20 | L'incontro

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Non era questo libro.

Sospirai quando mi ricordai cos'era successo il giorno precedente nell'ufficio di Aiden. Mi nascosi il volto tra le mani.

I chiacchiericci di Maya ed Ash sedute davanti a me, mi riecheggiarono nelle orecchie, mentre eravamo sedute in biblioteca. Sembravano felici del voto che avevano ottenuto nell'ultimo test -- Grazie ad Aiden.

Ma ora, ogni volta che mi ritrovavo a pensare a lui, provavo un'enorme sensazione di imbarazzo.

 Avevo preso il libro sbagliato perché mi sentivo in imbarazzo e volevo uscire da quella stanza il prima possibile. Avrei dovuto intuire di essere pesante e questo ha messo Aiden a disagio.

Non ero super snella come quelle modelle che sfilavano in passerella e forse era anche giunta l'ora che mi mettessi a dieta. Cioè, ero più che consapevole che Aiden per poco non faceva cadere a terra.

Dio, mi sento di pesare quanto un ippopotamo.

"Nevaeh?" La voce di Ash mi distolse dai miei pensieri e sollevai subito lo sguardo.

Non avevo minimamente ascoltato ciò di cui stavano parlando.

"Stai bene?" Mi chiese Ash.

Maya studiò la mia espressione. "Hai il volto arrossato."

Dannazione. Stavo pensando troppo a ciò che era successo con Aiden e non riuscivo neanche a nasconderlo. Non dovrei pensarci così tanto.

"Sembra che qualcosa ti preoccupi," mi disse Maya. "Va tutto bene?"

"Sì, va tutto bene," ammisi. Si stavano probabilmente chiedendo quale fosse il motivo per il quale non riuscissi a concentrarmi sul compito. "Atavo solo pensando che questo è un buon libro e che forse, potrebbe aiutarci a concludere il compito più in fretta, ma non ho ancora avuto l'opportunità di leggerlo."

Ripensandoci, mi venne una brillante idea. Dal momento che già sapevo il titolo e l'autore del libro, avrei potuto cercarlo in questa biblioteca. Dovevano averlo.

"Vado a chiedere un'informazione alla bibliotecaria, per sapere se hanno o non hanno il libro di cui vi ho parlato."

Ash e Maya annuirono, mentre mi allontanavo alla ricerca della bibliotecaria. Dopo averle fornito i dettagli del libro, digitò qualcosa sulla tastiera, cercando nel computer.

"Mi dispiace," mi disse. "Questo libro è già stato preso in prestito da un altro studente."

"Nessun problema," mi allontanai, leggermente turbata.

Passai lo sguardo sulle mensole, camminando lentamente all'interno dei piccoli scomparti. Le mensole attorno a me erano altissime e piene di libri. Quella vista mi mozzava il respiro.

Questa biblioteca era uno dei tanti motivi per cui amavo questo campus. Aveva una delle librerie più belle che avessi mai visto e non mi sarei mai stufata di dirlo.

Lessi un titolo che catturò la mia attenzione. Sfortunatamente era riposto piuttosto in alto e dovetti mettermi sulle punte ed allungare un braccio nel tentativo di raggiungerlo.

Quello era esattamente il motivo per cui desideravo essere più alta. Se non fossi stata così bassa, non avrei avuto problemi a raggiungere nessun libro.

Non mi sarei messa in imbarazzo di fronte ad Aiden.

I miei polpastrelli sfiorarono la copertina, ma le mie dita non erano sufficientemente lunghe per prendere il libro.

Su, Navaeh. Ci sei quasi.

Mi sentivo una stupida per dover utilizzare tutte le mie capacità per prendere un libro, ma quando finalmente ce la feci, mi sentii soddisfatta.

Sfortunatamente però, il libro mi cadde dalle mani e prima che potesse raggiungere il pavimento, qualcuno lo afferrò abilmente.

Il ragazzo che prese il libro, sollevò lo sguardo ed io spalancai gli occhi.

Avevo già visto i suoi occhi argento e riconobbi immediatamente il suo volto, con i capelli castani a me familiari.

"Ecco a te," ridacchiò leggermente ed io lo presi lentamente.

"Grazie."

Sentii i suoi occhi su di me, mentre leggevo la descrizione sulla parte posteriore della copertina. Sfortunatamente, neanche questo era il libro che stavo cercando. Un sospiro lasciò le mie labbra. Scossi leggermente la testa con disappunto.

"Cosa stai cercando?" Mi chiese, e dal momento che per me sarebbe stato particolarmente difficile riporlo al suo posto, mi diede una mano.

Mentre appoggiava il libro sulla mensola, non potei evitare di studiare il suo bellissimo profilo. Era davvero un bel ragazzo. Gli occhiali che indossava lo rendevano ancora più affascinante.

Fino ad oggi, non sapevo che mi piacessero i ragazzi con gli occhiali.

Aspettate, a cosa diamine sto pensando?

Poi realizzai di non aver ancora risposto alla sua domanda. "Non era ciò che cercavo. Sto guardando se trovo qualcosa di simile a quanto spiegato a lezione."

"Cosa stai studiando?" Mi chiese, leggendo gli altri titoli sulla stessa mensola.

"La proposta di valore in economia. Ed è piuttosto dettagliata. Con i diagrammi e gli schemi." Non sapevo perché gli stessi dicendo tutto questo.

Con mia sorpresa, un sorriso gli incurvò le labbra. I suoi occhi si addolcirono mentre mi guardava. "É questo che stai cercando" Aveva un altro libro in mano, uno che stava portando con sé.

La mia mascella toccò terra quando lessi il titolo. Era lo stesso che avevo visto nella mensola a casa di Aiden, quello che avevo chiesto alla bibliotecaria.

Era lui ad averlo preso in prestito.

"Dio, non posso credere che ce l'abbia tu."

Che coincidenza. Forse devo smetterla di leggere i romanzi, ma questo mi fece pensare.

Fato.

Destino.

Poteva essere vero?

D'un tratto, la voce di Sienna mi riecheggiò in mente, 'Stai ancora leggendo Nicholas Sparks? Dovresti leggere anche i libri su Wattpad. Sai, potrebbero accrescere le tue conoscenze. Quante volte devo ripetertelo?'

Su, Sienna. Non ora.

"L'ho letto," mi disse. "Posso riassumerti i punti più importanti, se vuoi."

Lo guardai, senza parole. Mi stava chiedendo se avessi tempo per sedermi con lui e discutere del libro ed io non potei che sentirmi grata della cosa.

Si era proposto di insegnarmi. Lo apprezzavo, davvero molto.

"Certo, mi farebbe piacere," gli sorrisi.

Un sorriso fanciullesco gli sollevò le labbra, mentre mi porgeva la mano per presentarsi. "Sono Kai, per l'appunto." Prima che potessi introdurmi, aggiunse, "É un piacere conoscerti, Nevaeh."

Ero ancora più sorpresa dal fatto che conoscesse il mio nome. Come faceva a saperlo?

Era il ragazzo più intelligente dell'Università, mentre io ero solo una nuova studentessa che cercava di adattarsi al nuovo ambiente.

Intimidita, gli strinsi la mano, provando una sensazione a me sconosciuta non appena le nostre pelli entrarono in contatto.

Destinati a stare insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora