14 | Farfalle

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"Sto cucinando," risposi con la prima cosa che mi venne in mente. "Sto cucinando, papà e ho le mani piene," ridacchiai nervosamente.

"Cosa stai cucinando, tesoro?" Cinguettò mia madre ed io soffermai lo sguardo sul cibo che già adornava la tavola.

Nel mentre Aiden non smetteva di guardarmi.

"Pancake."

"Da sempre i tuoi preferiti," mi rispose papà ed io potei immaginarmi il sorriso sul suo volto.

"Stai utilizzando lo sciroppo d'acero che ho messo in cucina per te?" Mi chiese mamma. "So che ti piacciono con tanto sciroppo."

Con mia sorpresa, un lieve sorriso fece capolino sulle labbra di Aiden. Versò tutto lo sciroppo sui miei pancake, privandosene lui stesso.

Ero ammaliata dai suoi movimenti, ma poi realizzai che dovevo ancora rispondere alla domanda di mia madre. "Certo che l'ho usato, mamma."

"E i cereali?" Mi chiese papà. "Ti ho comprato molti pacchi di Lucky Charms, ricordi?"

"Come dimenticarlo, ho dovuto impedirti di comprare tutta la scorta presente in negozio," disse mamma divertita, rivolgendosi a papà ed io potei immaginarmela scuotere la testa per il disappunto.

"Lei li adora," le rispose papà, fintamente ferito, ricevendo una risata in cambio.

Ian tornò al tavolo, appoggiandoci sopra una tazza di caffè fumante per Aiden che gli sussurrò, "Lucky Charms per Navaeh."

Ian sollevò il sopracciglio.

"I cerali," sussurrò Aiden, ad un tono un po' troppo elevato e Ian annuì rapidamente, prima di tornare in cucina a riempirmi una ciotola. Non avevo neanche avuto il tempo di fermarlo.

"Sono così felice per il tuo primo giorno, tesoro," mi disse mamma, senza riuscire a nascondere il suo entusiasmo. Sapeva quanto desiderassi partecipare alla classe di economia.

"Ricordi il nostro accordo, vero?" Mi chiese papà ed a me venne la voglia di strapparmi tutti i capelli che avevo in testa.

Per favore, papà. Non ancora.

"Stai lontano dai ragazzi che--"

"Lo so papà," lo interruppi. "Comunque, ho una certa fretta. La prima lezione inizia piuttosto presto. Vi chiamo dopo. Vi voglio bene," riattaccai prima che papà spifferasse inconsapevolmente ad Aiden delle informazioni per niente necessarie.

Ero sicura che Aiden non fosse interessato alla mia vita amorosa.

Ero certa che papà stesse guardando il suo cellulare a bocca aperta per l'interruzione improvvisa, ma mi promisi di scrivergli più tardi.

"Scusa," ammisi imbarazzata. "Sanno essere davvero curiosi."

"Mi dispiace che tu abbia dovuto mentirgli," il senso di colpa era chiaramente visibile nello sguardo di Aiden.

"Non preoccuparti. Mio papà... É solo iper protettivo," rilasciai un sospiro di disperazione.

Il senso di colpa che provavo, aumentò. Se papà avesse scoperto tutto questo...

Ian tornò con una ciotola dei miei cereali preferiti, mentre Aiden ricominciava a mangiare.

Dopo qualche minuto di silenzio, quando ero sul punto di iniziare una conversazione, Ashton si avvicinò al tavolo. Aiden si voltò verso di lui, solo per trovarsi davanti l'espressione di scuse sul volto del suo braccio destro.

"So che non siamo ancora arrivati in ufficio, ma è urgente," disse Ashton. "Ho ricevuto una chiamata dalla sede di Singapore, nella quale mi hanno informato che si trovano costretti a cancellare l'accordo a causa della politica governativa. Volevano che ti riferissi prontamente il messaggio."

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