24

523 27 13
                                    

Narratore's pov

Toni stava scrivendo un articolo all'interno del Blue&Gold, provando ad aiutare Jughead che per problemi personali non poteva continuarlo.
Questo era ciò che diceva, e mentre Topaz non ci credeva, era obbligata ugualmente a farlo.
Non c'era un motivo, soltanto sensi di colpa.

Avrebbe dovuto sentirsi in colpa per la ragazza rossa che stava entrando proprio in quel momento nella stanza.

-"Non mi aspettavo di vederti qui." ridacchiò.
-"Jughead mi ha obbligata." sorrise alzando gli occhi al cielo.

Cheryl si avvicinò a lei, posandole una mano sulla spalla per poi leggere il titolo dell'articolo.
-"Un articolo sul...football?" domandò disgustata, sedendosi poi sulla sedia vicino alla sua.
-"Non so...dice che glielo ha chiesto Reggie, e che non può rifiutare."
-"Si...posso immaginarlo." ridacchiò.

Forse, la nomina di Reggie nel discorso fece si che Cheryl si sentisse ancora un po' in colpa, non notando cenni di delusione negli occhi di Toni, ma notandoli nella sua anima.

La rosa affondò i denti nel suo labbro inferiore, senza staccare gli occhi dal monitor.
Non le era ancora completamente passata.

-"Sei ancora arrabbiata?"
-"No...non lo sono mai stata.
Mi dispiace solo che le persone non possano pensare che in realtà ti piaccio io."

Cheryl ci pensò su, torturando l'interno della sua guancia e tamburellando le dita sul tavolo.
Alzò poi gli occhi e li posò in quelli di Toni, che finalmente la degnarono di uno sguardo.

-"Io ci ho provato, te lo giuro." iniziò, abbassando nuovamente lo sguardo.
-"Ho provato a dirlo a Josie oppure a Midge ma...non so come farlo, ho paura." continuò.

Toni scosse la testa con un sorriso, non capacitandosi di come, proprio lei, avesse avuto la possibilità di trovare la sua persona nella vita.

-"Non c'è bisogno che tu lo dica a qualcuno.
L'importante è che lo sappia io."
-"Comunque ho una proposta per te." continuò con un sorriso quando capì che Cheryl non avrebbe avuto il coraggio di dire niente, allungando una mano sotto al tavolo ed afferrando quella della rossa.
Quest'ultima sorrise a sua volta, inclinando la testa da un lato, attendendo poi che parlasse.
-"Vorrei che questa sera rimanessi a dormire a casa mia."

Cheryl sorrise involontariamente, per poi ricordarsi che non avrebbe avuto la libertà che hanno tutti.
La libertà di poter chiedere al proprio genitore di uscire, di fare esperienze, di aprirsi, di parlare di se stessi.
Non avrebbe avuto la libertà di dormire da Toni.

La rossa scrutò il suo viso, così luminoso e sereno in sua compagnia, mentre i suoi occhi erano ricchi di speranza.
La speranza che accettasse.

-"Mh...mio padre..."
-"Va bene Cheryl, non preoccuparti." la rosa la interruppe, non volendo udire e ricordare altri avvenimenti.
Nessuno meritava di ricordarli, la rossa in primis.
-"No, non va bene." Cheryl corrugò le sopracciglia.
-"Io voglio venire." continuò.
-"Ed io non voglio che tu soffra, quindi chiudiamola qui.
Te l'ho chiesto soltanto perché pensavo potessi."
-"Tu non capisci, io verrò."

Toni inarcò un sopracciglio, per poi sorridere nel modo più confuso possibile.
Cheryl la sorprendeva sempre.

-"Potrei...chiedere ad Archie di coprirmi."
-"Archie?"
-"Si...Clifford lo ama come se fosse suo figlio, quindi accetterà sicuramente."

Toni non sembrava molto convinta.
Non voleva che per qualsiasi errore qualcuno venisse a scoprire qualcosa, non voleva che Cheryl soffrisse e non voleva neanche essere la causa del danno.
Toni voleva fare solo quello che Cheryl si sentiva di fare.

-"Devi essere tu ad accettare, adesso." la rossa continuò, avvicinandosi al suo viso e rimanendo a pochi centimetri dalle sue labbra.
-"Accetti?"

Dall'altra parte del corridoio, Veronica Lodge, per fortuna o per sfortuna, si ritrovò ad osservare Cheryl Blossom posare le proprie labbra su quelle di Topaz.
E chi, se non la corvina, poteva rimanerne disgustata?

-"Mio dio, Topaz." iniziò, scuotendo la testa incredula.
-"Non sai proprio mentire."

-

-"Tuo padre non è mai a casa?" domandò Cheryl quando, dopo aver indossato il suo pigiama rosso, si addentrò nelle coperte.

Toni sospirò stringendo le spalle, infilandosi sotto le coperte, rivolgendo poi lo sguardo al soffitto.

-"Lavora tanto." rispose, allungando il braccio verso il suo comodino, spegnendo la lampada situata sopra ad esso.

I fiochi raggi della luna entravano dalla piccola finestra presente nella stanza, illuminando di poco i loro visi.
Illuminandoli il giusto purché riuscissero a guardarsi.

La rosa teneva ancora lo sguardo rivolto verso l'alto, mentre Cheryl era girata su un fianco, perdendosi ad ossrvare il suo profilo privo di imperfezioni.

-"Non è pesante?"
-"Devi solo imparare a farci l'abitudine."

Cheryl sorrise malinconicamente, per poi sospirare pesantemente e chiudere gli occhi.

Toni, a sua volta, si voltò posizionandosi su un fianco, allungando la mano verso il viso di Cheryl e posandola sulla sua guancia.

-"Sei preoccupata?" domandò sottovoce, passando il pollice sulla sua gota.

La rossa riaprì gli occhi, sorridendo e stringendo le spalle.
-"Ho solo paura che venga a scoprire che non sono da Archie."
-"Come potrebbe?"
-"Non lo conosci, Toni." sorrise, sospirando ancora.
-"È vero, ma conosco Archie.
Sicuramente saprà cosa fare pur di non farti stare male."

Cheryl ci pensò su, costatando che fosse vero, e che forse il problema era semplicemente che non si fidasse abbastanza delle persone.

-"Archie è una delle persone più pure che conosca.
È l'unico uomo a non avermi fatto perdere la fiducia nel mondo." rivelò, abbassando lo sguardo.
-"Ti ascolto." la rosa bisbigliò ancora, passando la mano sul suo braccio ed intrecciando le loro dita.
-"Quando mio fratello si è...suicidato, Archie non è mai più stato lo stesso.
Era il suo migliore amico, ed era anche il mio, ma lui è rimasto come... traumatizzato.
Sono ormai due anni che si prende cura di me tutti i giorni, che si preoccupa di come stia, che non mi giudica e che mi dimostra di essere una persona fantastica." spiegò con lo stesso tono di voce, deglutendo poi a fatica.
-"Archie è l'unica persona altruista che abbia mai conosciuto a parte...te, Toni." rivelò, alzando lo sguardo.

Toni sospirò, capendo che per Cheryl provava tutt'altro che attrazione.
Non sapeva di certo cosa fosse l'amore, ma non sapeva allora spiegarsi il motivo per cui percepiva il suo cuore pesante ad ogni sua malvagia rivelazione.
La rosa era particolarmente sicura di amarla, di volersi svegliare al suo fianco ogni giorno, di poter essere disponile ad ascoltarla per ore e di voler affrontare i problemi insieme.
Non le interessava quanto male provasse, rendere felice Cheryl era diventata la sua priorità nella vita.

-"Mio fratello era una persona diversa rispetto a tutti i miei familiari, ed era l'unico che riusciva a porre fine a tutte le torture.
Eppure ha fatto questa scelta alla ricerca di una pace interiore, che non comprendesse l'abominio a cui il mondo ci condanna ogni giorno.
In parte lo odio, odio che lui abbia preso questa scelta, perché mi ha lasciato un vuoto incolmabile.
D'altronde il dolore non è di chi muore ma di chi vive e patisce la sua morte, giusto?" continuò, lasciando che le sue parole continuassero a sfrecciare ed a sfuggire fuori dalle proprie labbra.
-"Jason era una persona diversa, e quando perdi l'unica persona che ami, l'unica in grado di comprenderti, cominci a riporre le speranze nella morte.
Ma, adesso, comincio a riporre le speranze in...te."

Toni abbassò lo sguardo cominciando a torturare il proprio labbro inferiore, dosando le parole da pronunciare.

-"Devi vivere la felicità di cui tuo fratello è stato privato." iniziò, riposando gli occhi nei suoi.
-"Non credo che lui voglia che tu soffra, e se mai esistesse una sorta di paradiso o reincarnazione, spero che un giorno possa vederti sorridere."
-"Il tempo dimentica." Cheryl rispose, inspirando e trattenendo le lacrime.
-"No, il tempo cicatrizza il dolore, ma sei tu che dovrai decidere se guardare o meno il passato con un sorriso."

Nota autrice
Howeverrrrr ho preso dieci a diritto quindi posso già sentire il profumo di un futuro come avvocato a New York 🤪 (vi salverò da questa merda)

𝘈𝘳𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘰𝘴𝘵? «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora