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Narratore's pov

-"Diamine, ti voglio concentrata Topaz!
Destro, sinistro, destro e sinistro.
Ti trovo lenta, cazzo."

Toni ascoltava il suo allenatore tenendo lo sguardo basso, torturando le proprie dita dietro la schiena ed attendendo che la tortura finisse al più presto.

Il suo allenatore si chiamava Anthony, era un uomo di mezza età dalla carnagione molto scura, occhi grandi e decisi, un corpo estremamente scolpito, un viso squadrato, vestito sempre in tuta con un cappellino da baseball sempre sul suo capo.

La sua particolarità era indubbiamente la sua autostima, sicurezza ed orgoglio.
Inoltre, era estremamente severo.

-"Mi ricordo quanto fossi veloce, quanta passione ci mettessi ed il tuo sorriso dopo una vittoria.
Che ti succede?"

Toni scosse la testa non sapendo da cosa iniziare, sospirando ed alzando finalmente lo sguardo.
-"Mi dispiace coach.
Credo solo che io non trovi più la necessità di scaricare la mia sofferenza su un sacco."
-"Oh, Topaz...non ci siamo.
La boxe non è 'scaricare la propria sofferenza'. La boxe è totale coordinazione, passione ed orgoglio verso se stessi.
Dov'è finito l'orgoglio che mi dimostravi?"
-"Ho altre...priorità."

Anthony scosse la testa deluso, incrociando le braccia ed abbassando gli occhi a terra.
-"Sei nata per essere una campionessa, lo sai vero?" domandò retoricamente, posando una mano sulla sua spalla.

Toni si limitò a sorridere, provando ad immaginarsi la sua vita costantemente su un ring.
Se prima lo trovava in qualche modo entusiasmante, adesso lo trovava oppressivo.
Non sapeva se fosse merito di Cheryl, che le dava la possibilità di stare meglio e di non avere il costante bisogno di sfogarsi.
O forse, era la tristezza che la portava alla stanchezza, e di conseguenza alla perdita di appetito verso la vittoria.

La priorità di Toni era far stare meglio Cheryl, migliorarle la giornata, dare attenzioni a Veronica e non abbandonare Jughead.
La scuola le occupava tempo e la sua salute mentale non era delle migliori, proprio per questo aveva lasciato un po' in disparte la boxe. Non era assolutamente la scelta migliore, soprattutto se il suo sogno predominante stesse svanendo nel nulla.

-"Okay, coach.
Mi impegnerò, promesso."

-

Cheryl
C: ti sto per invitare ad un appuntamento allo Sweetwater questo pomeriggio :)

Toni sorrise al suo messaggio, provando un formicolio nel basso ventre per poi corrugare le sopracciglia dispiaciuta.

T: devo andare a casa di Veronica perché ha organizzato un party ☹️

La rosa strinse tra i denti l'interno della propria guancia, cercando di placare i sensi di colpa, per poi muovere freneticamente la gamba quando notò che Cheryl impiegava tempo a risponderle.

C: ah...bene, ci vediamo la sera?

Toni strinse gli occhi con forza sbuffando, rendendosi conto che non riusciva proprio a dirle di no.
Era fottuta.

T: devo vedermi con i serpents al Whyte Wyrm...
T: oh e puoi venire, se vuoi
C: mh...non credo che mio padre me lo lascerebbe fare
C: credo che uscirò con Archie ed il nostro
gruppo

Topaz mise una mano sul suo viso addolorata dalla sua poca disponibilità, non pensando a Cheryl quando prese determinati impegni.
Gettò la testa all'indietro mentre cercava una soluzione, sia per lei che per i serpents.
Non poteva lasciare Cheryl in quell'inferno.

T: lascio Veronica un po' prima e passo a prenderti, la sera poi ti riporto a casa, okay?
C: dopo questo meriti una ricompensa ;)

𝘈𝘳𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘰𝘴𝘵? «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora