18

592 30 3
                                    

Narratore's pov

Toni aveva preso a cuore la situazione di Cheryl più del dovuto.
Così tanto che si preoccupava ogni giorno di chiederle come stesse, cosa stesse facendo, se avesse avuto bisogno di qualcosa o se volesse uscire.
A tal proposito, si erano accordate per vedersi a Thornhill, in quanto il padre di Cheryl non sarebbe stato presente.

Era un azzardo, la Blossom lo sapeva bene.
Se solo fosse arrivata qualche voce infondata, sarebbe accaduto il peggio.
E Cheryl, al peggio, non ci era ancora mai arrivata.

Quindi, la rossa si era truccata e vestita attendendo di udire il motore della moto di Toni.
Sospirò quando notò che era in ritardo, rendendosi conto che non avrebbe più potuto aspettare.
Non sapeva il motivo, ma la propria casa la metteva in soggezione.
O, forse, erano soltanto alcuni punti della dimora, quelli più tenebrosi o con ricordi più schiaccianti.
Cheryl preferiva perdere di certo la memoria.

Si alzò nervosamente in piedi quando finalmente Toni parcheggiò il proprio veicolo, avvicinandosi alla porta ed aprendola una volta che suonò il campanello.

La rosa aveva il casco appeso al suo braccio destro, dei cioccolatini tra le mani ed i capelli scompigliati.
Per qualche motivo, si era accorta che era successo qualcosa.

-"Come fai a stare qui tutta sola?" Toni ridacchiò.
-"Avevo paura soltanto a salire le scale senza guardarmi alla spalle." continuò.

Cheryl sorrise scuotendo la testa, chiudendo poi la porta una volta entrata.

-"Ti abitui e capisci che non c'è niente di cui devi avere paura."
-"Tu, piuttosto, non sembri una ragazza poco coraggiosa." continuò.
-"Non sono per niente coraggiosa, te lo garantisco." sorrise, una volta che si tolse la giacca di pelle.

-"È successo qualcosa?" domandò poi vagamente, raggiungendo il divano posto davanti al camino ed invitandola ad accomodarsi.

La rosa si accomodò dopo essersi sistemata velocemente i capelli, accavallando le gambe e sorridendo alla sua attenzione e curiosità.
-"La mia moto ha dei...seri problemi."
-"Seri problemi?" Cheryl ridacchiò.
-"E il padre di Jughead me la ripara spesso dato che ne abuso un po'.
Sai, dico, in velocità."
-"Non puoi andare più lentamente ed evitarlo?"
La rosa abbassò lo sguardo a terra.
-"Non mi soddisferebbe abbastanza."

-"Ho...continuato a leggere il tuo diario." Cheryl cambiò argomento, capendo che non fosse il momento adatto per parlarne.
-"Ti sta aiutando?"
-"Mi stai aiutando." la corresse, abbassando lo sguardo a terra con timidezza.
La rosa sorrise.
-"Ho letto che affoghi in problemi autoinflitti."
Toni annuì.
-"Perché lo nascondi?"
La rosa scosse la testa e sospirò, per poi rincrociare il suo sguardo avendo trovato la sua via di fuga.
-"Tu perché mi nascondi qualcosa in cui c'entra Reggie?"

Cheryl non era rimasta ferita da quella risposta per Reggie, nonostante sperasse che avessero risolto.
Piuttosto, era rimasta ferita dalla fiducia che non le dava, la fiducia che bramava ma che sembrava impossibile da ottenere.
Voleva solo che Toni si aprisse e le rivelasse il significato di tutte quelle parole sul suo diario, il reale motivo per cui all'epoca rimase in silenzio e perché avesse smesso di andare in terapia.
Cheryl desiderava conoscere Toni, più di qualsiasi altra cosa.

La rossa quindi sospirò, affondando i denti nel suo labbro inferiore, indecisa sul mentire o meno.
-"Vuoi sapere come stanno le cose?" le domandò, penetrando il suo sguardo.
-"Ho detto a tutte che mi piaceva Reggie nella speranza che non avrebbero capito che mi piaci tu, Toni."

La delusione che Cheryl provava verso se stessa avendo capito che Topaz non era propensa a crederle, le fece dire cose che neanche immagina di poter dire.
Non immaginava di saper esprimersi in questo modo, dire la verità in faccia alle altre persone senza pensare a come potevano rimanerci.
Cheryl non capiva.
Non capiva come Toni potesse pensare che non le piacesse davvero dopo tutti gli sforzi che stava facendo.

𝘈𝘳𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘰𝘴𝘵? «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora