68 | Benedizione

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Da quando Aiden Klein mi aveva toccata, non ero più la stessa ragazza di prima. Il mio corpo apparteneva a lui, la mia mente si concentrava solo su di lui, su come sapeva toccarmi sempre nei punti giusti. 

Il mio petto si alzava e si abbassava rapidamente, mentre stringevo le lenzuola tra le mani. Aiden mi stava scopando con la lingua, mentre continuava a torturare il mio seno con le mani. Mi pizzicò un capezzolo tra le dita, facendomi strillare.

Riuscivo a sentire di essere vicina all'orgasmo, ma questo non sembrava fermarlo. Se la sua intenzione era quella di continuare, doveva sapere che sarei presto venuta.

"Aiden, io--" Chiusi gli occhi, inclinando il capo all'indietro.

"Vieni per me," mi disse, mentre l'orgasmo stava sopraggiungendo. Sentii Aiden allargarmi la fica con il suo cazzo.

Entrò in me, mentre stavo per venire, riempiendomi di lui. Le mie unghie penetrarono nella carne delle sue spalle, mentre l'orgasmo mi colpiva violentemente. Ero sul punto di esplodere.

Continuò a sprofondare in me, mentre io mi perdevo nella più totale beatitudine. Imprecò sottovoce, mentre le mie pareti lo stringevano. Era così sepolto dentro di me, che mi sembrò quasi di riuscire a vedere le stelle. Riuscivo a sentirlo in ogni suo centimetro.

"Ti piace quando ti faccio venire così, Heaven?" Mi chiese, pizzicandomi una guancia così che lo guardassi negli occhi. La mia fica, intanto, continuava a contarsi attorno a lui. "Ti fa sentire bene avermi dentro di te?"

Aiden cominciò a farmi oscillare, come se volesse prolungare l'effetto del mio orgasmo. Appoggiò le mani sulla mia vita per assestare i suoi movimenti, fottendomi con i miei stessi umori. Ero fradicia, cosa che agevolò la sua penetrazione.

"Cazzo. Sei così calda e stretta," mi disse digrignando i denti, cercando di rallentare la velocità delle sue stoccate.

Chiuse gli occhi, come se stesse cercando di controllare il desiderio fuorviante che provava dentro di sé. Quando li riaprì, notai le sue pericolose iridi ambrate trapassarmi.

"Non preoccuparti. Ci andrò piano," la sua voce tornò ad essere gentile, al contrario dei suoi occhi scuri. "Mi assicurerò che tu senta tutto il piacere che ti meriti."

I miei gemiti cominciarono a risuonare nella stanza. Il mio seno rimbalzava ogni volta che mi riempiva con il suo cazzo. I suoi occhi viaggiarono lungo il mio corpo, come se stesse cercando di imprimersi nella mente la mia figura, come se non ne avesse mai abbastanza e, nel momento in cui i nostri guardi si incrociarono, non riuscii a distoglierli a causa della sua intensità.

"Così fottutamente bella," mi guardava come se non fossi reale, come se non riuscisse neanche a sognarsi di essere assieme a me in questo modo. "Così perfetta," era a malapena un sussurro quello che lasciò le sue labbra. "Mi prenderò cura di te, te lo prometto."

Mi penetrò nuovamente, arrivando fino in fondo e rimanendo fermo per un istante, prima di chinarsi per sugellare la sua promessa con un bacio.

"Heaven," mi disse, prima di chiudere gli occhi ed appoggiare la fronte contro la mia. "Il mio paradiso."

Gli contornai nuovamente il volto. Volevo guardare i suoi bellissimi occhi e vedermi attraverso lui.

Il respirò mi morì in gola quando notai quanto mi venerasse, quanto fosse realmente interessato a me.

Aiden appoggiò i gomiti sul letto, ricominciando a muoversi. Con la sua successiva spinta sfiorò il mio clitoride, facendomi gemere senza ritegno.

Ed ancora, i miei gemiti ripresero a riempire la stanza.

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Le nostre lingue continuarono a danzare, mentre le nostre mani rimanevano intrecciate. Le mia gambe penzolavano sul pavimento, al bordo del letto di Aiden, mentre lui si trovava nel mezzo.

Aiden mi stava ancora riempiendo ed io avevo perso il conto del numero delle volte che ero venuta. Ora, sentivo un altro orgasmo approcciare.

La mia mente stava vorticando. Non riuscivo a resistere. Era troppo bello. Aiden mi faceva sentire fottutamente bene.

Aveva ragione. Questa volta, era differente. Non avevo sentito, neanche una volta, lo stesso dolore di quando si era preso la mia verginità. Avevo sentito un leggero fastidio all'inizio, ma ora, l'unica cosa che riuscivo a provare era piacere.

No, sto venendo di nuovo. Cosa devo fare?

"Aiden, per favore," lo pregai nel bacio. I miei umori mi stavano bagnando ovunque, andando a posarsi sul lenzuolo già bagnato, sotto di me. "Per favore."

Non sapevo neanche io per cosa lo stessi pregando. L'unica cosa che sapevo era che per me era troppo. Voleva che morissi per eccesso di piacere?

Aiden velocizzò il ritmo delle sue spinte, come se le mie parole avessero lo stesso effetto del carburante sulla benzina. Era determinato a farmi vedere le stelle, un'altra volta. Fare sesso con lui, essere baciata da lui e stringergli le mani, era una sensazione totalizzante e sconvolgente. Mi sentivo in ecstasy.

I miei gemiti lasciavano le mie labbra senza contegno. Aprii la bocca quando mi ribaciò, ingoiando i miei gemiti come se fossero l'aria di cui necessitava per respirare.

"Ssh, puoi venire quante volte lo desideri," sentii la voce di Aiden accarezzarmi.

Era imbarazzante il numero delle volte in cui ero venuta.

Pensavo che ci saremmo fermati due ore fa, dopo il primo, invece avevamo continuato.

Contro il muro, dove mi aveva scopata da dietro.

Dopo mi aveva fatta sedere sul lavandino, mangiandomi la fica.

Era stato stupido da parte mia pensare che dopo la lunga doccia calda avessimo terminato, perché ora lo stavamo rifacendo sul suo letto.

"Vieni per me, ancora," mi ordinò Aiden.

E lo feci, non appena quelle parole lasciarono le sue labbra. Aiden continuò a penetrarmi attraverso l'orgasmo.

"Ti senti bene?" Mi baciò il volto. "Ti faccio sentire bene, Heaven?" 

Un dolce gemito lasciò le mie labbra. Non riuscivo a descrivere a parole come mi sentissi. Ero così estasiata da non riuscire a formulare una risposta. Mi sfiorò l'orecchio con le labbra, sussurrandomi, "Non preoccuparti. Abbiamo tutta la notte."

Oh, Dio.

Il mio cuore per poco non smise di battere. Forse voleva davvero che morissi a causa del piacere.

Sapevo che Aiden voleva farsi perdonare dopo la prima volta che avevamo fatto sesso, ma non mi aspettavo che sarebbe andata così.

Aiden smise di muoversi e mi guardò. Notai il suo sorriso fare capolino sulle labbra. "Pronta per il prossimo round?"

Prima che lo comprendessi, mi fece voltare, così che il mio stomaco premesse contro il materasso. Mi fece sollevare il sedere, puntando le ginocchia sulle lenzuola. Mi sculacciò facendomi gemere rumorosamente, mentre mi riempiva nuovamente da dietro.

Destinati a stare insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora