa del genere." strinse le spalle, portando il suo zaino in spalla.

-"Perché questa domanda, comunque?"
-"Oh...beh, ti vedo sempre in palestra, e quando non ci sei è un po' strano."
-"Archie, non mi hai mai rivolto la parola, letteralmente." ridacchiò.
Tutto questo le risultava strano.

-"Cosa è successo con Betty?" domandò, cambiando discorso.
Stava diventando tutto troppo imbarazzante.
-"Oh..beh, Veronica mi ha detto che Betty era piuttosto interessata a me e semplicemente ho...rifiutato l'offerta."
-"Sta malissimo."
-"Lo capisco, ma...non è colpa mia, Toni."

Il rosso sembrava infastidito, si voltò e si disperse per la scuola.
-"È...bipolare." pensò la rosa, sospirando ed avviandosi verso la propria classe.

Ed ovviamente, come ormai da due settimane, la vide di nuovo.
Camminava a testa alta verso la propria classe, uno sguardo spento ed i capelli legati in una coda alta.
Una gonna a scacchi rossa e nera ed un maglione del medesimo colore.
I tacchi riecheggiavano nel corridoio, ma quello che Toni sentiva non erano loro.
Era piuttosto Cheryl che le faceva sentire qualcosa.

Distolse lo sguardo prima che l'astuzia della rossa potesse travolgerla.
Si limitò invece ad abbassare la testa ed a dirigersi verso la sua classe.

Ciò che le sembrava strano, era che prima che la conoscesse, non l'aveva neanche mai vista.
Non condividevano i corsi, non condividevano niente se non l'ora di educazione fisica.

𝘈𝘳𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘰𝘴𝘵? «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora