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Narratore's pov

-"Ti sei ripresa?" domandò Toni, posando una mano sulla coscia di Cheryl che era sdraiata sul proprio letto.

Toni, quella mattina, si era svegliata molto presto per vedere la rossa.
Si presentò a Thornhill prima che Clifford si svegliasse, cosicché potesse nascondersi nel suo bagno se avesse fatto un controllo, ed entrare dalla porta d'ingresso senza troppi problemi.

Cheryl prese un sospiro profondo, posando la propria mano su quella di Toni e sorridendo leggermente.
-"Non...molto.
Credo di avere una caviglia slogata."

La rosa si limitò a restare in silenzio, ad osservarla ed a scrutare il suo viso finché i suoi occhi non diventarono lucidi.

La Blossom sollevò il busto improvvisamente, corrugando le sopracciglia e posando una mano sulla sua guancia.
-"Toni? Stai piangendo?"
-"Beh..." sorrise.
-"Non è mai bello vedere la persona che ami soffrire, giusto?"

Cheryl scosse la testa con disapprovazione.
-"Sei tu la prima a dire che a tutto c'è una soluzione."
-"Si ma...è lento, Cheryl.
Quanto dovrò aspettare affinché ti veda con un sorriso?" domandò ancora, facendo scivolare la sua mano su e giù sulla sua coscia.
-"Me lo stai già regalando." osservò, sorridendo malinconicamente.
-"Senza di te dove sarei adesso, Toni?"

La rossa si sporse in avanti, catturando le sue labbra e lasciando che la lingua della rosa entrasse a contatto con la sua.
Lasciò che le sue mani esplorassero il proprio corpo, finché non raggiunse l'opposta piazza del letto per distendersi affiancò a lei.
Le diede un ultimo bacio prima di riaprire gli occhi, prendere il suo viso tra le mani ed incrociare il suo sguardo.
-"Perché sei così...diversa?"
-"Perché mi sono svegliata alle quattro soltanto per vederti?" ironizzò, accarezzando il suo fianco sotto la maglietta.
-"Probabile..."

Toni arrossì, mantenendo però la fiducia in se stessa, senza lasciare che quella della rossa la intimorisse.
-"Che dire di te, invece?"

Cheryl prese nuovamente un sospiro profondo, assaporando ancora una volta le sue labbra.
Quanto amava essere così vicina a lei, avere le sue mani sul proprio corpo e le sue labbra sulle sue.
Quanto amava sapere che Toni era lì, e che per qualche colpo di fortuna si amavano davvero. Quanto amava Toni.
Era indubbiamente innamorata dell'amore che si dimostravano.

-"Quindi non vuoi proprio...venire al ballo?" domandò Toni, quando si allontanò dalla rossa.
-"No...insomma, non credo che potrò venire."
-"Spero che prima del ballo ne sarai fuori, Cheryl."
La rossa strinse le spalle.
-"A me non cambia niente."

Toni avrebbe voluto lottare con il disinteresse della rossa verso se stessa, ma quale ne sarebbe stata l'utilità?
Quale sarebbe stata l'utilità se in principio non era presente forza di volontà?

-"Allora..." la rosa disse, scendendo dal letto e dirigendosi verso la scrivania.
Prese un pennarello nero nel suo astuccio e scrisse un qualcosa su un pezzo di carta.
-"Fai uno squillo a questo numero quando sei in pericolo, okay?" domandò severamente, tendendole il pezzo di carta.

Cheryl corrugò le sopracciglia confusa, leggendo più volte il numero su di esso.
-"E cosa...pensi di fare, tee-tee?"
-"Porre fine al gioco, Cheryl.
Hai vinto." sospirò.

La rossa sorrise divertita, non prendendola sul serio.
-"Non è una vittoria leale se imbroglio." disse, avvicinandosi al suo viso per riunire le loro labbra.
-"Ascoltami." si allontanò leggermente, cominciando a stuzzicare l'interno della propria guancia.
-"Ti porterò via da qui."

Cheryl sbuffò, perdendo la pazienza e le speranze.
-"Non so come fartelo capire, Toni.
Io non voglio in alcun modo finire all'interno di una casa famiglia, non voglio essere adottata, non voglio allontanarmi da Riverdale in alcun modo, capisci?
Non voglio in alcun modo allontanarmi da te, okay?"
-"Mia...madre è un'avvocato, di fama." rivelò Toni dopo attimi di silenzio, sentendosi un po' in colpa e grata nei confronti della rossa.
-"E...? Non ti obbligherò a parlare con lei se realmente non vuoi."
-"Voglio parlare con lei perché te lo meriti, Cheryl.
Mi sono stancata di tutta questa...indifferenza e poca cura verso se stessi."

Cheryl mise le proprie mani sul viso, strofinando i propri occhi con stanchezza e sbuffando.
-"Cosa ne sarà di Thornhill, del maneggio, della serra di Penelope e del cimitero dei Blossom?" domandò, lasciando che la sua voce lasciasse trasparire quel minimo di preoccupazione.
-"Cheryl, tra meno di un anno avrai diciotto anni.
Potrai vivere da sola, essere libera, stare con chi vuoi e prenderti la tua eredità.
Cos'è che ti frena dall'assaporare la libertà?"
-"La paura, Toni."

Topaz sospirò, intrecciando le loro dita e regalandole un sorriso confortante.
-"Ti fidi di me, Cheryl?"

-

Toni aveva comandato ai serpents di unirsi urgentemente al Whyte Wyrm.
Ogni tanto ci pensava. Pensava a quanto Cheryl la rendesse vulnerabile, tanto da ingaggiare tutta la sua gang.
Quanto stava facendo per lei, pensò.
Le stava dando tutto l'amore possibile.

-"Si può sapere perché ci hai convocati a quest'ora della notte?" le domandò Jughead sottovoce, mentre gli altri serpents entravano dalle porte d'ingresso.
-"Riguarda Cheryl." rispose distrattamente.
-"Cheryl? È uno scherzo?"
Toni inarcò un sopracciglio, incrociando poi le braccia.
-"Perché mai dovrebbe esserlo?"
-"Perché tu...tu non fai mai niente per nessuno.
Non ti interessa davvero degli altri, e...beh, sembra proprio strano che tu lo faccia con lei."

La rosa rimase in silenzio per attimi che sembravano eterni, mentre cercava di gestire la rabbia del momento.
Qual'era il reale motivo per cui le persone sono tutte così superficiali, ai giorni d'oggi?

-"La amo, Jughead."
Il corvino sollevò le sopracciglia, trattenendo poi una risata.
-"Tu ami...chi?"
-"Smettila Jugh, okay?
Lo chiedo per entrambi."

Jughead Jones non era arrabbiato con Toni e non aveva nulla contro Cheryl.
Piuttosto, era alquanto deluso dalla rosa, che nella sua vita non le aveva mai mostrato così tanto.
Capiva che l'amore fosse diverso, che le emozioni che provi non possono essere paragonate all'amicizia, ma lui?
Le aveva regalato il suo tempo più prezioso, l'amore fraterno più puro che potesse donarle senza chiedere e ricevere nulla in cambio.
Cheryl, comparsa dal nulla, aveva preso così facilmente il suo posto?

-"Come puoi tenere più a lei che a me?"
-"Finiamola qui, davvero."

Toni si quindi voltò verso la sua gang, che impazientemente attendevano che la loro regina si spiegasse.
-"Vi ho riuniti con così tanta urgenza perché abbiamo...un'urgenza." iniziò.

-"Chiedo che dei gruppi alternati di serpents stiano giorno e notte segretamente intorno a Thornhill.
Dovrete farlo finché non arriverà un segnale, che vi darò io." spiegò, dividendo i gruppi e dando a ciascuno di loro un auricolare.
-"Siate vigili." concluse, assottigliando gli occhi nella direzione di Jughead.

-"Non capisco...qual è il motivo?"
-"Non tutto ha una ragione, sbaglio?
Attenetevi agli ordini, per favore.
Quando vi darò un segnale, dovrete semplicemente irrompere in casa Blossom e tenere impegnato Clifford, chiaro?"

I serpents si limitarono ad annuire confusi, per poi decidere quale sarebbe stato il gruppo per il primo turno.

Non c'era bisogno né di domande né di risposte, semplicemente ubbidienza.
Non che Topaz sottomettesse la sua gang, ma si parlava di un'urgenza alla quale i serpents non potevano rifiutare di accettare.
D'altronde faresti di tutto per tuo fratello, giusto?
Per tuo fratello, oppure per Cheryl.

-"È ridicolo Toni, davvero."
-"È più ridicolo ascoltare cosa la tua ignoranza ha da dire, dal momento che non sai davvero come stanno le cose." Toni rispose a Jughead con freddezza, facendo intuire che quel discorso si sarebbe concluso lì.

E se Jughead pensava che a finire sarebbe stata solo quella conversazione, in realtà sarebbe finito il loro rapporto.
Nulla sarebbe più tornato come prima, forse per volontà di entrambi.

La realtà è che, quando qualcosa ci fa male, non possiamo fare altro che eliminarlo dalla nostra vita.

Nota autrice
rega ma secondo voi mangiare troppo tiramisù dà eccessiva energia a causa del caffè? perché sta notte ho dormito di merda perché non avevo sonno, e per pasquetta di merda ho mangiato tiramisù tipo quattro volte
Quindi, o ho problemi io (probabile al 100%), oppure devo smetterla di fidarmi pure di lui

𝘈𝘳𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘰𝘴𝘵? «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora