Stavo leggendo un libro sdraiata sul letto, quando un colpo alla porta mi fece sussultare.
"Signorina Nevaeh," era la voce di Ian.
Chiusi il libro e mi avvicinai alla porta. Quando la aprii, Ian mi accolse con un enorme sorriso. "La cena è pronta."
Si allontanò ed io lo seguii in salotto. Quando entrai nella stanza, il cibo predisposto sul tavolo mi fece venire l'acquolina in bocca.
Tuttavia, mi sembrava inadatto mangiare tutti quei meravigliosi e squisiti piatti da sola.
"Dov'è Aiden?" Chiesi ad Ian, entrando in cucina.
"Dovrebbe essere qui," mi rispose. "Prima mi ha detto che ci avrebbe raggiunto per cena."
Quell'informazione mi fece sorridere. Al contrario della sera precedente quando Aiden era tornato a casa tardissimo dal lavoro, apparentemente oggi voleva presenziare a cena.
Mi sedetti ed appoggiai il mento sul mio palmo, in attesa che arrivasse. Non avevo idea del motivo per il quale stessi sorridendo, forse era dovuto al fatto che gli era piaciuto ciò che avevo cucinato. Avrei dovuto provare a preparare un'altra ricetta?
I minuti passarono e di Aiden non c'era ancora alcuna traccia. Stavo cominciando a preoccuparmi che il cibo si raffreddasse.
"É in libreria?" Sporsi il collo verso la cucina, aspettandomi di trovare Ian che mi rispondesse da dietro al bancone.
Ma non c'era traccia dell'anziano.
Decisi di trovare da sola la risposta alla mia domanda ed uscii dalla sala. Nel mentre che mi dirigevo verso l'ufficio di Aiden, controllai il mio orologio da polso.
Quando arrivai davanti alla sua porta, notai che era leggermente aperta. Lentamente, infilai dentro la testa. "Aiden?"
Rimasi sorpresa di trovare la stanza vuota. Sospirai, prima di allontanarmi.
Mi fermai davanti alla sua camera da letto e bussai alla porta, ma non ricevetti alcuna risposta.
"Signorina," qualcuno mi interruppe.
Una cameriera si avvicinò a me, pronta ad assistermi. "Sta cercando il Signor Klein?" Annuii, così lei proseguì, "Ha lasciato la sua stanza diverso tempo fa."
Sollevai le sopracciglia.
Se fosse uscito per venire a cena, ci saremmo sicuramente incontrati. Dov'è andato?
Continuai a camminare e quando svoltai l'angolo, trovai una stanza che catturò la mia attenzione. La sua sala d'arte.
La porta era chiusa.
"Aiden?" Lo chiamai, soltanto per non ricevere una risposta.
Stava dipingendo? Forse aveva perso traccia dell'ora.
Lentamente, abbassai la maniglia. Nonostante non trovassi Aiden, la vista che mi prospettò davanti mi fece mozzare il respiro e, nuovamente, non riuscii ad allontanarmi.
Alcuni dei dipinti che avevo visto erano disposti diversamente dall'ultima volta che ero entrata qui. Aveva dipinto ancora?
Incuriosita ed affascinata, entrai nella stanza per scoprirne di più. Come l'ultima volta, il mio cuore si riempì di calore nel vedere quelle bellissime rappresentazioni delle persone e dei paesaggi. É davvero un grande arista, non è vero?
Mi fermai davanti al dipinto di una casa. Sembrava diversa dagli altri. Le pennellate erano più morbide, ma rimaneva pur sempre un'opera spettacolare.
La casa riprodotta era enorme, tanto da potersi definire una vera e propria villa, ma non sembrava per nulla intimidatoria. Sembrava calda ed accogliente.
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Destinati a stare insieme
DragosteUna storia con una prominente differenza d'età. Un multimilionario con il cuore spezzato. Una ragazza del college ***** "Navaeh," sussurrò Aiden, "Posso appoggiare la testa sulla tua spalla?" Annuii, consentendogli di appoggiarsi su di me. Chiuse gl...