03 | Andato

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É mezzanotte.

Gli invitati se n'erano sono quasi del tutto andati. Tutti i giornalisti ed i paparazzi erano stati invitati ad uscire dall'edificio per ordine di Lucas Klein, che sembrava piuttosto furioso. Le uniche persone ancora presenti erano le famiglie dello sposo e della sposa.

Noi eravamo ancora presenti perché siamo considerati parte della famiglia Klein. Io, Luna, Max e Sienna non ci eravamo ancora mossi dai nostri posti. Luna stava piangendo contro il petto di Max, che stava cercando di confortarla accarezzandole dolcemente la schiena. Sembrava davvero che le avessero spezzato il cuore. Max gli scoccò dato un bacio sulla testa, sussurrandole parole di conforto.

Zio Vaughn e zia Melanie stavano parlando con i genitori di Aiden, cercando di aiutarli a risolvere il problema. La loro conversazione si era concentrata sulla mancanza della sposa ed io notai subito quanto fossero infastiditi i genitori di Aiden.

I Klein avevano abbastanza potere ed influenza per riuscire a scoprire cosa fosse successo ad Olivia Stone nelle ultime ore. Dovevano essersi accorti che non si era trattato di un incidente. La sposa aveva scelto di allontanarsi di propria volontà.

Il mio cuore si strinse nel vedere Cassandra Klein avvicinarsi al figlio. Pianse, stringendolo a lui. Aiden ricambiò l'abbraccio della madre. Strinse leggermente le palpebre, mentre la madre continuava a piangere e da dov'ero, capivo quanto lui stesse cercando di trattenersi. Stava cercando di non rompersi in mille pezzi, ma non lo stava facendo per sé. Lo stava facendo per sua madre.

Quando lei si ritrasse, si asciugò le lacrime che le bagnavano le guance e lo guardò con un'espressione così addolorata che quasi mi uccise.

Lucas Klein disse qualcosa al figlio, ma non riuscii a capire le sue parole. Anche lui abbracciò brevemente il figlio e quando si allontanò da Aiden, potei notare la furia nel suo sguardo.

Era una tragedia che la sua famiglia fosse incappata in una tale crudeltà, in un giorno che si presupponeva fosse sacro e gioioso, erano stati umiliati di fronte al mondo intero. 

Quando zio Vaughn e zia Melanie si avvicinarono a noi, i famigliari della sposa se n'erano già andati. Gli zii sembravano devastati.

Zio Vaughn guardò Max con un'espressione complice, sembrava stessero comunicando senza utilizzare le parole. "Se ne stanno andando," disse al figlio. "Aiden rimarrà qui."

Max si lasciò sfuggire un sospiro e baciò nuovamente la fronte di Luna. "Luna," sussurrò, nell'esatto istante in cui Cassandra si stava avvicinando alla figlia. "Stiamo andando a casa. Vengo con te, ok? Andiamo a casa."

Era fuori questione che Max tornasse a casa con noi, perché i Klein avevano davvero bisogno di lui. Luna ne aveva bisogno, soprattutto in un momento devastante come questo. 

Luna tirò su con il naso e guardò sua madre, mentre scuoteva la testa in segno di negazione.

Lo sguardo di Cassandra si riempì di lacrime, mentre guardava la figlia con un'espressione pregante. "Luna," la voce le tremava. "Andiamo a casa, tesoro."

Ma lo sguardo di Luna era ancora fisso su Aiden, che era ancora in piedi sull'altare e ci stava dando la schiena. Deglutii il nodo che avevo in gola. 

"No," la voce di Luna era debole, "E Aiden?"

Cassandra fece un respiro profondo, si poteva chiaramente sentire il dolore nella sua voce, mentre pronunciava le parole successive, "Lui rimane qui. Ha detto che ha bisogno di trascorrere un po' di tempo da solo."

Luna scosse nuovamente la testa, "Non me ne vado."

Max la aiutò ad alzarsi, ma invece di allontanarsi da Aiden, Luna si avvicinò al fratello.

"Aiden," lo chiamò. Un leggero tremolio lasciò le sue labbra, prima che aprì nuovamente la bocca, "Andiamo a casa."

Il silenzio si propagò nell'aria ed io potei vedere le sue labbra tremare. Stava aspettando una risposta da parte di Aiden.

"Per favore," aggiunse debolmente.

"Rimango qui," ammise Aiden. Non si era ancora voltato a guardarci in faccia. "Vai a casa, Luna," la sua voce era roca.

Luna lo guardò con disappunto. Fece un respiro profondo, stringendo le mani lungo i fianchi. "Non vado a casa senza di te," la sua voce era ora, ferma. "Non ti lascio qui, da solo."

Non sentendo alcuna risposta, cominciò a pregarlo. "Per favore, Aiden. Vieni a casa con me. Perché vuoi rimanere qui?"

Aiden non le rispose e l'atmosfera cominciò a diventare tesa. Guardai le lacrime di Luna scorrerle lungo le guance, era evidente il dolore che stava provando per il fratello.

"Perché vuoi rimanere qui?" Il suo tono di voce era arrabbiato. Sembrava che fosse sul punto di rompersi o di esplodere. "Perché vuoi ancora aspettarla qui?"

"Perché l'ultima volta che abbiamo parlato, ci siamo promessi di incontrarci all'altare!" La voce di Aiden rimbombò nella sala quando finalmente, si voltò. La sua mascella era contratta. Le lacrime gli facevano brillare gli occhi, ma non stava piangendo. Non aveva pianto da quando la sua sposa se n'era andata, ma riuscivo chiaramente a distinguere il dolore nelle sue bellissime iridi.

Fu come ricevere uno schiaffo in faccia. Il nodo che sentivo in gola era così grande che potevo strozzarmi da un momento all'altro.

 É colpa mia.

La sposa è scappata per colpa mia.

Ho causato così tanto dolore a quest'uomo che non so se sarei mai riuscita a perdonarmi. 

Se non avessi scoperto Olivia parlare con Roman in quel giardino, lei avrebbe camminato verso l'altare, come si erano promessi.

Luna fece un passo indietro per quanto duramente le aveva parlato il fratello e Max corse al suo fianco. Mentre stava ancora guardando il fratello con un'espressione triste, Max la strinse a sé.

"Mi dispiace, Luna," annaspò Aiden, tornando a darci le spalle. "Potresti--" Rilasciò un sospiro frustrato. "Potresti andare a casa senza di me? Per favore?"

"Vieni, Luna," le sussurrò Max. "Lui starà bene."

Volevo davvero credere alle parole di Max, ma era difficile. Tutti sapevano che Aiden non stesse bene. L'unica cosa che potevamo fare era acconsentire a ciò che voleva e lui ci aveva espressamente richiesto di restare solo.

"Luna," la voce di Lucas riecheggiò nella stanza e Luna si voltò verso il padre, che la stava aspettando in compagnia della madre, pronti a lasciare l'edificio.

Luna finalmente annuì, tirando su con il naso. Max le cinse la vita, mentre entrambi si dirigevano verso l'uscita.

Zio Vaughn e zia Melanie uscirono assieme a loro, ma io ero ancora incollata nello stesso punto di prima. Non riuscivo a muovermi. Non volevo lasciare quella sala. L'accaduto era soltanto colpa mia.

"Navaeh," la voce di Sienna mi distolse dai miei pensieri. Mi fece segno di alzarmi dal mio posto. "Andiamo. Dobbiamo tornare a casa. Su, Nev."

Non ebbi altra scelta se non quella di farmi trascinare via. I miei occhi non lasciarono mai la figura di Aiden e l'ultima cosa che vidi prima di uscire definitivamente dalla sala, fu la sua schiena. 

Destinati a stare insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora