La colazione stava trascorrendo in maniera più tranquilla del solito. Trovavo ancora difficile riuscire a controllare il mio cuore e le reazioni del mio corpo. Dopo ciò che era successo la scorsa notte nella sala d'arte, le mie guance assumevano una strana sfumatura di rosso ogni volta che guardavo Aiden.
Mentre fissavo il piatto davanti a me, sentii Ian dire ad Aiden, "Il tuo caffè."
Ian appoggiò la tazza sul tavolo, scusandosi, per poi allontanarsi velocemente.
Non ero pronta a pensare alla reazione che avrebbero avuto i presenti nel sapere cosa stesse succedendo tra me ed Aiden. Non sapevo cosa avrebbero potuto pensare di me.
Ero soltanto una ragazza che viveva temporaneamente in quella casa perché il loro capo era stato così gentile da aiutarmi dopo un momento di difficoltà. Non si presupponeva che... lo seducessi, vero? L'avevo fatto?
Ma poi mi ricordai che ero stata io a chiedere ad Aiden di dipingermi nuda e per poco non mi strozzai con il boccone che stavo masticando.
"A che ora inizia la lezione di oggi?" La domanda di Aiden mi fece sollevare lo sguardo verso di lui.
"Mm, alle 9:00."
Dopo aver terminato di mangiare, appoggiò la forchetta sul bordo del piatto e e si tamponò le labbra con un tovagliolo.
"So che la tua macchina è stata riparata, ma se non te la senti di guidare e vuoi che ti accompagni Sam, fammelo sapere," cominciò a sorseggiare il caffè.
"Ok," mi limitai a rispondergli con voce sottile, abbassando lo sguardo.
Ero sicura di riuscire a guidare, nonostante le mie ginocchia molli. Aiden mi aveva fatto provare la migliore sensazione della mia vita la scorsa notte ed ogni volta che ci pensavo, stringevo le cosce tra loro a causa della sensazione pulsante che cominciavo a sentire.
Oh Dio, a cosa sto pensando?
Il mio sguardo si posò nuovamente su Aiden, soltanto per scorgere un sorriso incurvargli gli angoli delle labbra. Mi stava guardando con adorazione ed io mi sentii sul punto di svenire.
Per favore, smettila di guardarmi così. Quel sorriso. Dio, quel sorriso. Come fai ad essere così calmo?
Aiden controllò l'ora sul suo orologio da polso. "É ora che io vada," si alzò dalla sedia.
Mentre stava circondando il tavolo per avvicinarsi, non potei evitare di notare che la sua cravatta era leggermente fuori posto. Mi alzai e quando si fermò di fronte a me, gliela sistemai.
Con mia sorpresa, Aiden mi circondò la vita con un braccio, facendomi sollevare il mento per guardarlo in faccia. Il cuore cominciò a tamburellarmi nel petto.
"Grazie," mi scoccò un bacio sulle labbra, facendo affluire una generosa quantità di caldo dritta sulle mie guance.
Il rumore di qualcosa che si schiantava contro il pavimento riecheggiò nella stanza. Voltai improvvisamente il capo e vidi Ian, che era appena rientrato in salotto, far cadere la teiera a terra. I suoi occhi erano spalancati mentre ci guardava stupefatto.
Aiden alzò gli occhi al cielo, mormorando un semplice, "Abituatici."
Ian si portò una mano davanti alla bocca, prima di cominciare ad esultare. Sembrava sul punto di piangere dalla gioia, dal momento che la sua risata emerse dal pianto.
"Mi dispiace. Solo che--" Sembrava senza parole, "Non so cosa dire." Il povero uomo tornò in cucina, continuando ad esultare.
"Ci vediamo dopo," le parole di Aiden mi fecero riportare l'attenzione su di lui. Mi stava sorridendo.
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Destinati a stare insieme
RomanceUna storia con una prominente differenza d'età. Un multimilionario con il cuore spezzato. Una ragazza del college ***** "Navaeh," sussurrò Aiden, "Posso appoggiare la testa sulla tua spalla?" Annuii, consentendogli di appoggiarsi su di me. Chiuse gl...