La mia vista si offuscò mentre guardavo oltre il finestrino del taxi. Non riuscivo a smettere di piangere. Anche il tassista si stava preoccupando.
Non avrei mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato. Il mio peggior incubo.
Aiden mi odiava.
Avevo sempre immaginato che, prima o poi, avrebbe scoperto ciò che era successo due anni fa ed ora che era accaduto, il mio mondo si era sgretolato. Il mio cuore si era frantumato in un milione di pezzi.
Lui mi disprezzava.
Se non avessi spaventato Olivia, due anni fa, lei non se ne sarebbe andata con Roman. Avevo rovinato il loro matrimonio.
E ora che Aiden l'aveva rincontrata, doveva aver capito quanto l'avesse amata. E quanto la amava ancora, probabilmente.
I sentimenti che Aiden provava nei miei confronti non erano nulla, rispetto a ciò che provava per lei. Doveva aver capito quanto fosse un errore, che noi eravamo un errore.
Ero io il villano che li aveva privati di continuare ad amarsi. Loro si amavano ancora. Era l'unica ragione per il quale si era comportato così. Doveva anche essere il motivo per il quale aveva un labbro rotto. Si era picchiato con Roman?
Il mio petto si contorse, ancora ed ancora. Non avevo mai provato questo dolore, prima. Mi sembrava di morire.
L'uomo che amavo mi aveva ferita, così tanto che speravo di poter scomparire dal pianeta terra. Aiden voleva che sparissi. Mi odiava. Non voleva stare con me. Non voleva neanche più vedermi.
I miei singhiozzi non avevano una fine. Non riuscivo a respirare. Soffocando, mi portai una mano sul petto, come se potessi lenire il dolore dal quale era afflitto. Ma non c'era niente che poteva guarire questo tipo di dolore. Non riuscivo neanche ad immaginarmelo battere ancora. Questo buco nel mio cuore sarebbe stato permanente.
Come avrei potuto superare qualcosa di tanto forte? Come avrei potuto dimenticarmi di Aiden?
Avevo raccontato ad Ashton e ad Ian ciò che era successo. Pensavano che mi traferissi nel mio appartamento al piano di sotto, invece no. Nel momento in cui avevano lasciato il mio appartamento, avevo deciso di andarmene.
Non potevo stare lì, non quando lui era così vicino. Dovevo andare via. Non avevo bisogno di ricordarmi quotidianamente di tutto ciò che era successo tra noi.
Chiusi gli occhi, mordendomi il labbro inferiore. Un'altra lacrima mi bagnò la guancia ed io non mi sforzai nemmeno di asciugarla. Ero un disastro.
Cos'avrei fatto ora? Dove sarei andata?
Non potevo tornare dai miei genitori in Texas. In queste condizioni, li avrei spaventati a morte. Non ero pronta per le loro domande. Inoltre, il fatto che il mio programma non fosse ancora terminato non mi aiutava. Avevo anche un'enorme valigia con me. Cos'avrebbero pensato? Che la loro unica figlia avesse abbandonato l'Università?
Guardai l'orologio. Era mattina presto. Avrei potuto svegliare le mie migliore amiche, ma casa loro era l'unico posto che mi era venuto in mente.
Dopo aver comunicato all'autista l'indirizzo dell'appartamento di Ash e Maya, cercai di calmarmi così da non spaventarle al mio arrivo.
Quando il taxi arrivò finalmente a destinazione, il tassista mi aiutò a prendere la valigia e mi guardò con compassione. Alzai lo sguardo verso l'edificio davanti a me e feci un respiro profondo. Avrei dovuto avvertirle prima, ma ero riuscita a malapena a darmi un contegno durante la corsa. Sapranno l'intera storia una volta entrata.
Trascinai la valigia, superai il piano terra ed entrai nell'ascensore. Dopo aver premuto il bottone, un altro singhiozzo lasciò le mie labbra.
Non avevo mai pianto così tanto, prima.
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Destinati a stare insieme
RomanceUna storia con una prominente differenza d'età. Un multimilionario con il cuore spezzato. Una ragazza del college ***** "Navaeh," sussurrò Aiden, "Posso appoggiare la testa sulla tua spalla?" Annuii, consentendogli di appoggiarsi su di me. Chiuse gl...